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REGIO DECRETO 18 dicembre 1892, n. DCCCCXLVI (946)

Che concentra nella congregazione di carità di Samarate (Milano) le opere pie Cattorini, Orsini, Ferraris ed altre. (9200946R)

note: Entrata in vigore del provvedimento: 26/01/1893
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vigente al 05/05/2024
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Testo in vigore dal: 26-1-1893
 
                              UMBERTO I 
 
           PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTA' DELLA NAZIONE 
 
                             RE D'ITALIA 
 
  Viste le deliberazioni colle quali la congregazione di  carita'  ed
il   consiglio   comunale   di   Samarate   (Milano)   proposero   il
concentramento: 
 
    1° delle opere pie elemosiniere  Cattorini,  Orsini,  Ferraris  e
Puricelli; 
 
    2° dell'opera pia Tonetti elemosiniera con onere di culto; 
 
    3° dell'opera pia dotale Crenna; 
 
    4° dell'opera pia Palazzi a  scopo  elemosiniero  e  dotale,  con
onere di culto; 
 
    5° dell'opera pia Piantanida a scopo dotale con onere di culto; 
 
  Vista  la   relativa   deliberazione   della   giunta   provinciale
amministrativa di Milano; 
 
  Vista la legge 17 luglio 1890, n. 6972; 
 
  Sentito il parere del consiglio di Stato; 
 
  Sulla proposta del Nostro ministro  segretario  di  Stato  per  gli
affari dell'interno, presidente del consiglio dei ministri; 
 
  Abbiamo decretato e decretiamo: 
 
                           Articolo unico. 
 
  Le opere  pie  Cattorini,  Orsini,  Ferraris,  Puricelli,  Tonetti,
Crenna, Palazzi e Piantanida del comune di Samarate sono  concentrate
in quella congregazione di carita'. 
 
  Ordiniamo che il presente decreto, munito del sigillo dello  Stato,
sia inserto nella raccolta ufficiale delle leggi e  dei  decreti  del
Regno d'Italia, mandando a chiunque spetti di osservarlo e  di  farlo
osservare. 
 
    Dato a Roma, addi' 18 dicembre 1892. 
 
                               UMBERTO 
 
  Registrato alla Corte dei conti addi' 31 dicembre 1892. 
 
    Reg. 189. Atti del Governo a f. 204. Gaffino. 
 
  Luogo del Sigillo. V. Il Guardasigilli Bonacci. 
 
                                                         G. Giolitti.