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LEGGE 27 marzo 1881, n. 114

Che approva alcuni contratti di vendita e di permuta di beni demaniali. (081U0114)

note: Entrata in vigore del provvedimento: 19/04/1881 (Ultimo aggiornamento all'atto pubblicato il 22/12/2008)
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Testo in vigore dal:  19-4-1881 al: 15-12-2009
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Art. 1



Sono approvati i seguenti contratti:

1. Di vendita di un'area demaniale, della estensione di metri quadri 1175 30, ad uso di pubblica piazza, in Benevento, stipulato con quel comune per lire 1660, già interamente pagate, come da atto 28 dicembre 1878, in forma pubblica amministrativa, presso l'Intendenza del luogo;

2. Di vendita al comune di Castiglione delle Stiviere, provincia di Mantova, del fabbricato già ad uso convento dei gesuiti, in quel paese, segnato in catasto al n. 5183 parte, e al n. 163 dell'anagrafe comunale, per essere destinato ad uso di scuole, e mediante il prezzo di lire 7764 73, da pagarsi, come fu realmente pagato interamente prima del 31 luglio 1878, come da istrumento 9 maggio 1878, a rogiti notaro Desenzani;

3. Di vendita di parte del fabbricato in San Pietro Incariano, provincia di Verona, distinto in mappa coi numeri 687 e 270, ad uso della Pretora e di carcere mandamentale, stipulato col comune del luogo per lire 7775, pagabili in otto annualità, uguali cogli interessi del 5 per cento, mediante contratto 25 aprile 1879, a rogiti del notare Graziani dottor Giovanni Battista;

4. Di vendita al comune di Poggio Mirteto, provincia di Perugia, circondario di Rieti, del fabbricato, già chiesa della Misericordia, con relativa sagrestia e casa del custode, da servire per scuola agraria, pel prezzo di lire 583 74, come da contratto 30 dicembre 1877, stipulato avanti il ricevitore del registro di Poggio Mirteto;

5. Di vendita alla provincia di Milano di fabbricato demaniale in Rosate, provincia di Milano, circondario di Abbiategrasso, per lire 8000; di altro in Castelnuovo-Bocca, provincia suddetta, circondario di Lodi, per lire 6000, e di un terzo in Busto Arsizio, provincia suddetta, circondario di Gallarate, per lire 22,000, tutti per uso di caserme dei Reali carabinieri, come da istromento unico 7 giugno 1878, a rogiti del notaro dottor Giuseppe Sfondrini, alla cui stipulazione fu pagato l'intero prezzo;

6. Di vendita al comune di Gaeta, capoluogo del circondario omonimo, in provincia di Caserta, di uno stabile denominato di San Giacomo, già Padiglione Militare, in Gaeta stessa, segnato al num. 378 del catasto fabbricati, per servire ad uso di scuole, mediante il prezzo di lire 4050, pagabile in dieci rate annue, come da istrumento del 28 dicembre 1878, a rogiti del notare dottor Cervoni;

7. Di vendita al comune di Caserta, provincia e circondario omonimi, dello stabile demaniale denominato Palazzo Vecchio, esclusa la porzione occupata dall'Amministrazione militare ad uso di panatica, situato in quella città, ad occidente della piazza Vanvitelli, e descritto in catasto al n. 520, da servire a vari usi inerenti ai servizi del comune, per il prezzo di lire 30,465 56, pagabili in cinque rate annue, come da istrumento ricevuto dal notare dottor Gagliani, di Caserta, del 31 dicembre 1878;

8. Di vendita al comune di Massa Fermana, provincia di Ascoli Piceno, circondario di Fermo, del bosco annesso all'ex-convento dei Minori Osservanti di quel luogo, distinto in mappa catastale ai numeri 1583, 1587, 1589, 1591, 1593, 1594, della estensione di ettari 6 49 50, per essere destinato a pubblico cimitero, poi prezzo di lira 4928 60, pagabile in 10 rate annue, portata essa vendita da istrumento 16 febbraio 1878, a rogiti del notaro dottor Minghini;

9. Di vendita al comune di Treviso, provincia e circondario omonimi, di un fabbricato demaniale in quella città, via San Niccolò, segnato nella mappa catastale al n.1581, per uso di vari servizi del comune, mediante il prezzo di lire 15,385 20, pagato in rogito, come da istrumento 19 gennaio 1879, a rogiti del notaro dottor Zoccoletti;

