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REGIO DECRETO 18 febbraio 1923, n. 506

Che stabilisce le tariffe postali per la Somalia italiana e provvede ad una nuova emissione di valori postali per la Colonia stessa. (023U0506)

note: Entrata in vigore del provvedimento: 16/05/1923
ad eccezione degli artt. 1 e 2 che andranno in vigore dal 1° aprile 1923.
(Ultimo aggiornamento all'atto pubblicato il 15/12/2010)
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Testo in vigore dal:  16-5-1923 al: 15-12-2010
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VITTORIO EMANUELE III

per grazia di Dio e per volontà della Nazione
RE D'ITALIA
Visto il testo unico delle leggi postali approvato con R. decreto 24 dicembre 1899, n. 501;
Visto l'art. 137 del regolamento generale intorno al servizio postale approvato con R. decreto 10 febbraio 1901, n. 120;
Visti i RR. decreti 28 gennaio 1909, n. 95, e 8 dicembre 1910, n. 847, che hanno riordinato il sistema monetario della Somalia in rupie e besa;
Ritenuto necessario di riordinare e di stabilire le tariffe postali della Somalia in relazione a quelle vigenti nel Regno ed alle norme stabilite dalla convenzione postale universale di Madrid;
Udito il Consiglio dei Ministri;

Sulla

proposta del Nostro Ministro segretario di Stato per le colonie, di concerto con quelli delle finanze e delle poste e dei telegrafi; Abbiamo decretato e decretiamo:

Art. 1




I diritti e le tasse postali per l'interno della Somalia italiana e nelle relazioni tra la detta Colonia ed il Regno, la Repubblica di San Marino, lo Stato libero di Fiume, il Dodecanneso, le altre colonie italiane, gli uffici postali italiani all'estero e l'Albania sono espresse esclusivamente in rupie e besa stabilite come segue:

Tariffe per l'interno.

a) corrispondenze:

Lettere e biglietti postali ogni 15 grammi o frazione di 15 grammi, besa 20.

Pel distretto, besa 10.

Lettere semplici, cioè di 1 porto di 15 grammi dirette ai militari in servizio attivo (esclusi ufficiali), besa 10.

Cartoline con comunicazioni epistolari, di Stato, o dell'industria privata, besa 13.

Cartoline con comunicazioni pel distretto, o dirette a militari in servizio attivo (esclusi ufficiali), besa 6.

Cartoline di Stato con risposta pagata, besa 26.

Cartoline di Stato con risposta pagata pel distretto, besa 12.

Cartoline illustrate con non più di 5 parole di convenevoli, besa 6.

Cartoline illustrate con non più di 5 parole di convenevoli pel distretto, besa 4.

Cartoline illustrate con la sola firma dello speditore e la data, besa 4.

Biglietti di visita con non più di 5 parole di convenevoli, besa 8.

Partecipazioni di nascita, morte, matrimonio e simili, besa 8.

Fatture commerciali (peso massimo grammi 15), besa 8.

Carte manoscritte:

Per i primi 200 grammi, besa 20.

Per ogni 50 gr. di peso superiore fino a 2 kg. (peso massimo), besa 5.

Giornali quotidiani a c/c:

Per ogni esemplare non eccedente 50 gr., besa 1/4.

Per ogni frazione di 25 gr. di peso superiore, besa 1/8.

Periodici inframensili a c/c:

Per ogni esemplare non eccedente 50 gr., besa 1/2.

Per ogni 25 gr. o fraz. di 25 gr. di peso superiore, besa 1/4.

Periodici infrasemestrali e listini, cataloghi a c/c di periodicità anche inferiore:

Per ogni esemplare non eccedente il peso di 50 gr., besa 1.

Per ogni successivo porto di gr. 25 o frazione, besa 1/2.

Stampe ingombranti:

Quelle di cui uno dei lati superi 25 centimetri tranne se spedite dagli editori, sopratassa, besa 5.

Stampe periodiche:

Spedite di seconda mano, e stampe non periodiche, comunque e da chiunque spedite, ogni 50 gr. o frazione fino a 2 kg. (peso massimo), besa 5.

Cedole Commissione libraria ed estratti di conto delle Amministrazioni dei giornali, besa 3.

Carte Punteggiate ad uso dei ciechi, ogni kg. (peso massimo 4 kg.), besa 1.

Campioni senza valore:

Per i primi 100 gr., besa 10.

Per ogni 50 grammi di peso superiore (massimo 350 gr.), besa 5.

Le lettere, le fatture commerciali e le carte manoscritte non francate sono sottoposte ad una tassa pari al doppio della francatura, tranne le lettere spedite dai militari di truppa, alle famiglie, e dagli uffici governativi ed Enti o privati con i quali non hanno diritto a corrispondere in esenzione di tassa, le quali lettere sono sottoposte a carico dei destinatari, alla sola tassa di francatura.

Le lettere, le fatture commerciali, le carte manoscritte ed i campioni insufficientemente francati sono sottoposti ad una tassa pari al doppio della insufficienza.

Tutti gli altri oggetti di corrispondenza non interamente francati, non hanno corso.

Si eccettuano le cartoline originariamente dirette nel distretto, e rispedite fuori distretto, gli oggetti fermo posta per i quali non sia stato pagato per intero il relativo diritto. Quando nel computo della sopratassa risultino frazioni di decimo, queste si arrotondano a una besa.

Associazioni a giornali interni ed esteri, diritto fisso, besa 100.

Per più esemplari di una stessa pubblicazione da spedirsi ad uno stesso indirizzo, il diritto si riscuote una sola volta.

Espressi, oltre la francatura ordinaria, besa 30.

