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REGIO DECRETO 8 febbraio 1923, n. 382

Che sopprime i premi di diligenza conferiti al personale femminile di commutazione telefonica accordati con R. decreto 5 dicembre 1912, n. 1407. (023U0382)

note: Entrata in vigore del provvedimento: 04/04/1923 (Ultimo aggiornamento all'atto pubblicato il 15/12/2010)
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Testo in vigore dal:  4-4-1923 al: 15-12-2010
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Art. 1


VITTORIO EMANUELE III

per grazia di Dio e per volontà della Nazione

RE D'ITALIA

In virtù della delegazione dei poteri conferiti al Governo con la legge 3 dicembre 1922, n. 1601;

Visto il R. decreto 5 dicembre 1912, n. 1407, col quale vennero accordati speciali premi mensili di diligenza al personale telefonico femminile di commutazione, nell'intento di compensare il maggior rendimento o di destare una vantaggiosa emulazione nel personale stesso;

Riconosciuta la necessità e la inderogabile urgenza di eliminare qualsiasi spesa non assolutamente indispensabile, allo scopo di realizzare nel minor tempo possibile le maggiori economie;

Sulla proposta del Nostro Ministro segretario di Stato per le poste, per i telegrafi;

Udito il Consiglio dei ministri;

Abbiamo decretato e decretiamo:

Articolo Unico.

I premi mensili di diligenza, di lire dieci ciascuno, conferiti al personale femminile di commutazione telefonica, ai sensi del R. decreto 5 dicembre 1912, n. 1407, sono abrogati con effetto dal 1° dicembre 1922.

Ordiniamo che il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sia inserto nella raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia, mandando a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.

Dato a Roma, addì 8 febbraio 1923.

VITTORIO EMANUELE.

MUSSOLINI.
COLONNA DI CESARO.

Visto il Guardasigilli: OVIGLIO.