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REGIO DECRETO 23 ottobre 1925, n. 2063

Autorizzazione alla Società anonima «Istituto nazionale di credito edilizio», con sede in Roma, ad esercitare il credito edilizio. (025U2063)

note: Entrata in vigore del provvedimento: 17/12/1925 (Ultimo aggiornamento all'atto pubblicato il 15/12/2010)
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Testo in vigore dal:  17-12-1925 al: 31-12-1993
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VITTORIO EMANUELE III

PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTÀ DELLA NAZIONE
RE D'ITALIA
Veduti il R. decreto-legge 2 maggio 1920, n. 698, che autorizza la costituzione di un Istituto nazionale di credito edilizio, ed il R. decreto-legge 4 maggio 1924, n. 993, concernente provvedimenti a favore di istituti o società di credito edilizio;
Veduta la domanda presentata dalla Società anonima «Istituto nazionale di credito edilizio» con sede in Roma, costituita il 9 gennaio 1925 con lo scopo di esercitare il credito edilizio ai termini dei precitati Regi decreti, con atto a rogito notar dott.
Agostino Balsi;
Veduti l'atto costitutivo, lo statuto e le modificazioni allo statuto stesso apportate con atti del 21 aprile e 24 settembre 1925;
Sentito il Consiglio di Stato;
Sentito il Consiglio dei Ministri;

Sulla

proposta del Nostro Ministro Segretario di Stato per l'economia nazionale, di concerto col Ministro per le finanze; Abbiamo decretato e decretiamo:

Art. 1



La Società anonima costituita in Roma il 9 gennaio 1925 con la denominazione di «Istituto nazionale di credito edilizio», è autorizzata all'esercizio del credito edilizio in tutto il Regno, ai sensi e per gli effetti del R. decreto-legge 2 maggio 1920, n. 698, modificato col R. decreto-legge 4 maggio 1924, n. 993, ed alle condizioni stabilite col presente decreto.

È approvato lo statuto della predetta Società nel testo annesso al presente decreto, composto di 44 articoli, e visto e sottoscritto, d'ordine Nostro, dal Ministro proponente. Le modificazioni dello statuto non sono esecutive se non dopo ottenuta l'approvazione con Regio decreto promosso dal Ministro per l'economia nazionale di concerto col Ministro per le finanze, sentito il Consiglio di Stato.