10. Di vendita ai comuni di Asiago, Gallio, Lusiana, Roana e Rotzo, in provincia di Vicenza, di un fabbricato con piccolo orto annesso, situato in Asiago, via San Rocco, ai numeri 344 e 1090 di mappa, con la rendita censuaria di lire 56 25, ad uso di carcere mandamentale, stipulato con atti in forma privata 20 dicembre 1877 e 7 novembre 1878, pel prezzo di lire 1746 quanto al fabbricato e di lire 40 quanto all'orto, pagate in rogito;

11. Di vendita al comune di Massa-Lombarda, provincia di Ravenna, circondario di Lugo, di un fabbricato demaniale, detto Il Torrione, posto nel comune stesso, in piazza del Monte, al civico n. 4, per uso di carcere del mandamento, mediante il prezzo di lire 2040 20, pagato in rogito, come da atto del 12 settembre 1878, stipulato nell'ufficio del registro di Lugo;

12. Di vendita al comune di Brisighella, provincia di Ravenna, circondario di Faenza, di un fabbricato demaniale, posto nel comune stesso, sulla piazza Maggiore, al civico n. 468, per uso di carcere del mandamento, mediante il prezzo di lire 2760, pagabile in cinque annue rate, come da atto del 4 dicembre 1877, ricevuto dal notare dottor Achille Lega;

13. Di vendita al municipio d'Alessandria di un terreno demaniale tenuto a prato artificiale, della superficie di are 5 54 50, situato a sinistra del canale Carlo Alberto, e facente parte delle antiche fortificazioni, per servire all'ingrandimento dei locali del pubblico macello, mediante il prezzo di lire 1200, pagato in rogito, a norma degli atti del 2 ottobre 1877 e 10 giugno 1879, stipulati in forma pubblica amministrativa presso l'Intendenza di finanza di Alessandria;

14. Di vendita al comune di Agropoli, provincia di Salerno, circondario di Vallo della Lucania, di due fabbricati posti nel comune stesso, di provenienza, l'uno dal soppresso monastero dei Cappuccini di Perdifumo, l'altro dal soppresso Monastero dei Riformati di San Francesco del Cilento, per essere destinati ad uso di scuole pubbliche, mediante il prezzo di lire 452 50 pel primo e di lire 709 27 per l'altro, insieme lire 1161 77, pagabili in dieci annue rate, come da atto del 6 marzo 1878, ricevuto dal notaro Gaetano Di Giulio;

15. Di vendita al comune di Zogno, provincia di Bergamo, del terzo piano di un fabbricato demaniale, denominato la Pretura di Zogno, segnato in mappa al n. 1848, per uso di quella stessa Pretura mandamentale, mediante il prezzo di lire 1000, interamente pagato in rogito, come da atto 11 gennaio 1879, ricevuto dal notare dottor Cesare Baronchelli;

16. Di vendita al comune di Alessandria di un appezzamento di terreno demaniale, posto in quella città fuori della porta Savona, della superficie di are 51 84, facente parte dei terreni adiacenti agli spalti delle fortificazioni della cinta magistrale della piazza, e figurante in catasto come porzione dei numeri 1816 al 1818, onde valersene ad uso della condotta di acqua per l'inaffiamento dei pubblici giardini e delle vie della città, mediante il prezzo di lire 1800, pagato in rogito, come da atto 26 agosto 1879, stipulato in forma pubblica amministrativa presso l'Intendenza di finanza di Alessandria;

17. Di vendita al comune di Fermo, provincia di Ascoli-Piceno, circondario di Fermo, d'una piccola casa diruta, pervenuta al Demanio dal Fondo del culto, quale successore al soppresso Beneficio di San Tommaso Canturiense, e situata in quella città, piazza Fogliano, contrada Camporeggio, al civico n. 734 e mappa 317, onde sistemare ed ampliare la strada interna, denominata Principe Carignano, mediante il prezzo di lire 285 20, pagato in rogito, come da atto 11 febbraio 1879, ricevuto dal notaro Socrate Pesci;

