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Testo in vigore dal: 2-2-1895

 
                              UMBERTO I 
 
           PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTA' DELLA NAZIONE 
 
                             RE D'ITALIA 
 
  Veduto il nuovo  statuto  organico  deliberato  e  presentato  alla
Nostra approvazione dalla rappresentanza della Reale Santa Casa degli
Incurabili a Napoli, in luogo di quello ora in vigore; 
 
  Veduti i ricorsi  che  sulla  proposta  del  nuovo  statuto  furono
presentati da parecchi sanitari addetti al servizio della pia opera; 
 
  Vedute le deliberazioni del consiglio provinciale  e  della  giunta
provinciale amministrativa di Napoli; 
 
  Veduta la legge 17 luglio 1890; 
 
  Udito il parere del consiglio di Stato; 
 
  Sulla proposta del Nostro ministro  segretario  di  Stato  per  gli
affari dell'interno, presidente del consiglio dei ministri; 
 
  Abbiamo decretato e decretiamo: 
 
                           Articolo unico. 
 
  E' approvato per la Reale Santa Casa degli Incurabili in Napoli  il
sopra  menzionato  nuovo  statuto  organico,  con  la   cancellazione
dell'articolo  che  portava  il   n.   36   nello   schema   proposto
dall'amministrazione  e  relativo  all'amissione  straordinaria   de'
medici e chirurghi  nella  pianta  organica  de'  coadiutori,  e  con
l'aggiunta  di  un  nuovo  articolo  relativo  all'inibizione   delle
gratificazioni agli stipendiati e salariati, si'  amministrativi  che
sanitari. 
 
  Detto statuto, composto di quaranta articoli, sara' munito di visto
e sottoscritto, d'ordine Nostro, dal ministro interno. 
 
  Ordiniamo che il presente decreto, munito del sigillo dello  Stato,
sia inserto nella raccolta ufficiale delle leggi e  dei  decreti  del
Regno d'Italia, mandando a chiunque spetti di osservarlo e  di  farlo
osservare. 
 
    Dato a Roma, addi' 20 dicembre 1894. 
 
                               UMBERTO 
 
  Registrato alla Corte dei conti addi' 9 gennaio 1895. 
 
    Reg. 197. Atti del Governo a f. 38. G. Cappiello. 
 
   Luogo del Sigillo. V. Il Guardasigilli V. Calenda. 
 
                                                           F. Crispi.