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REGIO DECRETO 24 dicembre 1896, n. 568

Che riunisce in Consorzio, pel quinquennio 1898-1902, alcuni Comuni agli effetti della riscossione delle imposte dirette. (096U0568)

note: Entrata in vigore del provvedimento: 26/01/1897 (Ultimo aggiornamento all'atto pubblicato il 15/12/2010)
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Testo in vigore dal: 26-1-1897
al: 15-12-2010
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                              UMBERTO I 
 
           per grazia di Dio e per volonta' della Nazione 
 
                             RE D'ITALIA 
 
  Visto l'articolo 2 della legge 20 aprile 1871  n.  192  (serie  2ª)
sulla riscossione delle imposte dirette,  modificato  colla  legge  2
aprile 1882 n. 674 (serie 3ª) il quale dispone che  su  proposta  del
Prefetto, sentiti i Consigli comunali e  col  parere  favorevole  del
Consiglio provinciale, possono, per decreto Reale, essere riuniti  in
Consorzio piu' Comuni della medesima  circoscrizione  mandamentale  o
distrettuale; 
 
  Viste le  proposte  dei  Prefetti,  nonche'  le  deliberazioni  dei
Consigli  dei  Comuni  interessati  e  quelle  omesse  dai   Consigli
provinciali o, in loro voce, dalle Deputazioni provinciali,  chiamate
a pronunciarsi d'urgenza, ai termini dell'art. 210 n. 9  della  legge
10 febbraio 1889 n. 5921 (serie 3ª); 
 
  Sulla proposta del Nostro  Ministro  Segretario  di  Stato  per  le
Finanze; 
 
  Abbiamo decretato e decretiamo: 
 
                           Articolo unico. 
 
  Agli effetti della riscossione delle imposte dirette, sono  riuniti
in Consorzio pel  quinquennio  1898-1902  i  Comuni  designati  nella
tabella annessa al presente decreto, firmata,  d'ordine  Nostro,  dal
Ministro delle Finanze. 
 
  Ordiniamo che il presente decreto, munito del sigillo dello  Stato,
sia inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e  dei  decreti  del
Regno d'Italia, mandando a chiunque spetti di osservarlo e  di  farlo
osservare. 
 
    Dato a Roma, addi' 24 dicembre 1896. 
 
                              UMBERTO. 
 
                                                              Branca. 
 
  Visto, Il Guardasigilli: G. Costa.