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REGIO DECRETO 22 gennaio 1863, n. 1140

Che autorizza alcuni Comuni delle Provincie di Abruzzo Citra, Benevento, Calabria Ultra 2.°, Molise, Napoli, Principato Ultra, Calabria Citra, Terra di Lavoro, Principato Citra, Terra d'Otranto, Catania, Messina, e Palermo ad assumere nuove denominazioni. (063U1140)

note: Entrata in vigore del provvedimento: 10/03/1863 (Ultimo aggiornamento all'atto pubblicato il 26/01/2011)
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Testo in vigore dal:  10-3-1863 al: 1-5-1863
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VITTORIO EMANUELE II

PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTÀ DELLA NAZIONE
RE D'ITALIA
Sulla proposta del Nostro Ministro dell'Interno;

Viste

le deliberazioni degli infrascritti Comuni delle Provincie di Abruzzo Citra, Benevento, Calabria Ultra 2.°, Molise, Napoli, Principato Ultra, Calabria Citra, Terra di Lavoro, Principato Citra, Terra d'Otranto, Catania, Messina e Palermo; Abbiamo decretato e decretiamo:

Articolo unico



Sono autorizzati:

1.° Il Comune di Castelnuovo (Abruzzo Citra) ad assumere la denominazione di Castel-Trentano, giusta la deliberazione 16 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

2.° Il Comune di Celenza (id.) ad assumere la denominazione di Celenza sul Frigno, giusta la deliberazione 17 agosto 1862 di quel Consiglio comunale.

3.° Il Comune di Civitella (id.) ad assumere la denominazione di Civitella Messer Raimondo, giusta la deliberazione 8 dicembre 1862 di quel Consiglio comunale.

4.° Il Comune di Castiglione (id.) ad assumere la denominazione di Castiglione Messer Marino, giusta la deliberazione 26 settembre 1862 di quel Consiglio comunale.

5.° Il Comune di Francavilla (id.) ad assumere la denominazione di Francavilla al Mare, giusta la deliberazione 3 dicembre 1862 di quel Consiglio comunale.

6.° Il Comune di Fossaceca (id.) ad assumere la denominazione di Fossacesia, giusta la deliberazione 13 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

7.° Il Comune di Giugliano (id.) ad assumere la denominazione di Giuliano Teatino, giusta la deliberazione 31 luglio 1862 di quel Consiglio comunale.

8.° Il Comune di Lama (id.) ad assumere la denominazione di Lama dei Peligni, giusta la deliberazione 20 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

9.° Il Comune di Roio (id.) ad assumere la denominazione di Roio del Sangro, giusta la deliberazione 8 settembre 1862 di quel Consiglio comunale.

10.° Il Comune di San Vito (id.) ad assumere la denominazione di San Vito Chietino, giusta la deliberazione 3 dicembre 1862 di quel Consiglio comunale.

11.° Il Comune di San Valentino (id.) ad assumere la denominazione di San Valentino in Abruzzo Citeriore, giusta la deliberazione 2 agosto 1862 di quel Consiglio comunale.

12.° Il Comune di Sant'Eusanio (id.) ad assumere la denominazione di Sant'Eusanio del Sangro, giusta la deliberazione 26 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

13.° Il Comune di Sant'Eufemia (id.) ad assumere la denominazione di Sant'Eufemia a Maiella, giusta la deliberazione 28 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

14.° Il Comune di Schiavi (id.) ad assumere la denominazione di Schiavi di Abruzzo, giusta la deliberazione 12 ottobre 1862 di quel Consiglio comunale.

15.° Il Comune di Torino (id.) ad assumere la denominazione di Torino di Sangro, giusta la deliberazione 20 luglio 1862 di quel Consiglio comunale.

16.° Il Comune di Torricella (id.) ad assumere la denominazione di Torricella Peligna, giusta la deliberazione 27 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

17.° Il Comune di Torrevecchia (id.) ad assumere la denominazione di Torrevecchia Teatina, giusta la deliberazione 13 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

18.° Il Comune di Tocco (id.) ad assumere la denominazione di Tocco da Casauria, giusta la deliberazione 11 dicembre 1862 di quel Consiglio comunale.

19.° Il Comune di Carpineto (id.) ad assumere la denominazione di Carpineto Sinello, giusta la deliberazione 7 settembre 1862 di quel Consiglio comunale.