18. Di vendita alla provincia di Ascoli-Piceno di due palazzi, posti l'uno in Ascoli-Piceno, piazza del Popolo, al civico n. 82, di mappa n. 2, affittato alla provincia stessa per abitazione del prefetto; l'altro in Fermo, piazza Vittorio Emanuele, ai civici numeri 144 e 145, di mappa 912, pure affittato alla provincia per uso d'alloggio del sottoprefetto e degli uffici della Sottoprefettura, mediante il prezzo pel primo di lire 28,112 12, e pel secondo di lire 32,214 57, insieme lire 60,326 69, pagabili in 10 rate, come da atto 29 aprile 1879, stipulato in forma pubblica amministrativa nell'Intendenza di finanza di Ascoli-Piceno;

19. Di vendita al comune di Tarcento, provincia di Udine, distretto di Tarcento, di due fabbricati demaniali e terreni annessi, iscritti i fabbricati al n. 65-1-2 di catasto, i terreni ai numeri 63, 64, 66, destinati i primi ad uso principale della Pretura e delle carceri mandamentali, e insieme ad uso delle scuole, dell'ufficio municipale e dell'ufficio del conciliatore, mediante il prezzo di lire 18,387 80, pagabili in 10 uguali rate annue, come da atto del 31 maggio 1879, ricevuto dal notare dottore Alfonso Morgante;

20. Di vendita al comune di Assisi, provincia di Perugia, circondario di Foligno, del fabbricato già convento dei Minori Riformati di San Damiano, con la chiesa annessa ed altri locali e terreni adiacenti, per fondarvi una scuola di arti e mestieri, con obbligo di conservazione della parte monumentale e di ufficiatura della chiesa, mediante il prezzo di lire 11,635, pagato in rogito, come dagli atti 27 gennaio e 5 giugno 1879, ricevuti dal notare Francesco Locatelli;

21. Di vendita alla provincia di Cagliari del fabbricato demaniale, già convento del Carmine in Oristano, affittato in parte alla stessa provincia per uso di caserma dei carabinieri Reali e in parte al municipio per gli uffizi di Registro e delle Ipoteche, e distinto in mappa col n. 3032, esclusa la chiesa, mediante il prezzo di lire 35,050 98, pagabile in 10 annue rate uguali, come dall'atto del 30 dicembre 1876 e dall'altro suppletivo dell'11 aprile 1879, ambedue ricevuti dal notare Efisio Aru;

22. Di vendita al comune di Castellammare di Stabia, provincia di Napoli, circondario di Castellammare di Stabia, della tenuta ex-Reale di Quisisana a scopo di pubblica utilità, mediante il prezzo di lire 300,000, pagabile in sette uguali rate annue, come da atto 10 luglio 1879, al rogito del notare cavaliere Giovanni Greco;

23. Di vendita al comune di Offida, provincia e circondario di Ascoli Piceno, di un fabbricato demaniale, situato nel comune stesso, in via Magnetica, al civico num. 213, distinto in catasto ai numeri 677, 678 e 679, ed affittato al municipio per uso di carcere mandamentale, mediante il prezzo di lire 2591 75, pagabile in tre uguali annue rate, come da atti del 28 ottobre 1878 e 20 aprile 1879, stipulati in forma pubblica amministrativa presso l'Intendenza di finanza di Ascoli Piceno;

24. Di convenzione coi sigg. Giovanni Testa e Giovanni Guerci per la ricostruzione di un muro in compartecipazione dell'Ospedale militare di Alessandria, par la compra vendita di una zona di terreno di metri quadrati 4 20 e per rendere comuni coll'Amministrazione militare dei tratti di muro della lunghezza di metri 2 80, mediante il pagamento di lire 1000 per parte dell'Amministrazione militare e di lire 69 57 per parte di essi signori Testa e Guerci, come da atto del 3 giugno 1879, stipulato in forma pubblica amministrativa presso l'Intendenza di finanza di Alessandria;

25. Di vendita al comune di Cagliari, provincia e circondario omonimi, dei bastioni denominati San Remigio (in mappa n. 4622 parte), Santa Caterina (mappa numero detto), Palazzo (mappa numero dotto), San Carlo, Peato Amedeo, Santa Croce, della Cortina, del Palazzo, dei Bassi Franchi, della Batteria della Zecca (mappa num. 4622 parte), dei Cammini coperti della Purissima (mappa n. 4616), mediante il prezzo complessivo di lire 23,720, pagabile in cinque rate annue, come da istrumento del 6 dicembre 1876, stipulato in forma pubblica amministrativa presso l'Intendenza di finanza di Cagliari;

