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DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 15 febbraio 1983, n. 48

Norme di attuazione dell'art. 26 della legge 5 agosto 1981, n. 416, concernente disciplina delle imprese editrici e provvidenze per l'editoria, in materia di contributi per la stampa italiana all'estero.

(Ultimo aggiornamento all'atto pubblicato il 21/05/2012)
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Testo in vigore dal:  12-3-1983 al: 16-3-1983
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IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Visto l'art. 26, terzo comma, della legge 5 agosto 1981, n. 416, concernente disciplina delle imprese editrici e provvidenze per l'editoria;
Sentito il parere delle competenti commissioni permanenti della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica;
Udito il parere del Consiglio di Stato;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 4 febbraio 1983;
Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con il Ministro degli affari esteri;

EMANA

il seguente decreto:

Art. 1


Ai sensi del terzo comma dell'art. 26 della legge 5 agosto 1981, n. 416 - nei successivi articoli designata "la legge" senza ulteriori specificazioni - presso il Servizio dell'editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri è istituita una commissione avente il compito di accertare la sussistenza dei requisiti di ammissione ai contributi per la stampa italiana all'estero, previsti dagli articoli 26 e 45 della legge, nonché di predisporre i relativi piani di ripartizione. La commissione è composta da:
il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega per i problemi dell'editoria, il quale la presiede;
il Sottosegretario di Stato agli affari esteri con delega per l'emigrazione o da un funzionario, con qualifica non inferiore a dirigente generale o equiparata, da lui delegato;
il direttore generale delle informazioni, editoria e proprietà letteraria, artistica e scientifica della Presidenza del Consiglio dei Ministri o da un funzionario del Servizio editoria da lui delegato;
il direttore generale dell'emigrazione e degli affari sociali del Ministero degli affari esteri o da un funzionario da lui delegato;
il capo del Servizio dell'editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri;
tre funzionari del Servizio dell'editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri;
due funzionari della Direzione generale dell'emigrazione e degli affari sociali del Ministero degli affari esteri;
un funzionario del Servizio stampa del Ministero degli affari esteri;
un funzionario della Federazione mondiale della stampa italiana all'estero (FMSIE);
un rappresentante della Confederazione della stampa democratica per l'emigrazione (CISDE);
un rappresentante della Federeuropa;
un rappresentante dell'Unione nazionale delle associazioni degli immigrati e degli emigrati (UNAIE);
un rappresentante dell'Associazione nazionale delle famiglie degli emigrati (ANFE);
un rappresentante del Centro studi-emigrazione Roma (CSER);
un rappresentante dell'Associazione cristiana dei lavoratori italiani (ACLI);
un rappresentante dell'Istituto Fernando Santi;
un rappresentante della Federazione italiana dei lavoratori emigrati e famiglie (FILEF);
un rappresentante dell'ufficio centrale per emigrazione italiana (UCEI);
un rappresentante dell'Associazione italiana per la tutela degli emigrati e famiglie (AITEF);
un rappresentante del Comitato tricolore degli italiani nel mondo (CTIM);
un esperto in materia di editoria, il quale abbia già ricoperto incarichi dirigenziali in organismi operanti nel settore;
un rappresentante designato unitariamente dalle Confederazioni sindacali nazionali dei lavoratori rappresentate nel Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro.
La commissione, nominata con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, delibera a maggioranza, con la presenza di almeno la metà dei suoi componenti in prima convocazione e di un terzo dei suoi componenti in seconda convocazione.
L'ufficio di segreteria è composto da un funzionario del Servizio dell'editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri, da un funzionario della Direzione generale dell'emigrazione e degli affari sociali del Ministero degli affari esteri e da un funzionario dell'Ente nazionale per la cellulosa e per la carta.