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Testo in vigore dal: 10-2-1893

 
                              UMBERTO I 
 
           PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTA' DELLA NAZIONE 
 
                             RE D'ITALIA 
 
  Veduto lo statuto organico della eredita'  lasciata  al  comune  di
Verucchio dal fu Giambattista canonico Battaglini con testamento  del
30 aprile 1822 a scopo d'istruzione; 
 
  Veduta la deliberazione 29 dicembre 1891 del consiglio comunale  di
Verucchio; 
 
  Considerato che lo statuto proposto risponde  alle  intenzioni  del
munifico  testatore  quanto  alla  erogazione  delle  rendite   della
eredita' e provvede alla gestione amministrativa della sostanza; 
 
  Che d'altra parte, con l'art. 9, che e' l'ultimo dello statuto,  si
e' fatta riserva di introdurvi in seguito  quelle  modificazioni  che
l'esperienza dimostrasse opportune: 
 
  Che tali modificazioni dovrebbero  essere  sottoposte  alla  Nostra
approvazione, previo parere del consiglio di Stato; 
 
  Veduto l'avviso favorevole del medesimo consesso manifestato  nella
sua adunanza del 6 dicembre corrente: 
 
  Sulla proposta del Nostro ministro  segretario  di'  Stato  per  la
pubblica istruzione; 
 
  Abbiamo decretato e decretiamo: 
 
                           Articolo unico. 
 
  Lo statuto organico della eredita' lasciata al comune di  Verucchio
in provincia di Forli'  a  scopo  d'istruzione  dal  fu  Giambattista
canonico Battaglini, con testamento del 30  aprile  1822  annesso  al
presente decreto, composto di  nove  articoli,  e  firmato,  d'ordine
Nostro, dal ministro proponente e' approvato. 
 
  Ordiniamo che il presente decreto, munito del sigillo dello  Stato,
sia inserto nella raccolta ufficiale delle leggi e  dei  decreti  del
Regno d'Italia, mandando a chiunque spetti di osservarlo e  di  farlo
osservare. 
 
    Dato a Roma, addi' 18 dicembre 1892. 
 
                               UMBERTO 
 
  Registrato alla Corte dei conti addi' 29 gennaio 1893. 
 
    Reg. 189. Atti del Governo a f. 293. Gaffino. 
 
  Luogo del Sigillo. V. Il Guardasigilli Bonacci. 
 
                                                          F. Martini.