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REGIO DECRETO 5 dicembre 1875, n. 2897 bis (2897)

Che abolisce la commissione di antichità e belle arti residente in Palermo. (075U8702)

note: Entrata in vigore del provvedimento: 29/02/1876
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vigente al 19/04/2024
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Testo in vigore dal:  29-2-1876

VITTORIO EMANUELE II

PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTÀ DELLA NAZIONE
RE D'ITALIA
Visto il decreto Dittatoriale del 25 giugno 1860, con cui fu ripristinata la Commissione di antichità e Belle Arti di Sicilia;
Veduto il regolamento della Commissione medesima approvato con Nostro decreto del 3 maggio 1863;
Veduti gli altri Nostri decreti del 13 settembre e 15 novembre 1874, coi quali fu sciolta e poi rinnovata la Commissione anzidetta;
Considerato che la moltiplicità delle incombenze addossate alla Commissione di antichità e Belle Arti di Palermo, rende meno efficace la sua azione per quanto concerne i Musei e gli scavi dell'isola;

Sulla

proposta del Nostro Ministro Segretario di Stato per la Pubblica Istruzione, Abbiamo decretato e decretiamo:

Art. 1

Articolo unico.

La Commissione di antichità e Belle Arti residente in Palermo è abolita, e sono del pari sciolte le Sottocommissioni locali da essa dipendenti.

Ordiniamo che il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sia inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia, mandando a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.

Dato a Roma, addì 5 dicembre 1875.

VITTORIO EMANUELE.

R. Bonghi.