26. Di vendita al comune di Sinigaglia, provincia e circondario di Ancona, di un fabbricato demaniale detto il Doganone, posto nella città suddetta, in piazza del Duomo e nelle vie delle Orfane e del Tamburo, distinto col mappale n. 706 e coi civici numeri 27 a 31, 34, 36, 53, 19 a 21, della rendita imponibile di lire 1312 50, per uso di scuole, mediante il prezzo di 24,000 lire, pagabile in dieci rate annue, come da atto 25 giugno 1879, ricevuto dal notaro dott. Filippo Salvi;

27. Di cessione a titolo gratuito al comune di Mantova, provincia e circondario omonimi, in proprietà assoluta, degli oggetti tutti componenti la Biblioteca ed il Museo archeologico in quella città, ed in semplice uso per trent'anni dai locali inservienti a quegli Istituti, e distinti al mappale num. 1294-2, con la rendita imponibile di lire 450; col patto di rescindibilità nel caso previsto dall'art. 9 del contratto portante la cessione medesima, in data 16 gennaio 1880, ricevuto in Mantova dal notare dott. Giovanni Niccolini, nel quale istrumento sono descritti gli oggetti della Biblioteca e del Museo suddetti;

28. Di vendita al comune di Rovigo, provincia e circondario omonimi, di un fabbricato demaniale posto in quella città a porta Adige, per uso di uffizio del dazio consumo, mediante il prezzo di lire 1800, pagabile in dieci rate annue, come da atto 25 aprile 1858, in forma pubblica amministrativa, stipulato presso la Intendenza di Rovigo;

29. Di vendita al comune di Finale, in provincia di Modena circondario di Mirandola, di una striscia di terreno demaniale, di are 2 67, presso quella città, borgo Cantacucco, per uso di deposito della ghiaia occorrente alla manutenzione di strade, mediante il prezzo di lire 95 80, pagato in rogito, come da atto del 22 novembre 1879, stipulato in forma pubblica amministrativa nell'ufficio di registro di Finale;

30. Di vendita alla provincia di Ascoli Piceno, di un fabbricato in Ascoli stesso alla contrada Piazza del Popolo, n. 81, attiguo al palazzo prefettizio, e di altro situato nel comune di Petritoli, circondario di Fermo, in via Pietrallavia, ai numeri 229 e 230, il primo per comodo del predetto palazzo della Prefettura e l'altro ad uso di caserma dei RR. carabinieri, mediante il prezzo complessivo di lire 5185 36, pagabile in dieci rate annue, di cui la prima in rogito, come da atto del 3 febbraio 1880, ricevuto in forma pubblica amministrativa presso l'Intendenza di finanza di Ascoli Piceno;

31. Di vendita al comune di Piombino, provincia di Pisa, circondario di Volterra, di un fabbricato demaniale denominato Arsenale di porto a terra, presso le mura urbane del comune stesso, non che di alcuni appezzamenti di terreno adiacenti alle medesime, della estensione di ettari 4 81 31, da valersene per la costruzione di un pubblico mercato, mediante il prezzo di lire 4817 80, pagato in rogito, come da atto 24 dicembre 1878, ricevuto dal notaro dott.
Paolo Galeotti e modificato da successivo 13 febbraio 1880 dal notare stesso, con cui venne retrocessa allo Stato per lire 124 20 una zona del terreno predetto;

32. Di cessione al comune di Roma di una estensione di terreno di metri quadrati 4619 73, presso la chiesa di Sant'Eusebio all'Esquilino, pervenuta al Demanio dalla soppressa Casa degli esercizi spirituali, e compresa nelle aree pubbliche di quel nuovo quartiere, mediante il prezzo di lire 40,607 60 ragguagliato alla rendita di lire 2030 38 assegnata alla Giunta liquidatrice, pagabile tale somma con prelevamento da quella di lire 66,061 94 versata dal comune di Roma alla Cassa Depositi e Prestiti, in ordine alla legge sulle espropriazioni di utilità pubblica; il tutto come da atto 12 aprile 1880, stipulato in forma pubblica amministrativa presso la Intendenza di finanza di Roma;

33. Di vendita al comune di Bertinoro, provincia di Forlì, circondario di Forlì, di un fabbricato demaniale posto in quella città, in via della Rocca, per uso di carcere del mandamento, con annesso orticolo ed appezzamento di terreno improduttivo, mediante il prezzo di lire 6726 82, pagabile in dieci rate annue, come da atto 30 giugno 1879, ricevuto dal notaro dottore Temistocle Panciatichi;

