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REGIO DECRETO 20 novembre 1884, n. MDXVI (1516)

che erige in corpo morale l'asilo infantile di Loreto Aprutino, e ne approva lo statuto. (8401516R)

note: Entrata in vigore del provvedimento: 18/01/1885
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vigente al 29/04/2024
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Testo in vigore dal: 18-1-1885
 
                              UMBERTO I 
 
           PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTA' DELLA NAZIONE 
 
                             RE D'ITALIA 
 
  Sulla proposta del Nostro ministro  segretario  di  Stato  per  gli
affari dell'interno, presidente del consiglio dei ministri; 
 
  Veduta la deliberazione del consiglio comunale di  Loreto  Aprutino
in data 11 ottobre 1880 colla quale domanda  che  siano  invertite  a
favore  dell'asilo  infantile  gli  utili  annuali  della  cassa   di
risparmio entro il limite di un terzo e della somma di lire  1500  ed
inoltre l'annua rendita delle tre cappelle laicali di S. Maria  della
Neve, di  S.  Zopito,  e  di  San  Tommaso  d'Aquino,  montante  alla
complessiva somma L. 541.20, ed una somma di L. 960.13 costituente un
avanzo di cassa; 
 
  Veduta l'istanza con cui la commissione provvisoria che  amministra
l'asilo, chiede che esso sia eretto  in  corpo  morale  e  che  venga
contemporaneamente approvato lo statuto organico; 
 
  Veduto detto statuto organico; 
 
  Vedute le deliberazioni della deputazione provinciale di Teramo  in
data 16 novembre 1881, e 24, febbraio 1882; 
 
  Veduti  tutti  gli  altri  atti   dell'affare,   dai   quali   piu'
specialmente risulta che il consiglio comunale  di  Loreto  Aprutino,
assegno' un sussidio annuo perpetuo di L. 800 a favore dell'asilo,  e
che questo ha la sua sede in un apposito locale, e puo', col concorso
degli oblatori, fare assegnamento  sopra  una  rendita  annua  di  L.
3.200; 
 
  Veduta la legge 3 agosto 1862, ed il regolamento 27 novembre stesso
anno; 
 
  Udito il parere del consiglio di Stato; 
 
  Abbiamo decretato e decretiamo: 
 
                               Art. 1. 
 
  E' autorizzata l'inversione a favore dell'asilo infantile di Loreto
Aprutino degli utili della cassa di risparmio e delle  rendite  delle
tre cappelle  laicali  sopranominate,  nei  limiti  e  per  le  somme
specificate.