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REGIO DECRETO 14 dicembre 1899, n. CCCLXXIX (379)

Che dichiara di pubblica utilità la occupazione della zona di terreno necessario all'isolamento ed alla conservazione del tempio monumentale detto della Tosse in Tivoli. (9900379R)

note: Entrata in vigore del provvedimento: 31/01/1900
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vigente al 29/04/2024
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Testo in vigore dal: 31-1-1900
 
                              UMBERTO I 
 
           PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTA' DELLA NAZIONE 
 
                             RE D'ITALIA 
 
  Veduta la legge 25 giugno 1865, n. 2359, sulle  espropriazioni  per
causa di utilita' pubblica; 
 
  Visto il parere espresso dalla regia avvocatura  erariale  generale
il  24  maggio   1899,   sull'applicazione   di   essa   legge   alla
espropriazione  della  zona  di  terreno  per   l'isolamento   e   la
conservazione del tempio monumentale detto della Tosse in Tivoli; 
 
  Visto il parere del consiglio di Stato, emesso nell'adunanza del 13
luglio 1899, sulla necessita'  di  promuovere  il  decreto  reale  di
dichiarazione di utilita' pubblica, per provvedere a forma  di  legge
alla espropriazione anzidetta; 
 
  Visti gli atti della pubblicazione della domanda di espropriazione; 
 
  Sulla proposta del Nostro  ministro  segretario  di  Stato  per  la
pubblica istruzione; 
 
  Abbiamo decretato e decretiamo: 
 
                           Articolo unico. 
 
  E' dichiarata di pubblica utilita' la  occupazione  della  zona  di
terreno necessaria all'isolamento ed alla  conservazione  del  tempio
monumentale detto della Tosse in Tivoli. 
 
  Ordiniamo che il presente decreto, munito del sigillo dello  Stato,
sia inserto nella raccolta ufficiale delle leggi e  dei  decreti  del
Regno d'Italia, mandando a chiunque spetti di osservarlo e  di  farlo
osservare. 
 
    Dato a Roma, addi' 14 dicembre 1899. 
 
                               UMBERTO 
 
  Registrato alla Corte dei conti addi' 9 gennaio 1900. 
 
    Reg. 222. Atti del Governo a f. 11. F. Rostagno. 
 
  Luogo del Sigillo. V. Il Guardasigilli A. BONASI. 
 
                                                         G. Baccelli.