34. Di vendita al comune di Tregnago, provincia di Verona, circondario di Tregnago, di un fabbricato demaniale posto in quella città, piazza del Mercato, per uso di carcere del mandamento, mediante il prezzo di lire 2550, pagato in rogito, come da atto 26 dicembre 1878, ricevuto dal notaro dottore Pietro Bettori;

35. Di vendita allo Spedale civile di Sacile, circondario e provincia di Udine, di un tratto di terreno ghiaioso di proprietà demaniale, posto in detto comune e formante parte del piazzale di accesso all'Ospedale medesimo, distinto in catasto al n. 1497 di mappa, con la rendita censuaria di lire 1 89, della superficie di ettari 0 12 20, ed occorrente a quell'Istituto per ampliare il cortile ad uso di passeggio e ricreazione dei malati ivi ricoverati, per il prezzo di lire 300, pagabile completamente appena avvenuta la approvazione dell'atto di compra-vendita, il quale fu stipulato in forma privata il 21 marzo 1880;

36. Di vendita al comune di Prato, provincia di Firenze, di una galleria o via coperta sormontata da una terrazza denominata il Cassero, adiacente al forte detto Santa Barbera in quella città, e rappresentata in catasto in sezione E da porzione della particella di n. 80, per il prezzo pagato in rogito di lire 2500, come da istrumento del 1° ottobre 1879 rogato dal notaio dottore Antonio Carradori

37. Di vendita a favore del signor conte Curzio fu Giovanni Desideri, di un corpo di terra posto nel comune di Piombino, fra la strada di Papulonia e quella che mena alla Torre di Baratti, inscritto in catasto al numero parcellare 122 della sezione I, per il prezzo di lire 200, pagato in rogito, come da istrumento 6 ottobre 1879, stipulato dal notaio dott. Paolo Galeotti;

38. Di vendita alla signora duchessa Teresa Filangieri Ravaschieri, di parte del fabbricato demaniale posto in Napoli o denominato Padiglione di Sant'Orsola a Chiaia, per fondarvi un ospedale di bambini poveri, mediante il prezzo di lire 12,500, da pagarsi in cinque rate, di cui la prima in lire 2500 fu versata in data del 10 luglio 1879, come da istrumento 12 luglio 1879 a rogito del notaio signor Raffaele Tucci, e da suppletiva dichiarazione fatta avanti lo stesso notaio addì 15 novembre di quell'anno;

39. Di vendita del fabbricato detto Palazzo Pretorio in Lecco, ad uso di uffizi comunali, stipulata col comune stesso di Lecco, provincia di Como, per il prezzo di lire 17 500, pagato in rogito, mediante istrumento 15 agosto 1879, rettificato in parte da altro del 14 settembre successivo, entrambi a rogiti del notaro dottore Resinelli;

40. Di vendita al comune di Saludecio, in provincia di Forlì, di un fabbricato demaniale posto nel comune stesso e distinto in catasto al num. 1916, ad uso di carcere mandamentale, pel prezzo di lire 2694 15, pagato in rogito, come da istrumento dell'8 aprile 1879, rogato dal notaio Bernucci Francesco;

41. Di cessione a titolo gratuito al comune di Roma di una zona di terreno, dell'estensione di metri quadrati 236 60 o del valore di lire 4732, appartenente all'orto annesso all'ex-convento della Vittoria, da servire per lo allargamento della via Venti Settembre, pel tratto dalla chiesa della Vittoria alla contigua proprietà Spithower, come da contratto 16 marzo 1880, stipulato in forma pubblica amministrativa presso la Intendenza di finanza in Roma;

42. Di permuta col comune di Cervia, provincia e circondario di Ravenna, d'una stanza di proprietà demaniale, segnata col civico num. 41, con altra di proprietà comunale col civico numero 37, ambedue facenti parte di fabbricati confinanti col teatro del luogo, di cui l'una a destra e l'altra a sinistra del teatro stesso, allo scopo di aprire una seconda uscita agli accorrenti agli spettacoli nell'eventualità di qualche sinistro, mediante il pagamento della plusvalenza per parte del comune di lire 50 o dell'obbligo dei necessari restauri alla stanza comunale ceduta, come da atto dell'8 luglio 1879, ricevuto dal notaro Tullo Poletti;

