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REGIO DECRETO 18 marzo 1923, n. 663

Che estende alle nuove Provincie tutte le disposizioni vigenti nel Regno in materia di monete metalliche e di biglietti di Stato. (023U0663)

note: Entrata in vigore del provvedimento: 09/04/1923 (Ultimo aggiornamento all'atto pubblicato il 15/12/2010)
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Testo in vigore dal: 9-4-1923
al: 15-12-2010
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                        VITTORIO EMANUELE III 
 
           per grazia di Dio e per volonta' della Nazione 
 
                             RE D'ITALIA 
 
  Veduta la legge 26  settembre  1920,  n.  1322,  che  autorizza  il
Governo a dare piena  ed  intiera  esecuzione  al  Trattato  di  pace
concluso a San Germano il 10 settembre 1919; 
 
  Veduta la legge 19 settembre 1920, n. 1778, che approva il Trattato
concluso a Rapallo il 12 novembre 1920; 
 
  Veduta la legislazione in materia monetaria e di  circolazione  dei
biglietti di Stato; 
 
  Sentito il Consiglio dei ministri; 
 
  Sulla  proposta  del  Ministro  delle  finanze,  di  concerto   col
presidente del Consiglio dei ministri, Ministro dell'interno; 
 
  Abbiamo decretato e decretiamo: 
 
                           Articolo unico. 
 
  Sono estesi alle nuove Provincie la legge 24 agosto 1862,  n.  788,
sulla unificazione del sistema monetario ed il R. decreto 21 febbraio
1894, n. 50, convertito nella legge 22 luglio 1894, n. 339,  circa  i
biglietti di Stato, nonche' tutte le altre disposizioni  vigenti  nel
Regno in materia di monete metalliche e di biglietti di Stato. 
 
  Il  presente  decreto  andra'  in  vigore  dal  giorno  della   sua
pubblicazione nella Gazzetta ufficiale del Regno. 
 
  Ordiniamo che il presente decreto, munito del sigillo dello  Stato,
sia inserto nella raccolta ufficiale delle leggi e  dei  decreti  del
Regno d'Italia, mandando a chiunque spetti di osservarlo e  di  farlo
osservare. 
 
    Dato a Roma, addi' 18 marzo 1923. 
 
                         VITTORIO EMANUELE. 
 
                                                           MUSSOLINI. 
                                                          DE STEFANI. 
 
  Visto, il guardasigilli: OVIGLIO.