20.° Il Comune di Bagnara (Benevento) ad assumere la denominazione di Bagnara di Benevento, giusta la deliberazione 10 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

21.° Il Comune di Campoli (id.) ad assumere la denominazione di Campoli del Monte Iaborno, giusta la deliberazione 16 ottobre 1862 di quel Consiglio comunale.

22.° Il Comune di Castelfranco (id.) ad assumere la denominazione di Castelfranco in Miscano, giusta la deliberazione 23 agosto 1862 di quel Consiglio comunale.

23.° Il Comune di Cerreto (id.) ad assumere la denominazione di Cerreto Sannita, giusta la deliberazione 6 settembre 1862 di quel Consiglio comunale.

24.° Il Comune di Civitella (id.) ad assumere la denominazione di Civitella Licinio, giusta la deliberazione 2 settembre 1862 di quel Consiglio comunale.

25.° Il Comune di Colle (id.) ad assumere la denominazione di Colle Sannita, giusta la deliberazione 1.° settembre 1862 di quel Consiglio comunale.

26.° Il Comune di Cusano (id.) ad assumere la denominazione di Cusano Mutri, giusta la deliberazione 8 settembre 1862 di quel Consiglio comunale.

27.° Il Comune di Foiano (id.) ad assumere la denominazione di Foiano di Val-Fortore, giusta il deliberato 24 agosto 1862 di quel Consiglio comunale.

28.° Il Comune di Frasso (id.) ad assumere la denominazione di Frasso Telesino, giusta la deliberazione 23 settembre 1862 di quel Consiglio comunale.

29.° Il Comune di Montefalcone (id.) ad assumere la denominazione di Montefalcone di Vallo Fortore, giusta la deliberazione 8 settembre 1862 di quel Consiglio comunale.

30.° Il Comune di Pago (id.) ad assumere la denominazione di Pago Veiano, giusta la deliberazione 19 ottobre 1862 di quel Consiglio comunale.

31.° Il Comune di Tocco (id.) ad assumere la denominazione di Tocco-Gaudio, giusta la deliberazione 9 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

32.° Il Comune di San Nazzaro (id.) ad assumere la denominazione di San Nazzaro Calvi, giusta la deliberazione 5 settembre 1862 di quel Consiglio comunale.

33.° Il Comune di Castelvetere (id.) ad assumere la denominazione di Castelvetere in Val Fortore, giusta la deliberazione 8 settembre 1862 di quel Consiglio comunale.

34.° Il Comune di San Salvadore (id.) ad assumere la denominazione di San Salvadore Telesino, giusta la deliberazione 31 agosto 1862 di quel Consiglio comunale.

35.° Il Comune di Isola (Calabria Ultra 2.°) ad assumere la denominazione di Isola di Capo Rizzuto, giusta la deliberazione 24 ottobre 1862 di quel Consiglio comunale.

36.° Il Comune di Monterosso (id.) ad assumere la denominazione di Monterosso Calabro, giusta la deliberazione 27 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

37.° Il Comune di Monteleone (id.) ad assumere la denominazione di Monteleone di Calabria, giusta la deliberazione 8 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

38.° Il Comune di Nocera (id.) ad assumere la denominazione di Nocera Tirinese, giusta la deliberazione 27 luglio 1862 di quel Consiglio comunale.

39.° Il Comune di Policastro (id.) ad assumere la denominazione di Petilia-Policastro, giusta la deliberazione 12 ottobre 1862 di quel Consiglio comunale.

40.° Il Comune di San Mango (id.) ad assumere la denominazione di San Mango d'Aquino, giusta la deliberazione 29 ottobre 1862 di quel Consiglio comunale.

41.° Il Comune di San Gregorio (id.) ad assumere la denominazione di San Gregorio d'Ippona, giusta la deliberazione 5 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

42.° Il Comune di Serra (id.) ad assumere la denominazione di Serra San Bruno, giusta la deliberazione 11 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

43.° Il Comune di Sorbo (Calabria Ultra 2.°) ad assumere la denominazione di Sorbo San Basile, giusta la deliberazione 18 ottobre 1862 di quel Consiglio comunale.

44.° Il Comune di Belmonte (Molise) ad assumere la denominazione di Belmonte del Sannio, giusta la deliberazione 30 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

45.° Il Comune di Castellino, (id.) ad assumere la denominazione di Castellino del Biferno, giusta la deliberazione 20 settembre 1862 di quel Consiglio comunale.