43. Di permuta di porzione di area demaniale sita in Roma nel nuovo quartiere del Castro Pretorio, in catasto rione Monti, numero 64-a sub. 1, della superficie di metri quadrati 1416 32, interposta fra le vie Volturno, Montebello, il chiostro degli ex-Certosini e la rimanente area demaniale, con altra di proprietà delle Banca Tiberina, posta sull'altro lato della via Volturno prospiciente la via Cernaia, descritta in catasto come sopra al num. 64 sub. 1, confinante agli altri due lati con altri terreni della stessa Banca, e dell'eguale superficie di metri quadrati 1416 32, allo scopo di avere con tale area e la porzione rimasta al Demanio di quella sull'altro lato della menzionata via Volturno, due spazi eguali sulla fronte di via Cernaia, da destinarsi ad uso giardino, onde non privare di luce o prospetto l'avancorpo principale che vi fronteggia del nuovo palazzo delle finanze, e ciò come da contratti in forma pubblica amministrativa stipulatosi in data 11 marza 1879 innanzi all'intendente di finanza di Roma, ed al nuovo tipo delle località in data 24 marzo 1880, da considerarsi sostituito a quello inserito nel detto contratto per la più precisa delimitazione e configurazione delle due porzioni d'area;

44. Di permuta di tre zone arenili di proprietà demaniale poste sulla spiaggia di Taranto, provincia di Lecce, con altre due simili zone attigue di proprietà dei signori fratelli Cacace fu Michele allo scopo di dar forma regolare alla pianta d'un loro stabilimento per deposito di cereali, e verso pagamento, appena ottenuta l'approvazione del contratto, della plusvalenza di lire 916 a favore del Demanio e mediante le altre condizioni di cui in atto del 25 marzo 1879, ricevuto presso l'Intendenza di finanza in Lecce;

45. Di permuta dei fabbricati dell'ex-convento e della chiesa dei Riformati in Castellaneta, provincia di Lecce, circondario di Taranto, con tre botteghe, situate nella piazza del Risorgimento, già largo dei Molini Vecchi, di proprietà di quel comune, segnate al numero civico 38, e già in affitto all'Amministrazione delle gabelle o alla Regia cointeressata per sede dei magazzini di sali e tabacchi, verso l'obbligo assuntosi dal comune del pagamento al Demanio della somma di lire 3632 30, a conguaglio dei prezzi di estimo dei rispettivi stabili, pagabili in cinque uguali annue rate, e di altra di lire 602 35 per prezzo di mobili e arredi sacri ceduti allo stesso comune, pagabile all'atto della consegna, come da atto del 15 settembre 1877, ricevuto dal notaro Giuseppe Meledandri;

46. Di permuta di porzione del fabbricato posto nella città di Corneto Tarquinia, provincia di Roma, circondario di Civitavecchia, in via dell'Ospedale, già denominato l'Ergastolo ecclesiastico, in mappa sezione II, n. 203, ed Or, col fabbricato di proprietà dell'Università degli agricoltori di detta città, posto sulla spiaggia del mare Mediterraneo, e detto il Bagno penale di Porto Clementino, tenuto in affitto dall'Amministrazione delle gabelle allo scopo di valersi, pei lavori delle saline, dei forzati del Bagno penale di Civitavecchia, e verso l'obbligo assunto dall'Università stessa di pagare in 11 rate semestrali la plusvalenza, fissata in lire 10,600, dello stabile demaniale, come in atto del 30 settembre 1879, ricevuto presso l'Intendenza di finanza della provincia di Roma;

47. Di permuta in territorio di Casteltermini, provincia di Girgenti, circondario di Bivona, d'un tratto della trazzera demaniale, ossia strada cha da Passofonduto mette alle zolfare di San Giovannello e Montelungo, con altro terreno di proprietà del signor Antonino Petyx, occupato dall'Amministrazione delle ferrovie sicule per la costruzione di un passaggio a livello sul tronco Campofranco-Caldare (linea Palermo-Girgenti), di conformità alla privata scrittura autenticata nelle firme il 17 gennaio 1879 dal notaro Salvatore Gaetani;

48. Di permuta di locali demaniali attigui alla caserma doganale in Taranto, con altro di proprietà della Confraternita dell'Addolorata in quella città, alle condizioni recate dall'istrumento 27 novembre 1879, rogato Gerolamo De Vincentiis.