stai visualizzando l'atto

REGIO DECRETO 14 settembre 1862, n. DXXVI (526)

Col quale è approvata una deliberazione relativa all'affittamento delle Miniere aurifere dei Cani in Valle Anzasca. (6200526R)

note: Entrata in vigore del provvedimento: 15/11/1862
nascondi
vigente al 29/04/2024
  • Articoli
  • 1
Testo in vigore dal: 15-11-1862
 
                        VITTORIO EMANUELE II 
 
           PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTA' DELLA NAZIONE 
 
                             RE D'ITALIA 
 
  Visti i Nostri  Decreti  del  26  gennaio  e  del  13  luglio  1855
concernenti la Societa' anonima delle Miniere dette dei Cani; 
 
  Visti gli articoli 24, 49 e 50 degli Statuti della Societa' stessa; 
 
  Visto il verbale della deliberazione dell'assemblea generale  degli
azionisti in data del 17 agosto 1862; 
 
  Sulla proposta del Ministro d'Agricoltura, Industria e Commercio; 
 
  Abbiamo ordinato ed ordiniamo quanto segue: 
 
                           Articolo unico. 
 
  E'  approvata  la  deliberazione  17  agosto  1862   dell'assemblea
generale della Societa' anonima delle Miniere dette  dei  Cani  nella
Valle Anzasca, stabilita in Torino, colla quale furono  accettate  le
offerte fattele dalla Societa' inglese The Vallanzasca Gold Mining C.
O. Limited (Societa' delle Miniere aurifere di  Valle  Anzasca),  per
l'affittamento  delle  Miniere  aurifere  dei  Cani  e  delle   altre
proprieta' stabili e mobili, non che le basi  proposte  dalla  stessa
Societa' inglese per l'eventuale acquisto delle miniere e  proprieta'
anzidette. 
 
    Ordiniamo che il  presente  Decreto,  munito  del  Sigillo  dello
Stato, sia inserto nella raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti
del Regno d'Italia, mandando a chiunque spetti  di  osservarlo  e  di
farlo osservare. 
 
    Dato a Torino addi' 14 settembre 1862. 
 
                          VITTORIO EMANUELE 
 
  Registrato alla Corte dei Conti addi' 13 ottobre 1862 
 
    Reg.° 49 Decreti amministrativi a c. 11. Wehrlin. 
 
  Luogo del Sigillo. V. Il Guardasigilli R. Conforti. 
 
                                                              Pepoli.