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REGIO DECRETO-LEGGE 25 settembre 1924, n. 1460

Sistemazione del personale telefonico in conseguenza della cessione dei telefoni all'industria privata. (024U1460)

note: Entrata in vigore del provvedimento: 25/09/1924
Regio Decreto-Legge convertito dalla L. 10 dicembre 1925, n. 2210 (in G.U. 22/12/1925, n. 296).
(Ultimo aggiornamento all'atto pubblicato il 22/12/2008)
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Testo in vigore dal:  25-9-1924 al: 21-4-1925
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VITTORIO EMANUELE III

PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTÀ DELLA NAZIONE
RE D'ITALIA
Visto il R. decreto n. 2395 dell'11 novembre 1923, e successive modificazioni;
Visto il R. decreto n. 2960 del 30 dicembre 1923, e successive modificazioni;
Visto il R. decreto 21 novembre 1923, n. 2480, e successive modificazioni;
Udito il Consiglio dei Ministri;

Sulla

proposta del Nostro Ministro Segretario di Stato per le comunicazioni di concerto col Ministro per le finanze; Abbiamo decretato e decretiamo:

Art. 1




In seguito alla cessione ad una Società concessionaria degli impianti telefonici statali compresi in una determinata zona il personale che trovasi adibito ai rispettivi servizi e che al 30 aprile 1919 apparteneva al ruolo speciale dei telefoni dello Stato o che risulti posteriormente nominato in ruolo pel servizio dei telefoni, fatta eccezione per i 60 impiegati di cui all'art. 5 del R. decreto n. 837 del 4 maggio 1924 e per il personale delle Ragionerie centrali indicato dallo stesso art. 5, è comandato per un anno a prestare servizio presso la Società stessa col trattamento economico stabilito dalle disposizioni riguardanti il personale dell'Amministrazione delle poste e telegrafi senza diritto ad alcun altro speciale emolumento.

Il personale proveniente dal suddetto ruolo o posteriormente assunto pel servizio dei telefoni ed addetto all'Amministrazione centrale sarà assegnato alle singole Società in proporzione al numero del personale addetto ai servizi della Provincia in ciascuna zona.

Agli effetti delle disposizioni di cui agli articoli seguenti l'anno di comando comincia a decorrere dalla data di registrazione alla Corte dei conti del decreto di concessione.