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REGIO DECRETO 4 gennaio 1863, n. 1196

Che autorizza vari Comuni nelle Provincie Napolitane e Siciliane a variare la loro denominazione. (063U1196)

note: Entrata in vigore del provvedimento: 10/05/1863
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Testo in vigore dal: 10-5-1863
 
                        VITTORIO EMANUELE II 
 
           PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTA' DELLA NAZIONE 
 
                             RE D'ITALIA 
 
  Sulla proposta del Nostro Ministro  Segretario  di  Stato  per  gli
Affari dell'Interno; 
 
  Viste le deliberazioni degli infrascritti Comuni delle Provincie di
Terra di Bari,  Napoli,  Calabria  Citeriore,  Girgenti,  Basilicata,
Principato Citeriore, Molise, Palermo, Principato Ulteriore,  Catania
e Capitanata; 
 
  Abbiamo decretato e decretiamo: 
 
                           Articolo unico. 
 
  Sono autorizzati: 
 
  1.°  Il  Comune  di  Acquaviva  (Terra  di  Bari)  ad  assumere  la
denominazione  di  Acquaviva  delle  Fonti,  in   conformita'   della
deliberazione 6 agosto 1862 di quel Consiglio comunale. 
 
  2.° Il Comune di Bari (id.) ad assumere la  denominazione  di  Bari
delle Puglie,  giusta  la  deliberazione  28  ottobre  1862  di  quel
Consiglio comunale. 
 
  3.° Il Comune di Canneto (id.)  ad  assumere  la  denominazione  di
Canneto di Bari, giusta la  deliberazione  15  agosto  1862  di  quel
Consiglio comunale. 
 
  4.° Il Comune di Canosa  (id.)  ad  assumere  la  denominazione  di
Canosa di Puglia, giusta la deliberazione 4  novembre  1862  di  quel
Consiglio comunale. 
 
  5.° Il Comune di Carbonara (id.) ad assumere  la  denominazione  di
Carbonara di Bari, giusta la deliberazione  3  agosto  1862  di  quel
Consiglio comunale. 
 
  6.° Il Comune di Cassano (id.)  ad  assumere  la  denominazione  di
Cassano delle Murge, giusta la deliberazione 14 agosto 1862  di  quel
Consiglio comunale. 
 
  7.° Il Comune di Gioja (id.) ad assumere la denominazione di  Gioja
dal Colle, giusta la deliberazione 2 agosto 1862  di  quel  Consiglio
comunale. 
 
  8.° Il Comune di Gravina (id.)  ad  assumere  la  denominazione  di
Gravina in Puglia, giusta la deliberazione 23  agosto  1862  di  quel
Consiglio comunale. 
 
  9.° Il Comune di Grumo (id.) ad assumere la denominazione di  Grumo
Appula, giusta la deliberazione 10  agosto  1862  di  quel  Consiglio
comunale. 
 
  10.° Il Comune di Minervino (id.) ad assumere la  denominazione  di
Minervino Murge, giusta la  deliberazione  24  agosto  1862  di  quel
Consiglio comunale. 
 
  11.° Il Comune di  Noja  (id.)  ad  assumere  la  denominazione  di
Noicattaro, giusta la deliberazione 23 ottobre 1862 di quel Consiglio
comunale. 
 
  12.° Il Comune di Palo (id.) ad assumere la denominazione  di  Palo
del Colle, giusta la deliberazione 29 ottobre 1862 di quel  Consiglio
comunale. 
 
  13.° Il Comune di Polignano (id.) ad assumere la  denominazione  di
Polignano a Mare, giusta la  deliberazione  5  agosto  1862  di  quel
Consiglio comunale. 
 
  14.° Il Comune di Ruvo (id.) ad assumere la denominazione  di  Ruvo
di Puglia, giusta la deliberazione 10 agosto 1862 di  quel  Consiglio
comunale. 
 
  15.° Il Comune di San Michele (id.) ad assumere la denominazione di
Sanmichele di Bari, giusta la deliberazione 7  agosto  1862  di  quel
Consiglio comunale. 
 
  16.° Il Comune di Sannicandro (id.) ad assumere la denominazione di
Sannicandro di Bari, giusta la deliberazione  18  settembre  1862  di
quel Consiglio comunale. 
 
  17.° Il  Comune  di  Santeramo  (Terra  di  Bari)  ad  assumere  la
denominazione di Santeramo  in  Colle,  giusta  la  deliberazione  12
agosto 1862 di quel Consiglio comunale. 
 
  18.° Il Comune di Casola (Napoli) ad assumere la  denominazione  di
Casola di Napoli, giusta la deliberazione 31  ottobre  1862  di  quel
Consiglio comunale. 
 
  19.° Il Comune di Melito (id.)  ad  assumere  la  denominazione  di
Melito di Napoli, giusta la deliberazione 1  novembre  1862  di  quel
Consiglio comunale. 
 
