LEGGE 31 dicembre 2009, n. 196

Legge di contabilita' e finanza pubblica. (09G0201)

note: Entrata in vigore del provvedimento: 01/01/2010 (Ultimo aggiornamento all'atto pubblicato il 17/01/2023)
  • Allegati
Testo in vigore dal: 9-9-2016
aggiornamenti all'articolo
                              Art. 10. 
 
                  (Documento di economia e finanza) 
 
  1.  Il  DEF,  come  risultante  dalle   conseguenti   deliberazioni
parlamentari, e' composto da tre sezioni. 
  2. La prima sezione  del  DEF  reca  lo  schema  del  Programma  di
stabilita', di cui all'articolo 9, comma 1. Lo  schema  contiene  gli
elementi e le  informazioni  richieste  dai  regolamenti  dell'Unione
europea vigenti in materia e dal Codice di  condotta  sull'attuazione
del patto di stabilita' e crescita, con  specifico  riferimento  agli
obiettivi da  conseguire  per  accelerare  la  riduzione  del  debito
pubblico. In particolare, la prima sezione contiene: 
    a)  gli  obiettivi  di  politica  economica  e  il  quadro  delle
previsioni economiche e di finanza pubblica almeno  per  il  triennio
successivo e gli obiettivi articolati per i  sottosettori  del  conto
delle  amministrazioni  pubbliche   relativi   alle   amministrazioni
centrali, alle amministrazioni locali e agli  enti  di  previdenza  e
assistenza sociale; 
    b)  l'aggiornamento  delle  previsioni  per  l'anno   in   corso,
evidenziando  gli  eventuali  scostamenti  rispetto   al   precedente
Programma di stabilita'; 
    c)    l'indicazione     dell'evoluzione     economico-finanziaria
internazionale, per l'anno in corso e per il periodo di  riferimento;
per l'Italia, in linea con le modalita' e i tempi indicati dal Codice
di condotta sull'attuazione del patto di stabilita'  e  crescita,  le
previsioni  macroeconomiche,  per  ciascun  anno   del   periodo   di
riferimento, con evidenziazione  dei  contributi  alla  crescita  dei
diversi fattori, dell'evoluzione dei prezzi, del mercato del lavoro e
dell'andamento dei conti con l'estero; l'esplicitazione dei parametri
economici essenziali utilizzati per le previsioni di finanza pubblica
in coerenza con gli andamenti macroeconomici; 
    c-bis) un  confronto  con  le  previsioni  macroeconomiche  e  di
bilancio della Commissione piu' aggiornate e illustra  le  differenze
piu' significative  tra  lo  scenario  macroeconomico  e  finanziario
scelto e le previsioni della Commissione, con particolare riferimento
alle variabili esogene adottate. 
    d) le previsioni per i principali aggregati del  conto  economico
delle amministrazioni pubbliche; 
    e) gli obiettivi programmatici definiti in  coerenza  con  quanto
previsto dall'ordinamento europeo,  indicati  per  ciascun  anno  del
periodo di riferimento, in rapporto  al  prodotto  interno  lordo  e,
tenuto  conto  della  manovra   di   cui   alla   lettera   f),   per
l'indebitamento netto, per il saldo di cassa, al  netto  e  al  lordo
degli interessi e delle eventuali misure una tantum  ininfluenti  sul
saldo  strutturale  del   conto   economico   delle   amministrazioni
pubbliche,  e  per  il  debito   delle   amministrazioni   pubbliche,
articolati per i sottosettori di cui alla lettera  a)  ((,  anche  ai
fini di quanto previsto dall'articolo  3,  comma  3,  primo  periodo,
della legge 24 dicembre 2012, n. 243)); 
    f) l'articolazione della manovra necessaria per il  conseguimento
degli obiettivi di cui alla lettera e), almeno per un triennio, per i
sottosettori di  cui  alla  lettera  a),  nonche'  un'indicazione  di
massima delle misure attraverso le quali si prevede di raggiungere  i
predetti obiettivi ((, anche ai fini di quanto previsto dall'articolo
3, comma 3, secondo periodo, della legge 24 dicembre 2012, n. 243)); 
    g)  il  prodotto  potenziale   e   gli   indicatori   strutturali
programmatici del conto economico delle pubbliche amministrazioni per
ciascun anno del periodo di riferimento; 
    h) le previsioni di finanza  pubblica  di  lungo  periodo  e  gli
interventi che si intende adottare per garantirne la sostenibilita'; 
    i) le diverse ipotesi di evoluzione  dell'indebitamento  netto  e
del debito rispetto a scenari di previsione alternativi  riferiti  al
tasso di crescita del prodotto interno  lordo,  della  struttura  dei
tassi di interesse e del saldo primario. 
    l) informazioni sulle passivita'  potenziali  che  possono  avere
effetti sui bilanci pubblici, ai sensi della direttiva 2011/85/UE del
Consiglio, dell'8 novembre 2011. 
