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DECRETO LUOGOTENENZIALE 16 marzo 1946, n. 99

Convocazione dei comizi elettorali per il referendum sulla forma istituzionale dello Stato e l'elezione dei deputati all'Assemblea Costituente.

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vigente al 31/05/2023
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Testo in vigore dal:  7-4-1946

UMBERTO DI SAVOIA

PRINCIPE DI PIEMONTE
LUOGOTENENTE GENERALE DEL REGNO
In virtù dell'autorità a Noi delegata;
Visti l'art. 13 del decreto legislativo Luogotenenziale 10 marzo 1946, n. 74, contenente norme per l'elezione dei deputati all'Assemblea Costituente e l'art. 1 del decreto legislativo Luogotenenziale 16 marzo 1946, n. 98, recante integrazioni e modificazioni al decretolegge Luogotenenziale 25 giugno 1944, n. 151, relativo all'Assemblea per la nuova costituzione dello Stato, ai giuramento dei Membri del Governo ed alla facoltà del Governo di emanare norme giuridiche;
Ritenuta la necessità di convocare i comizi elettorali per la decisione, mediante referendum, sulla forma istituzionale dello Stato e per la elezione dei deputati all'Assemblea Costituente;
Ritenuto che è per ora impossibile lo svolgimento delle elezioni nella Venezia Giulia a causa dell'attuale situazione internazionale e nella provincia di Bolzano, nella quale le liste elettorali non si sono potute ultimare non essendo tuttora regolate le questioni sulla cittadinanza degli optanti per la Germania che hanno perfezionato l'opzione;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri;

Sulla

proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, Primo Ministro Segretario di Stato, di concerto con i Ministri per l'interno e per la Costituente; Abbiamo decretato e decretiamo:

Art. 1


I comizi elettorali sono convocati per il giorno 2 giugno 1946, per deliberare, mediante "referenudum", sulla forma istituzionale dello Stato e per eleggere i deputati all'Assemblea Costituente.
È fatta eccezione per il Collegio elettorale della Venezia Giulia e per la provincia di Bolzano, per i quali la convocazione dei comizi elettorali sarà disposta con successivi provvedimenti.
Il Collegio elettorale Trento-Bolzano resta, ai fini della applicazione dei comuni precedenti, limitato alla sola provincia di Trento, che eleggerà cinque deputati.