stai visualizzando l'atto

REGIO DECRETO 24 novembre 1881, n. 524

Col quale è concessa facoltà di derivare acque ed occupare un tratto di spiaggia lacuale. (081U0524)

note: Entrata in vigore del provvedimento: 18/01/1882 (Ultimo aggiornamento all'atto pubblicato il 15/12/2010)
nascondi
  • Articoli
  • 1
  • Allegati
Testo in vigore dal:  18-1-1882 al: 15-12-2010
aggiornamenti all'articolo

UMBERTO I

PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTÀ DELLA NAZIONE
RE D'ITALIA
Sulla proposta del Ministro Segretario di Stato per le Finanze, incaricato dell'interim del Ministero del Tesoro,
Visto l'unito elenco in cui trovansi descritte numero 13 domande dirette ad ottenere la facoltà di praticare ad uso privato alcune derivazioni d'acqua da fiumi, torrenti e canali del Demanio dello Stato, e di occupare un tratto di spiaggia lacuale;
Vista l'inchiesta amministrativa regolarmente compiuta per ciascuna delle relative domande, dalla quale risulta che le derivazioni ed occupazioni chieste non recano alcun pregiudizio al buon governo sì della pubblica che della privata proprietà, quando si osservino le prescritte cautele;

Udito

il parere del Consiglio di Stato, Abbiamo decretato e decretiamo quanto segue:

Art. 1

Articolo unico.

È concessa facoltà, senza pregiudizio dei legittimi diritti dei terzi, agli individui ed al comune indicati nell'unito elenco, vidimato d'ordine Nostro dal Ministro Segretario di Stato per le Finanze, incaricato dell'interim del Ministero del Tesoro, di poter derivare le acque ed occupare il tratto di spiaggia lacuale ivi descritti, ciascuno per l'uso, la durata e l'annua prestazione nell'elenco stesso notati, e sotto l'osservanza delle altre condizioni contenute nei singoli atti di sottomissione all'uopo stipulati.

Ordiniamo che il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sia inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia, mandando a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.

Dato a Roma, addì 24 novembre 1881.

UMBERTO.

A. Magliani.

Visto, il Guardasigilli: G. Zanardelli.