DECRETO LEGISLATIVO 26 marzo 2001, n. 151

Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, a norma dell'articolo 15 della legge 8 marzo 2000, n. 53.

note: Entrata in vigore del decreto: 27-4-2001 (Ultimo aggiornamento all'atto pubblicato il 05/06/2024)

(GU n.96 del 26-04-2001 - Suppl. Ordinario n. 93) visualizza atto intero

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vigente al 10/10/2024

Articoli
Capo I
Disposizioni generali
1
2
3
4
5
Capo II
Tutela della salute della lavoratrice
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
Capo III
Congedo di maternità
16
16 bis
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
Capo IV
Congedo di paternità
27 bis
28
29
30
31
31 bis
Capo V
Congedo parentale
32
33
34
35
36
37
38
Capo VI
((Riposi, permessi e congedi))
39
40
41
42
42 bis
43
44
45
46
Capo VII
Congedi per la malattia del figlio
47
48
49
50
51
52
Capo VIII
Lavoro notturno
53
Capo IX
Divieto di licenziamento, dimissioni ((e)) diritto al rientro
54
55
56
Capo X
Disposizioni speciali
57
58
59
59 bis
60
61
62
63
64
64 bis
64 ter
65
Capo XI
((Lavoratori autonomi))
66
67
68
69
Capo XII
((Liberi professionisti))
70
71
72
73
Capo XIII
Sostegno alla maternità e alla paternità
74
75
Capo XIV
Vigilanza
76
77
Capo XV
Disposizioni in materia di oneri contributivi
78
79
80
81
82
83
84
Capo XVI
Disposizioni finali
85
86
87
88

Allegati

Allegato A
Allegato A
Allegato B
Allegato B
Allegato C
Allegato C
Allegato D
Allegato D

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Testo in vigore dal: 27-4-2001

Art. 20

Flessibilità del congedo di maternità
(legge 30 dicembre 1971, n. 1204, art. 4-bis;
legge 8 marzo 2000,n. 53, art. 12, comma 2)

1. Ferma restando la durata complessiva del congedo di maternità, le lavoratrici hanno la facoltà di astenersi dal lavoro a partire dal mese precedente la data presunta del parto e nei quattro mesi successivi al parto, a condizione che il medico specialista del Servizio sanitario nazionale o con esso convenzionato e il medico competente ai fini della prevenzione e tutela della salute nei luoghi di lavoro attestino che tale opzione non arrechi pregiudizio alla salute della gestante e del nascituro.

2. Il Ministro del lavoro e della previdenza sociale, di concerto con i Ministri della sanità e per la solidarietà sociale, sentite le parti sociali, definisce con proprio decreto l'elenco dei lavori ai quali non si applicano le disposizioni del comma 1.

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