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DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 10 luglio 1974, n. 1024

Riordinamento dell'istituto tecnico agrario di Larino.

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vigente al 27/04/2024
  • Allegati
Testo in vigore dal: 11-1-1976
                   IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

  Veduta   la  legge  15  giugno  1931,  n.  889,  sul  riordinamento
dell'istruzione media tecnica;
  Veduto  il regio decreto 3 marzo 1934, n. 383, che approva il testo
unico della legge comunale e provinciale;
  Veduto  il  regio  decreto-legge  21  settembre  1938, numero 2038,
convertito  nella  legge  2  giugno  1939,  n.  739,  contenente, tra
l'altro, norme sull'ordinamento degli istituti di istruzione tecnica;
  Veduto  il  decreto  del  Presidente  della Repubblica 30 settembre
1961,  n.  1222,  relativo agli orari ed ai programmi di insegnamento
negli istituti tecnici;
  Veduta  la  legge  22 novembre 1961, n. 1282, sul riordinamento dei
servizi  di  vigilanza  contabile  e delle carriere del personale non
insegnante  delle  scuole  e  degli  istituti di istruzione tecnica e
professionale e dei convitti annessi;
  Veduto  il  decreto  ministeriale  30  settembre 1963 relativo alle
cattedre, classi ed orari degli istituti tecnici agrari;
  Veduto il decreto del Presidente della Repubblica 3 maggio 1964, n.
508,  relativo all'approvazione dei raggruppamenti di materie per gli
istituti tecnici agrari statali;
  Considerato  che  l'amministrazione  provinciale di Campobasso, con
deliberazione  del  27  febbraio 1974, ha messo a disposizione idonei
locali  per  la  gestione del convitto annesso, che di fatto funziona
dal 1 ottobre 1972;
  Sulla  proposta  del  Ministro  Segretario di Stato per la pubblica
istruzione di concerto con quelli per l'interno e per il tesoro;

                              Decreta:
                               Art. 1.

  A  decorrere  dal  1  ottobre 1972 e' riordinato l'istituto tecnico
agrario di Larino.
  L'istituto  predetto,  ai sensi della legge 15 giugno 1931, n. 889,
e'  riconosciuto  come  ente  dotato  di  personalita' giuridica e di
autonomia  nel  suo funzionamento ed e' sottoposto alla vigilanza del
Ministro della pubblica istruzione.