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REGIO DECRETO 5 giugno 1939, n. 1011

Modificazioni all'art. 2 del R. decreto 18 febbraio 1932-X, n. 166, concernente i Depositi cavalli stalloni. (039U1011)

note: Entrata in vigore del provvedimento: 06/08/1939 (Ultimo aggiornamento all'atto pubblicato il 15/12/2010)
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Testo in vigore dal: 6-8-1939
al: 15-12-2010
aggiornamenti all'articolo
                        VITTORIO EMANUELE III 
 
           PER GRAZIA DII DIO E PER VOLONTA' DELLA NAZIONE 
 
                      RE D'ITALIA E DI ALBANIA 
 
                        IMPERATORE D'ETIOPIA 
 
  Visto il R. decreto 6 settembre 1923-I, n. 2125; 
 
  Visto il R. decreto 4 maggio 1924-II, n. 966, che approva le  norme
per l'amministrazione ed il funzionamento dei Consorzi per i Depositi
cavalli stalloni; 
 
  Visto  il  R.  decreto  18  febbraio  1932-X,  n.  166   che   reca
disposizioni concernenti i Depositi cavalli stalloni; 
 
  Ritenuta  la  necessita'  di  modificare  la  partecipazione  della
organizzazione  sindacale  agricola,   in   seno   ai   Consigli   di
amministrazione dei Depositi cavalli stalloni, in  modo  da  renderla
ancora piu' efficace  e  meglio  rispondente  alle  necessita'  della
produzione; 
 
  Visto l'art. 1, n. 3, della legge 31 gennaio 1926-IV, n. 100; 
 
  Udito il parere del Consiglio di Stato; 
 
  Sentito il Consiglio dei Ministri; 
 
  Su  proposta  del  Nostro  Ministro   Segretario   di   Stato   per
l'agricoltura e per le foreste, di concerto col  DUCE  del  Fascismo,
Capo del Governo, Ministro per la guerra; 
 
  Abbiamo decretato e decretiamo: 
 
                               Art. 1. 
 
  L'art. 2, n. 2, del R. decreto 18 febbraio 1932-X, n. 166,  recante
disposizioni circa il funzionamento dei Depositi cavalli stalloni, e'
cosa modificato: 
 
  «Di  tre  rappresentanti  dell'organizzazione  sindacale  agricola,
nominati dal Ministro per l'agricoltura e per le foreste, su terne di
nomi, proposte rispettivamente dalla  Confederazione  fascista  degli
agricoltori,   dalla   Confederazione   fascista    dei    lavoratori
dell'agricoltura e dalla Confederazione fascista dei professionisti e
degli   artisti,   fra   persone   particolarmente   competenti    in
ippicoltura».