stai visualizzando l'atto

DECRETO DEL DUCE DEL FASCISMO, CAPO DEL GOVERNO 9 febbraio 1940, n. 125

Accordo economico collettivo per la disciplina del contratto di edizione a compartecipazione. (040U0125)

note: Entrata in vigore del provvedimento: 02/04/1940 (Ultimo aggiornamento all'atto pubblicato il 26/07/1940)
nascondi
  • Articoli
  • 1
  • Allegati
Testo in vigore dal: 2-4-1940
                        IL DUCE DEL FASCISMO 
 
                          CAPO DEL GOVERNO 
 
  Visto  l'Accordo  economico  collettivo  stipulato  il   18   marzo
1939-XVII tra il Sindacato nazionale fascista autori e scrittori,  la
Federazione  nazionale  fascista  degli  industriali  editori  e   la
Federazione nazionale fascista  delle  cooperative  di  produzione  e
lavoro   per   la   disciplina   del   contratto   di   edizione    a
compartecipazione; 
 
  Visto il parere favorevole espresso dalla Corporazione della  carta
e della stampa  nella  seduta  del  26  luglio  1939-XVII,  ai  sensi
dell'art. 9 della legge 5 febbraio 1934, n. 163; 
 
  Vista la deliberazione del Comitato corporativo centrale in data 17
ottobre 1939-XVII, con cui si approva il suddetto Accordo,  ai  sensi
dell'art. 11 della legge 5 febbraio 1934, n. 163, o dell'art.  1  del
R. decreto-legge 18 aprile 1935, n. 441; 
 
  visto l'art. 11 della legge 5 febbraio 1934, n. 163; 
 
                              Decreta: 
 
  E'  disposta  la  pubblicazione   dell'unito   testo   dell'Accordo
economico collettivo 18 marzo 1939 per la disciplina del contratto di
edizione a  compartecipazione,  visto  dal  Segretario  generale  del
Consiglio nazionale delle corporazioni, con la  decorrenza  stabilita
dall'Accordo stesso. 
 
  Il presente decreto sara' inserto nella  Raccolta  ufficiale  delle
leggi e dei decreti del Regno. 
 
  Roma, addi' 9 febbraio 1940-XVIII 
 
                                                 Il DUCE del Fascismo 
 
                                                     Capo del Governo 
 
                                                            MUSSOLINI 
 
  Visto, il Guardasigilli: GRANDI