46.° Il Comune di Forlì (id.) ad assumere la denominazione di Forlì del Sannio, giusta la deliberazione 12 dicembre 1862 di quel Consiglio comunale.

47.° Il Comune di Mirabello (id.) ad assumere la denominazione di Mirabello Sannitico, giusta la deliberazione 24 agosto 1862 di quel Consiglio comunale.

48.° Il Comune di Montefalcone (id.) ad assumere la denominazione di Montefalcone nel Sannio, giusta la deliberazione 10 dicembre 1862 di quel Consiglio comunale.

49.° Il Comune di Morrone (id.) ad assumere la denominazione di Morrone del Sannio, giusta la deliberazione 5 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

50.° Il Comune di Petrella (id.) ad assumere la denominazione di Petrella Tifernina, giusta la deliberazione 28 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

51.° Il Comune di Pettorano (id.) ad assumere la denominazione di Petoranello di Molise, giusta la deliberazione 13 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

52.° Il Comune di Rochetta (id.) ad assumere la denominazione di Rochetta a Volturno, giusta la deliberazione 16 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

53.° Il Comune di San Vincenzo (id.) ad assumere la denominazione di San Vincenzo a Volturno, giusta la deliberazione 31 agosto 1862 di quel Consiglio comunale.

54.° Il Comune di Barano (Napoli) ad assumere la denominazione di Barano d'Ischia, giusta la deliberazione 30 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

55.° Il Comune di Casalnuovo (id.) ad assumere la denominazione di Casalnuovo di Napoli, giusta la deliberazione 6 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

56.° Il Comune di Castellamare (id.) ad assumere la denominazione di Castellamare di Stabia, giusta la deliberazione 4 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

57.° Il Comune di Chiaiano (id.) ad assumere la denominazione di Chiaiano ed Uniti, giusta la deliberazione 21 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

58.° Il Comune di Giugliano (id.) ad assumere la denominazione di Giugliano in Campania, giusta la deliberazione 27 ottobre 1862 di quel Consiglio comunale.

59.° Il Comune di Marano (id.) ad assumere la denominazione di Marano di Napoli, giusta la deliberazione 14 dicembre 1862 di quel Consiglio comunale.

60.° Il Comune di Mugnano (id.) ad assumere la denominazione di Mugnano di Napoli, giusta la deliberazione 19 ottobre 1862 di quel Consiglio comunale.

61.° Il Comune di Testaccio (id.) ad assumere la denominazione di Testaccio d'Ischia, giusta la deliberazione 30 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

62.° Il Comune di Aiello (Principato Ultra) ad assumere la denominazione di Aiello del Sebeto, giusta la deliberazione 10 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

63.° Il Comune di Cassano (id.) ad assumere la denominazione di Cassano-Irpino, giusta la deliberazione 23 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

64.° Il Comune di Monteforte (id.) ad assumere la denominazione di Monteforte Irpino, giusta la deliberazione 20 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

65.° Il Comune di Orsara (id.) ad assumere la denominazione di Orsara-Dauno Irpina, giusta la deliberazione 8 dicembre 1862 di quel Consiglio comunale.

66.° Il Comune di Morra (id.) ad assumere la denominazione di Morra Irpino, giusta la deliberazione 2 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

67.° Il Comune di Sant'Andrea (id.) ad assumere la denominazione di Sant'Andrea di Conza, giusta la deliberazione 28 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

68.° Il Comune di San Potito (Principato Ultra) ad assumere la denominazione di San Potito Ultra, giusta la deliberazione 26 ottobre 1862 di quel Consiglio comunale.

69.° Il Comune di Prata (id.) ad assumere la denominazione di Prata di Principato Ultra, giusta la deliberazione 7 dicembre 1862 di quel Consiglio comunale.

70.° Il Comune di Alessandria (Calabria Citra) ad assumere la denominazione di Alessandria Del Carretto, giusta la deliberazione 2 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

71.° Il Comune di Corigliano (id.) ad assumere la denominazione di Corigliano Calabro, giusta la deliberazione 10 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

72.° Il Comune di Guardia (id.) ad assumere la denominazione di Guardia-Piemontese, giusta la deliberazione 31 ottobre 1862 di quel Consiglio comunale.

