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REGIO DECRETO 16 dicembre 1906, n. 713

Che approva la nuova tariffa deliberata dal consiglio di amministrazione della Cassa nazionale di previdenza per la liquidazione delle rendite vitalizie per gli operai. (006U0713)

note: Entrata in vigore del provvedimento: 19/02/1907 (Ultimo aggiornamento all'atto pubblicato il 15/12/2010)
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Testo in vigore dal:  19-2-1907 al: 15-12-2010
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VITTORIO EMANUELE III

PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTÀ DELLA NAZIONE
RE D'ITALIA
Veduto l'art. 28 della legge (testo unico) 28 luglio 1901, n. 387, sulla Cassa nazionale di previdenza per la invalidità e per la vecchiaia degli operai;
Veduta l'istanza del 25 giugno 1906 presentata dalla Cassa nazionale predetta allo scopo di ottenere l'approvazione Sovrana della nuova tariffa per la liquidazione delle rendite vitalizie per gli operai;
Veduta la deliberazione del consiglio d'amministrazione della Cassa nazionale medesima, in data 15 marzo 1906;
Veduto il R. decreto del 3 febbraio 1901, n. 62, che approva, in via provvisoria, le tariffe (ordinaria e speciale) ora vigenti;
Considerato che per effetto dell'art.15 della legge (testo unico) 31 gennaio 1904, n. 51, per gli infortuni sul lavoro la conversione in rendite vitalizie delle somme versate alla cassa nazionale di previdenza ai termini dell'articolo stesso non può esser fatta che dopo due anni dal giorno dello avvenuto infortunio, e che quindi non è più il caso di compilare una tariffa speciale per l'accennata conversione, in sostituzione di quella speciale, approvata col citato R. decreto 3 febbraio 1901, n. 62, e applicabile solo quando la conversione in rendita fosse chiesta entro due anni dal giorno dell'infortunio;
Sentito il consiglio della previdenza e delle assicurazioni sociali;
Sentito il consiglio di Stato;

Sulla

proposta del Nostro ministro segretario di Stato per l'agricoltura, l'industria ed il commercio, d'accordo con i ministri del tesoro e delle poste e dei telegrafi; Abbiamo decretato e decretiamo:

Art. 1



È approvata la deliberazione del consiglio d'amministrazione della Cassa nazionale di previdenza per la invalidità e per la vecchiaia degli operai, con la quale furono assunti a base per la compilazione dalla tariffa delle rendite vitalizie per gli operai il saggio d'interesse del 3.50 per cento e la tavola di mortalità della popolazione italina dedotta dal numero dei viventi censiti il 10 febbraio 1901 e da quella dei morti, osservate durante il quadrennio 1899-1902.