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REGIO DECRETO 3 maggio 1923, n. 1217

Che sopprime il Commissariato civile per le opere pubbliche e per i rimboschimenti nella Basilicata. (023U1217)

note: Entrata in vigore del provvedimento: 27/06/1923 (Ultimo aggiornamento all'atto pubblicato il 15/12/2010)
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Testo in vigore dal:  27-6-1923 al: 15-12-2010
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Art. 1


VITTORIO EMANUELE III

per grazia di Dio e per volontà della Nazione

RE D'ITALIA

Vista la legge 31 marzo 1904, n. 140, con la quale fu istituito il Commissariato civile per la esecuzione delle opere pubbliche e per i rimboschimenti nella Basilicata;

Vista la legge 9 luglio 1908, n. 445, con cui le funzioni di commissario civile furono deferite al prefetto di Potenza, coadiuvato da un Consiglio di Commissariato e da un ufficio amministrativo;

In virtù della delegazione dei poteri conferiti al Governo con la legge 3 dicembre 1922, n. 1601;

Udito il Consiglio dei ministri;

Sulla proposta del Ministro dei lavori pubblici, di concerto col presidente del Consiglio dei ministri, Ministro dell'interno, e con i ministri delle finanze e dell'agricoltura;

Abbiamo decretato e decretiamo:

Con decorrenza dal 16 maggio 1923 il Commissariato civile per le opere pubbliche e per i rimboschimenti nella Basilicata, è soppresso.

Ai compiti ad esso attribuiti provvederanno direttamente, secondo la rispettiva competenza, i ministri per i lavori pubblici e per l'agricoltura, i quali cureranno la liquidazione della gestione del Commissariato anche nei riguardi dei terzi.

Ordiniamo che il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sia inserto nella raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia, mandando a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.

Dato a Roma, addì 3 maggio 1923.

VITTORIO EMANUELE.

Mussolini - Carnazza - De Stefani
- De Capitani D'Arzago.

Visto, il Guardasigilli: Oviglio.