  20.° Il Comune di S. Sebastiano (id.) ad assumere la  denominazione
di S. Sebastiano al Vesuvio, giusta la deliberazione 5  ottobre  1862
di quel Consiglio comunale. 
 
  21.° Il Comune di Somma (id.) ad assumere la denominazione di Somma
Vesuviano, giusta la deliberazione 5 ottobre 1862 di  quel  Consiglio
comunale. 
 
  22.° Il Comune di Lacco  (id.)  ad  assumere  la  denominazione  di
Lacco-Ameno,  giusta  la  deliberazione  18  novembre  1862  di  quel
Consiglio comunale. 
 
  23.° Il Comune  di  Castiglione  (Calabria  Cara)  ad  assumere  la
denominazione di Castiglione Cosentino, giusta  la  deliberazione  di
quel Consiglio comunale del 12 ottobre 1862. 
 
  24.° Il Comune di Cassano (id.) ad  assumere  la  denominazione  di
Cassano all'Ionio, giusta la deliberazione 8 novembre  1862  di  quel
Consiglio comunale. 
 
  25.° Il  Comune  di  Casalnuovo  (id.)  a  cangiare  l'attuale  sua
denominazione in quella di  Villapiana,  giusta  la  deliberazione  8
novembre 1862 di quel Consiglio comunale. 
 
  26.° Il Comune di Belmonte (id.) ad assumere  la  denominazione  di
Belmonte Calabro, giusta la deliberazione 1.° novembre 1862  di  quel
Consiglio comunale. 
 
  27.° Il Comune di Fagnano (id.) ad  assumere  la  denominazione  di
Fagnano Castello, giusta la deliberazione 14  ottobre  1862  di  quel
Consiglio comunale. 
 
  28.° Il Comune di Falconara (id.) ad assumere la  denominazione  di
Falconara Albanese, giusta la deliberazione 30 luglio  1862  di  quel
Consiglio comunale. 
 
  29.° Il Comune di Montalto (id.) ad assumere  la  denominazione  di
Montalto Affugo, giusta la deliberazione  11  ottobre  1862  di  quel
Consiglio comunale. 
 
  30.° Il Comune di Francavilla (id.) ad assumere la denominazione di
Francavilla Marittima, giusta la deliberazione 18  novembre  1862  di
quel Consiglio comunale. 
 
  31.° Il Comune di Piane (id.) ad assumere la denominazione di Piane
Grati, giusta la deliberazione di  quel  Consiglio  comunale  del  25
ottobre 1862. 
 
  32.° Il Comune  di  Pietramala  (id.)  a  mutare  la  sua  presente
denominazione in quella di Cleto, giusta la deliberazione 3  novembre
1862 di quel Consiglio comunale. 
 
  33.° Il Comune di San Demetrio (id.) ad assumere  la  denominazione
di S. Demetrio Corone, giusta la deliberazione 11  novembre  1862  di
quel Consiglio comunale. 
 
  34.° Il Comune di S. Sofia (id.) ad assumere la denominazione di S.
Sofia d'Epiro, giusta  la  deliberazione  18  ottobre  1862  di  quel
Consiglio comunale. 
 
  35.° Il Comune di Molo (Girgenti) ad assumere la  denominazione  di
Porto Empedocle, giusta la  deliberazione  19  luglio  1862  di  quel
Consiglio comunale. 
 
  36.° Il Comune di Sambuca (id.) ad  assumere  la  denominazione  di
Sambuca Labat,  giusta  la  deliberazione  25  luglio  1862  di  quel
Consiglio comunale. 
 
  37.° Il Comune di Palma (id.) ad assumere la denominazione di Palma
di Montechiaro, giusta  la  deliberazione  25  luglio  1862  di  quel
Consiglio comunale. 
 
  38.° Il Comune di S. Margherita (id.) ad assumere la  denominazione
di Santa Margherita di Belice, giusta  la  deliberazione  9  novembre
1862 di quel Consiglio comunale. 
 
  39.° Il Comune di Villafranca (id.) ad assumere la denominazione di
Villafranca Sicula, giusta la deliberazione 23 ottobre 1862  di  quel
Consiglio comunale. 
 
  40.° Il Comune di Alessandria (id.) ad assumere la denominazione di
Alessandria della Rocca, giusta la deliberazione 7 novembre  1862  di
quel Consiglio comunale. 
 
  41.° Il Comune di Lucca (id.) ad assumere la denominazione di Lucca
Sicula, giusta la deliberazione 16 novembre 1862  di  quel  Consiglio
comunale. 
 
  42.° Il Comune di S. Stefano (id.) ad assumere la denominazione  di
S. Stefano Quisquina, giusta la deliberazione 5 novembre 1862 di quel
Consiglio comunale. 
 
