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REGIO DECRETO 14 gennaio 1912, n. 330

Col quale la Società anonima «Les tramways de Bologne» viene autorizzata a costruire e ad esercitare una nuova linea tramviaria urbana, a trazione elettrica, piazza Vittorio Emanuele-Zucca alla frazione di Corticella. (012U0330)

note: Entrata in vigore del provvedimento: 09/05/1912 (Ultimo aggiornamento all'atto pubblicato il 15/12/2010)
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Testo in vigore dal:  9-5-1912 al: 15-12-2010
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VITTORIO EMANUELE III

per grazia di Dio e per volontà della Nazione
RE D'ITALIA
Visto il Nostro decreto 25 settembre 1903, numero CCCCXXVIII (parte supplementare), col quale fu autorizzata la società anonima «Les Tramways de Bologne» a costruire ed esercitare a trazione elettrica alcune linee tramviarie nella città di Bologna;
Vista la domanda presentata dalla società stessa in data 28 luglio 1911 per essere autorizzata a costruire ed esercitare una nuova linea tranviaria urbana che, diramandosi dalla linea già in esercizio da piazza Vittorio Emanuele alla Zucca, dovrebbe raggiungere la frazione di Corticella;
Viste le leggi 27 dicembre 1896, n. 561 e 15 luglio 1909, n. 524, nonché il regolamento approvato con Nostro decreto 17 giugno 1900, n. 306;
Ritenuto che ai sensi della legge 15 luglio 1909 deve essere stabilito nell'atto di autorizzazione della tramvia il contributo annuo chilometrico per le spese di sorveglianza governativa e che tale contributo può determinarsi in L. 12 al chilometro per la linea compresa nel presente decreto;
Sentito il Consiglio superiore dei lavori pubblici;

Sulla

proposta del Nostro ministro, segretario di Stato per i lavori pubblici; Abbiamo decretato e decretiamo:

Art. 1



La società anonima «Les Tramways de Bologne» è autorizzata a costruire ed esercitare, con lo scartamento di metri 1,445 ed a trazione elettrica, una nuova linea tramviaria urbana piazza Vittorio Emanuele-Zucca alla frazione di Corticella, giusta il progetto redatto dalla società stessa, portante il bollo dell'ufficio del registro di Bologna in data 4 luglio 1911 e vistato d'ordine Nostro, dal ministro proponente.