  3. La seconda sezione del DEF contiene: 
    a) l'analisi del conto economico  e  del  conto  di  cassa  delle
amministrazioni pubbliche  nell'anno  precedente  e  degli  eventuali
scostamenti rispetto agli obiettivi programmatici indicati nel DEF  e
nella Nota di aggiornamento di cui all'articolo 10-bis; 
    b) le previsioni tendenziali a legislazione vigente,  almeno  per
il triennio successivo, basate sui  parametri  di  cui  al  comma  2,
lettera  c),   e,   per   la   parte   discrezionale   della   spesa,
sull'invarianza dei servizi e delle prestazioni offerte,  dei  flussi
di entrata e di uscita del conto economico dei sottosettori di cui al
comma 2, lettera a), al netto e al lordo delle eventuali  misure  una
tantum ininfluenti sul saldo strutturale del  conto  economico  delle
amministrazioni pubbliche, e di  quelli  del  saldo  di  cassa  delle
amministrazioni pubbliche, con un'indicazione di massima,  anche  per
l'anno in corso, dei  motivi  degli  scostamenti  tra  gli  andamenti
tendenziali  indicati  e  le  previsioni  riportate  nei   precedenti
documenti programmatici, nonche' con  l'indicazione  della  pressione
fiscale delle amministrazioni pubbliche.  Sono  inoltre  indicate  le
previsioni relative al debito  delle  amministrazioni  pubbliche  nel
loro complesso e per i sottosettori di cui al comma  2,  lettera  a),
nonche'   le   risorse   destinate   allo   sviluppo    delle    aree
sottoutilizzate, con evidenziazione dei fondi nazionali addizionali; 
    c) un'indicazione delle previsioni a politiche  invariate  per  i
principali  aggregati  del  conto  economico  delle   amministrazioni
pubbliche riferite almeno al triennio successivo; 
    d) le previsioni tendenziali, almeno per il triennio  successivo,
del saldo di  cassa  del  settore  statale  e  le  indicazioni  sulle
correlate modalita' di copertura; 
    e) ((LETTERA ABROGATA DALLA L. 4 AGOSTO 2016, N. 163)); 
    f) le informazioni di dettaglio sui risultati e sulle  previsioni
dei conti dei principali settori di spesa,  almeno  per  il  triennio
successivo, con particolare riferimento a quelli relativi al pubblico
impiego, alla protezione sociale e alla sanita', ((sul  debito  delle
amministrazioni  pubbliche  e  sul  relativo  costo  medio,   nonche'
sull'ammontare della spesa per interessi  del  bilancio  dello  Stato
correlata a strumenti finanziari derivati)). 
  4. In apposita nota metodologica, allegata alla seconda sezione del
DEF, sono esposti analiticamente  i  criteri  di  formulazione  delle
previsioni tendenziali di cui al comma 3, lettera b). 
  5. La terza sezione del DEF reca lo schema del Programma  nazionale
di riforma di cui all'articolo 9, comma 1.  Lo  schema  contiene  gli
elementi e  le  informazioni  previsti  dai  regolamenti  dell'Unione
europea e dalle specifiche linee guida per il Programma nazionale  di
riforma. In particolare, la terza sezione indica: 
    a) lo stato di avanzamento delle riforme avviate, con indicazione
dell'eventuale  scostamento  tra  i  risultati  previsti   e   quelli
conseguiti; 
    b) gli squilibri macroeconomici nazionali e i fattori  di  natura
macroeconomica che incidono sulla competitivita'; 
    c) le priorita' del Paese e le principali riforme da  attuare,  i
tempi previsti per la loro attuazione e  la  compatibilita'  con  gli
obiettivi programmatici indicati nella prima sezione del DEF; 
    d) i prevedibili effetti delle riforme  proposte  in  termini  di
crescita dell'economia, di  rafforzamento  della  competitivita'  del
sistema economico e di aumento dell'occupazione. 
    ((5-bis. Qualora, nell'imminenza della presentazione del DEF,  si
verifichino gli eventi eccezionali di cui all'articolo 6 della  legge
24 dicembre 2012, n. 243, la relazione di cui al comma 3 del medesimo
articolo 6 puo' essere presentata alle Camere come annesso al DEF)). 