73.° Il Comune di San Martino (id.) ad assumere la denominazione di San Martino di Finita, giusta la deliberazione 11 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

74.° Il Comune di San Vincenzo (id.) ad assumere la denominazione di San Vincenzo La Costa, giusta la deliberazione 16 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

75.° Il Comune di Fontana (Terra di Lavoro) ad assumere la denominazione di Fontana Liri, giusta la deliberazione 20 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

76.° Il Comune di Giano (id.) ad assumere la denominazione di Giano Vetusto, giusta la deliberazione 11 dicembre 1862 di quel Consiglio comunale.

77.° Il Comune di Sant'Angelo (id. Mandamento di Piedimonte) ad assumere la denominazione di Sant'Angelo d'Alife, giusta la deliberazione 7 dicembre 1862 di quel Consiglio comunale.

78.° Il Comune di Sant'Ambrogio (Terra di Lavoro) ad assumere la denominazione di Sant'Ambrogio sul Garigliano, giusta la deliberazione 12 dicembre 1862 di quel Consiglio comunale.

79.° Il Comune di Viticuso (id.) ad assumere la denominazione di Viticuso ed Acquafondata, giusta la deliberazione 19 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

80.° Il Comune di San Giorgio (id.) ad assumere la denominazione di San Giorgio a Liri, giusta la deliberazione 20 ottobre 1862 di quel Consiglio comunale.

81.° Il Comune di Villa (id.) ad assumere la denominazione di Villa Santa Lucia, giusta la deliberazione 14 dicembre 1862 di quel Consiglio comunale.

82.° Il Comune di Spigno (id.) ad assumere la denominazione di Spigno Saturnia, giusta la deliberazione 16 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

83.° Il Comune di Caselle (Principato Citra) ad assumere la denominazione di Caselle in Pittari, giusta la deliberazione 6 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

84.° Il Comune di Corleto (id.) ad assumere la denominazione di Corleto Monforte, giusta la deliberazione 18 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

85.° Il Comune di Romagnano (id.) ad assumere la denominazione di Romagnano al Monte, giusta la deliberazione 21 ottobre 1862 di quel Consiglio comunale.

86.° Il Comune di San Valentino (id.) ad assumere la denominazione di S. Valentino Torio, giusta la deliberazione 26 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

87.° Il Comune di Carpignano (Terra d'Otranto) ad assumere la denominazione di Carpignano Salentino, giusta la deliberazione 8 ottobre 1862 di quel Consiglio comunale.

88.° Il Comune di San Cesario (id.) ad assumere la denominazione di S. Cesario di Lecce, giusta la deliberazione 2 ottobre 1862 di quel Consiglio comunale.

89.° Il Comune di San Donato (id.) ad assumere la denominazione di S. Donato di Lecce, giusta la deliberazione 25 ottobre 1862 di quel Consiglio comunale.

90.° Il Comune di Centorbi (Catania) ad assumere la denominazione di Centurupi, giusta la deliberazione 25 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

91.° Il Comune di Militello (Messina) ad assumere la denominazione di Militello Rosmarino, giusta la deliberazione 23 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

92.° Il Comune di Montemaggiore (Palermo) ad assumere la denominazione di Montemaggiore Belsito, giusta la deliberazione 20 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

93.° Il Comune di Brindisi (Basilicata) ad assumere la denominazione di Brindisi-Montagna, giusta la deliberazione 27 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

94.° Il Comune di Sasso (id.) ad assumere la denominazione di Sasso di Castalda, giusta la deliberazione di quel Consiglio comunale in data del 12 novembre 1862.

95.° Il Comune di Ruvo (id.) ad assumere la denominazione di Ruvo del Monte, giusta la deliberazione 27 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

96.° Il Comune di Conca (Principato Citeriore) ad assumere la denominazione di Conca Marini, giusta la deliberazione 27 dicembre 1862 di quel Consiglio comunale.

Ordiniamo che il presente Decreto, munito del Sigillo dello Stato, sia inserto nella raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia, mandando a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.

Dato in Torino addì 22 gennaio 1863.

VITTORIO EMANUELE

Registrato alla Corte dei conti addì 12 febbraio 1863

Reg.° 22 Atti del Governo a c. 68. Wehrlin.

Luogo del Sigillo. V. Il Guardasigilli G. Pisanelli.

U. Peruzzi.