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REGIO DECRETO 4 febbraio 1923, n. 272

Con cui si dispone il passaggio dal Ministero dell'interno al Sottosegretariato per l'assistenza Militare e le pensioni di guerra dei servizi attinenti alla protezione ed assistenza degli invalidi ed orfani di guerra. (023U0272)

note: Entrata in vigore del provvedimento: 22/02/1923 (Ultimo aggiornamento all'atto pubblicato il 15/12/2010)
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Testo in vigore dal:  22-2-1923 al: 15-12-2010
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VITTORIO EMANUELE III

per grazia di Dio e per volontà della Nazione
RE D'ITALIA
In virtù della delegazione dei poteri conferiti al Governo con la legga 3 dicembre 1922, n. 1601;
Veduta la legge 25 marzo 1917, n. 481, sulla protezione e l'assistenza degli invalidi della guerra, modificata dal decreto-legge Luogotenenziale 27 marzo 1919, n. 573;
Veduta la legge 18 luglio 1917, n. 1143, per la protezione e l'assistenza degli orfani di guerra;
Ritenuta l'opportunità di riunire sotto unica direzione, per un più efficace coordinamento, tutti i servizi relativi alla protezione ed alla assistenza degli ex combattenti e delle loro famiglie;
Sentito il Consiglio dei ministri;

Sulla

proposta del presidente del Consiglio dei ministri, Ministro dell'interno, di concerto coi Ministri delle finanze, della guerra e della marina; Abbiamo decretato e decretiamo:

Art. 1




A datare dal giorno della entrata in vigore del presente decreto, i servizi attinenti alla protezione ed assistenza degli invalidi e degli orfani, di guerra faranno passaggio al Sottosegretariato per l'assistenza militare e le pensioni di guerra;

Le attribuzioni conferite al Ministro dell'interno dalla legge 25 marzo 1917, n. 481, modificata dal decreto-legge Luogotenenziale 27 marzo 1919, n. 573, dalla legge 18 luglio 1917, n. 1143, nonché dai relativi regolamenti approvati rispettivamente con R. decreto 29 febbraio 1920, n. 654, e con decreti Luogotenenziali 30 giugno 1918, nn. 1044 e 1003, 23 febbraio e 6 luglio 1919, n. 413 e 1395, e dal R. decreto 8 maggio 1921, n. 769, sono demandate al Sottosegretario di Stato per l'assistenza militare e le pensioni di guerra.