  6. In allegato al DEF sono indicati gli eventuali disegni di  legge
collegati alla manovra di finanza pubblica, ciascuno dei  quali  reca
disposizioni omogenee per materia,  tenendo  conto  delle  competenze
delle amministrazioni, e concorre al raggiungimento  degli  obiettivi
programmatici, con esclusione di quelli relativi alla fissazione  dei
saldi di cui  ((all'articolo  21,  comma  1-bis,  secondo  periodo)),
nonche' all'attuazione del Programma  nazionale  di  riforma  di  cui
all'articolo 9, comma 1, anche  attraverso  interventi  di  carattere
ordinamentale,  organizzatorio  ovvero   di   rilancio   e   sviluppo
dell'economia. I regolamenti parlamentari determinano le procedure  e
i termini per l'esame dei disegni di legge collegati. 
  7. Il Ministro dello sviluppo economico presenta alle Camere, entro
il 10  aprile  dell'anno  successivo  a  quello  di  riferimento,  in
allegato al DEF,  un'unica  relazione  di  sintesi  sugli  interventi
realizzati nelle aree sottoutilizzate, evidenziando il contributo dei
fondi  nazionali  addizionali,  e  sui  risultati   conseguiti,   con
particolare riguardo alla  coesione  sociale  e  alla  sostenibilita'
ambientale, nonche' alla ripartizione territoriale degli interventi. 
  8. In allegato al DEF e' presentato  il  programma  predisposto  ai
sensi dell'articolo 1, comma 1, della legge 21 dicembre 2001, n. 443,
e successive modificazioni,  nonche'  lo  stato  di  avanzamento  del
medesimo programma  relativo  all'anno  precedente,  predisposto  dal
Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. 
  9. In allegato al DEF e' presentato un documento,  predisposto  dal
Ministro dell'ambiente e della tutela  del  territorio  e  del  mare,
sentiti gli altri Ministri interessati,  sullo  stato  di  attuazione
degli impegni per la riduzione delle  emissioni  di  gas  ad  effetto
serra,  in  coerenza  con   gli   obblighi   internazionali   assunti
dall'Italia  in  sede  europea  e  internazionale,  e  sui   relativi
indirizzi. 
  10. In apposito allegato  al  DEF,  in  relazione  alla  spesa  del
bilancio dello Stato, sono esposte, con riferimento agli ultimi  dati
di consuntivo disponibili, distinte tra spese  correnti  e  spese  in
conto capitale,  le  risorse  destinate  alle  singole  regioni,  con
separata   evidenza   delle   categorie   economiche   relative    ai
trasferimenti correnti e in conto capitale agli enti locali,  e  alle
province autonome di Trento e di Bolzano. 
  ((10-bis. In apposito allegato al  DEF,  predisposto  dal  Ministro
dell'economia  e  delle  finanze,  sulla  base   dei   dati   forniti
dall'ISTAT, sono riportati l'andamento, nell'ultimo  triennio,  degli
indicatori di benessere equo e sostenibile selezionati e definiti dal
Comitato  per  gli  indicatori  di  benessere  equo  e   sostenibile,
istituito presso l'ISTAT, nonche' le previsioni sull'evoluzione degli
stessi nel periodo di riferimento,  anche  sulla  base  delle  misure
previste per il raggiungimento degli obiettivi di politica  economica
di cui al comma 2, lettera f),  e  dei  contenuti  dello  schema  del
Programma nazionale di riforma, di cui al comma 5. 
  10-ter.  Con   apposita   relazione,   predisposta   dal   Ministro
dell'economia  e  delle  finanze,  sulla  base   dei   dati   forniti
dall'ISTAT, da  presentare  alle  Camere  per  la  trasmissione  alle
competenti Commissioni parlamentari entro il 15 febbraio  di  ciascun
anno, e' evidenziata l'evoluzione dell'andamento degli indicatori  di
benessere equo e sostenibile, di cui  al  comma  10-bis,  sulla  base
degli effetti determinati dalla legge di bilancio per il triennio  in
corso)). 
  11. Il Ministro dell'economia e delle finanze, entro il  30  giugno
di ogni anno, a  integrazione  del  DEF,  trasmette  alle  Camere  un
apposito allegato in cui sono riportati i risultati del  monitoraggio
degli effetti sui saldi di finanza pubblica, sia per le  entrate  sia
per le spese, derivanti  dalle  misure  contenute  nelle  manovre  di
bilancio adottate anche in corso d'anno, che  il  Dipartimento  della
Ragioneria generale dello Stato e il Dipartimento delle  finanze  del
Ministero dell'economia e delle finanze sono  tenuti  ad  assicurare;
sono inoltre  indicati  gli  scostamenti  rispetto  alle  valutazioni
originarie e le relative motivazioni.