È obbligatoria la francatura con francobolli ed applicata per intero, altrimenti hanno corso come oggetti ordinari. Oltre i limiti entro i quali il recapito è obbligatorio sono dovute le seguenti tasse di chilometraggio:

a) per ogni frazione di chilometro non eccedente i 500 metri, besa 13;

b) per ogni chilometro o frazione di chilometro eccedente i 500 metri, besa 25.

Se il recapito per espresso deve effettuarsi in ore notturne o in cattive condizioni atmosferiche, le tasse di chilometraggio possono essere aumentate sino al doppio.

È consentito l'invio degli espressi fermo telegrafo verso corrisponsione delle medesime tasse stabilite per le fermo posta.

Diritto fisso di raccomandazione, oltre la tassa di francatura, besa 25.

Indennizzo per gli oggetti raccomandati smarriti, besa 300.

Diritto fisso di raccomandazione per le carte ad uso dei ciechi, besa 5.

Indennizzo relativo, besa 100.

Diritto di assicurazione, oltre la tassa di francatura e il diritto di raccomandazione:

Per le prime 200 lire, besa 38.

Per ogni 100 lire o frazione oltre L. 200, besa 15.

Diritto di assicurazione contro i rischi di forza maggiore oltre il diritto precedente:

Per le prime 200 lire, besa 25.

Per ogni 100 lire o frazione oltre L. 200, besa 13.

Diritto d'assegno, oltre la tassa di francatura e il diritto di raccomandazione, besa 15.

(Quelli gravanti i campioni non possono eccedere rupie 3).

Ricevute di ritorno, tanto pel distretto che fuori, besa 20.

Corrispondenze fermo posta, oltre la tassa di francatura, besa 10; se tale diritto non viene pagato dal mittente, besa 15.

Non sono ammessi indirizzi convenzionali. Si consegnano solo a destinatari di età non inferiore ai 18 anni.

Conti di credito, provvigione per ogni 100 lire o frazione, besa 50.

Caselle postali, ritiro corrispondenze:

Deposito di garanzia, 5 rupie.

Diritto mensile per quelle aperte, 1 rupia.

Diritto mensile per quelle chiuse piccole, 1 ½ rupia.

Diritto mensile per quelle chiuse medie, 2 ½ rupie.

Diritto mensile per quelle chiuse grandi, 3 rupie.

Ritiro corrispondenze a mezzo bolgette o sacchi:

Deposito di garanzia per i sacchi, 5 rupie.

Se a cura degli interessati, diritto mensile, 1 rupia.

Se a cura dell'Amministrazione, diritto mensile, 1 ½ rupia.

Libretti di riconoscimento:

Prezzo per il rilascio di ogni libretto, besa 60.

Riscossioni per conto di terzi:

Oltre le tasse di francatura, raccomandazione od assicurazione, fino a 10 lire, besa 10.

Oltre le tasse di francatura, raccomandazione od assicurazione, oltre le 10 lire, besa 20.

Se con protesto, qualunque ne sia l'importo, besa 50.

Vaglia postali:

Tasse di emissione valevoli anche per il distretto:

Fino a L. 10 o a rupie 5, besa 10.

Oltre L. 10 o 5 rupie, fino a L. 25 o rupie 15, besa 20.

Oltre L. 25 o 15 rupie, fino a L. 50 o rupie 30, besa 40.

Oltre L. 50 o 30 rupie, fino a L. 75 o rupie 45, besa 50.

Oltre L. 75 o 45 rupie, fino a L. 100 o rupie 60, besa 60.

Per ogni 100 lire o frazione di 100 oltre L. 100 (per ogni rupie 60 o frazione di 60 oltre le rupie 60), besa 20.

Vaglia non superiori a L. 25 o rupie 15 diretti a sottufficiali, caporali e soldati presenti al Corpo, tassa di emissione, besa 10.

Rinnovazione:

Se chiesta senza la esibizione del titolo scaduto, besa 5.

Se con la esibizione del titolo scaduto:

Fino a L. 10 o rupie 5, besa 13.

Da oltre L. 10 o rupie 5 a L. 50 o rupie 30, besa 25.

Oltre L. 50 o rupie 30, besa 60.

Pacchi postali.

Tasse di spedizione:

Fino a 1 kg., besa 70.

Da oltre 1 kg. fino a 3 kg., besa 120.

Da oltre 3 kg. fino a 5 kg., besa 2(cifra illeggibile)0.

Da oltre 5 kg. fino a 10 kg. (servizio sospeso), besa 400.

Recipienti vuoti di ritorno, besa 100.

Pacchi e recipienti vuoti ingombranti, aumento del 50%.

Diritto di assicurazione oltre la tassa di spedizione:

Per le prime 200 lire, besa 30.

Per ogni 100 lire o frazione oltre L. 200, besa 15.

Diritto fisso di assegno, besa 30.

Tassa giornaliera di custodia dopo tre giorni di giacenza gratuita:

Per i pacchi ordinari non gravati di assegno, fino ad un massimo di rupie una, besa 13.

Per i pacchi con valore dichiarato od ordinari gravati di assegno fino ad un massimo di rupie 2, besa 20.

Indennizzo per i pacchi ordinari, rupie 5.

Reclami e domande scritte.

Reclami di oggetti raccomandati, assicurati, pacchi, vaglia, besa 20.

Domande scritte per rinvio corrispondenze o pacchi già impostati, per modificazioni d'indirizzo, diminuzione o annullamento dell'importo di assegni ecc. oltre le spese di trasmissione per posta o per telegrafo delle domande stesse, besa 30.

Per le ricerche di espressi ordinari è obbligatoria la domanda scritta con pagamento della relativa tassa.