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REGIO DECRETO 31 dicembre 1862, n. 1095

Col quale è prorogata a tutto l'anno 1863 la facoltà delegata ai Prefetti delle Provincie Meridionali di approvare le deliberazioni dei Consigli comunali relative ai dazi, privative ed imposte. (062U1095)

note: Entrata in vigore del provvedimento: 07/02/1863 (Ultimo aggiornamento all'atto pubblicato il 26/01/2011)
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Testo in vigore dal: 7-2-1863
al: 9-2-2011
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                        VITTORIO EMANUELE II 
 
           PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTA' DELLA NAZIONE 
 
                             RE D'ITALIA 
 
  Sulla proposizione del Ministro delle Finanze; 
 
  Vista la legge comunale e provinciale 23 ottobre 1859; 
 
  Vista la necessita' in cui trovansi molti Comuni delle Provincie di
Napoli e di Sicilia di mettere in vigore nel mese di gennaio  1863  i
regolamenti daziari su cui si basa molta parte  dei  loro  redditi  e
l'assestamento dei propri bilanci; 
 
  Sentito il parere del Consiglio di Stato; 
 
  Abbiamo ordinato ed ordiniamo quanto segue: 
 
                           Articolo unico. 
 
  E' prorogata a tutto l'anno 1863 la facolta' delegata  ai  Prefetti
delle Provincie Meridionali coi Nostri Decreti delli 3 dicembre  1861
e 23 marzo 1862 di approvare,  previo  il  parere  del  Consiglio  di
Prefettura, e  sotto  l'osservanza  delle  vigenti  prescrizioni,  le
deliberazioni dei Consigli comunali concernenti i dazi, le  privative
e le imposte da stabilirsi per far fronte alle  spese  necessarie  da
stanziarsi nei bilanci dell'anno 1863. 
 
  Ordiniamo che il presente Decreto, munito del Sigillo dello  Stato,
sia inserto nella raccolta ufficiale delle leggi e  dei  decreti  del
Regno d'Italia, mandando a chiunque spetti di osservarlo e  di  farlo
osservare. 
 
  Dat. a Torino addi' 31 dicembre 1862. 
 
                          VITTORIO EMANUELE 
 
  Registrato alla Corte dei conti addi' 12 gennaio 1863 
 
    Reg.° 21 Atti del Governo a c. 317. Wehrlin. 
 
  Luogo del Sigillo. V. Il Guardasigilli G. Pisanelli. 
 
                                                        M. Minghetti.