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REGIO DECRETO 9 dicembre 1861, n. 355

Col quale è delegata ai Prefetti delle Provincie Napolitane la facoltà di approvare le deliberazioni dei Consigli comunali circa i dazii, le privative e le imposte da stabilirsi per sopperire alle spese per l'anno 1862. (061U0355)

note: Entrata in vigore del provvedimento: 29/12/1861 (Ultimo aggiornamento all'atto pubblicato il 26/01/2011)
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Testo in vigore dal: 29-12-1861
al: 9-2-2011
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                        VITTORIO EMANUELE II 
 
           PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTA' DELLA NAZIONE 
 
                             RE D'ITALIA 
 
  Sulla proposizione del Ministro delle Finanze; 
 
  Vista la Legge comunale e provinciale 23 ottobre 1859; 
 
  Viste le deliberazioni di molti Comuni delle  Provincie  di  Napoli
concernenti i dazii e le imposte da stabilirsi per  far  fronte  alle
spese necessarie da stanziarsi nei loro bilanci per l'anno 1862; 
 
  Considerato  che  la  ristrettezza  del  tempo  non   permette   di
sottoporre alla Nostra approvazione le deliberazioni  predette  prima
del nuovo anno, a motivo dei  molti  incombenti  che  rimarrebbero  a
compiersi per l'istruzione e la definizione delle relative pratiche; 
 
  Ritenuta l'urgenza di provvedere prontamente alla sistemazione  dei
bilanci dei  Comuni  di  quelle  Provincie  per  l'anno  suddetto,  e
l'impossibilita' di sopprimere ad  un  tratto  tutti  i  dazii  e  le
imposte comunali cola' in uso; 
 
  Sentito il parere del Consiglio di Stato; 
 
  Abbiamo ordinato ed ordiniamo quanto segue: 
 
                           Articolo unico. 
 
  E' delegata ai Prefetti delle Provincie Napolitane la  facolta'  di
approvare,  previo  il  parere  del  Consiglio  di   Prefettura,   le
deliberazioni dei Consigli comunali concernenti i dazii, le privative
e le imposte da stabilirsi per far fronte alle  spese  necessarie  da
stanziarsi nei bilanci di quei Comuni per l'anno 1862. 
 
  Ordiniamo che il presente Decreto, munito del Sigillo dello  Stato,
sia inserto nella raccolta ufficiale delle leggi e  dei  decreti  del
Regno d'Italia, mandando a chiunque spetti di osservarlo e  di  farlo
osservare. 
 
    Dato a Torino addi' 9 dicembre 1861. 
 
                         VITTORIO EMANUELE. 
 
                                                      Pietro Bastogi.