  43.° Il Comune di Corleto (Basilicata) ad assumere la denominazione
di Corleto Perticara, giusta la deliberazione 27 luglio 1862 di  quel
Consiglio comunale. 
 
  44.° Il Comune di Palazzo (id.) ad  assumere  la  denominazione  di
Palazzo S. Gervasio, giusta la deliberazione 24 agosto 1862  di  quel
Consiglio comunale. 
 
  45.° Il Comune di S. Costantino (id.) ad assumere la  denominazione
di S. Costantino Albanese, giusta la deliberazione 10 agosto 1862  di
quel Consiglio comunale. 
 
  46.° Il Comune di S. Martino (id.) ad assumere la denominazione  di
S. Martino d'Agri, giusta la deliberazione 23  agosto  1862  di  quel
Consiglio comunale. 
 
  47.° Il Comune di Vietri (id.)  ad  assumere  la  denominazione  di
Vietri di Potenza, giusta la deliberazione 8 novembre  1862  di  quel
Consiglio comunale. 
 
  48.° Il Comune di Vignola (id.) ad  assumere  la  denominazione  di
Pignola di Basilicata, giusta la deliberazione 30 settembre  1862  di
quel Consiglio comunale. 
 
  49.°  Il  Comune  di  Moio  (Principato  Citra)  ad   assumere   la
denominazione di Moio della Civitella,  giusta  la  deliberazione  28
novembre 1862 di quel Consiglio comunale. 
 
  50.° Il Comune di Oliveto (id.) ad  assumere  la  denominazione  di
Oliveto Citra, giusta  la  deliberazione  9  novembre  1862  di  quel
Consiglio comunale. 
 
  51.° Il Comune di S. Gregorio (id.) ad assumere la denominazione di
S. Gregorio Magno, giusta la deliberazione 11 novembre 1862  di  quel
Consiglio comunale. 
 
  52.° Il Comune di Sala (id.) ad assumere la denominazione  di  Sala
Consilina, giusta la deliberazione 20 novembre 1862 di quel Consiglio
comunale. 
 
  53.° Il Comune di S. Giorgio (id.) ad assumere la denominazione  di
Castel S. Giorgio, giusta la deliberazione 28 novembre 1862  di  quel
Consiglio comunale. 
 
  54.° Il Comune di S. Egidio (id.) ad assumere la  denominazione  di
Sant'Egidio del Monte Albino, giusta  la  deliberazione  20  novembre
1862 di quel Consiglio comunale. 
 
  55.° Il Comune di Fossaceca (Molise) ad assumere  la  denominazione
di Fossalto, giusta  la  deliberazione  20  settembre  1862  di  quel
Consiglio comunale. 
 
  56.° II. Comune di S. Felice (id.) ad assumere la denominazione  di
S. Felice Slavo, giusta la  deliberazione  23  agosto  1862  di  quel
Consiglio comunale. 
 
  57.° Il Comune di S. Giuliano  di  Sepino  (Molise,  Mandamento  di
Sepino) a mutare l'attuale sua denominazione in quella di S. Giuliano
del  Sannio,  giusta  la  deliberazione  16  novembre  1862  di  quel
Consiglio comunale. 
 
  58.° Il Comune di Torella (id.) ad  assumere  la  denominazione  di
Torella del Sannio, giusta la deliberazione 20 novembre 1862 di  quel
Consiglio comunale. 
 
  59.° Il Comune di Chiusa (Palermo) ad assumere la denominazione  di
Chiusa Sclafani, giusta la deliberazione 22  novembre  1862  di  quel
Consiglio comunale. 
 
  60.° Il Comune di Ventimiglia (id.) ad assumere la denominazione di
Ventimiglia di Sicilia, giusta la deliberazione 30  ottobre  1862  di
quel Consiglio comunale. 
 
  61.° Il Comune di Santo Stefano (Principato Ultra) ad  assumere  la
denominazione di S. Stefano del Sole, giusta la deliberazione di quel
Consiglio comunale del 17 novembre 1862. 
 
  62.° Il  Comune  di  S.  Ferdinando  (Capitanata)  ad  assumere  la
denominazione di San Ferdinando di Puglia, giusta la deliberazione  6
novembre 1862 di quel Consiglio comunale. 
 
  Ordiniamo che il presente Decreto, munito del Sigillo dello  Stato,
sia inserto nella raccolta ufficiale delle leggi e  dei  decreti  del
Regno d'Italia, mandando a chiunque spetti di osservarlo e  di  farlo
osservare. 
 
    Dato in Torino addi' 4 gennaio 1863. 
 
                          VITTORIO EMANUELE 
 
  Registrato alla Corte dei conti addi' 6 aprile 1863 
 
      Reg.° 23 Atti del Governo a c. 9. Salvaja. 
 
  Luogo del Sigillo. V. Il Guardasigilli G. Pisanelli. 
 
                                                          U. Peruzzi.