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PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTÀ DELLA NAZIONE

RE D'ITALIA

Veduto il rescritto dato dal Granduca di Toscana il 21 luglio 1851, onde la signora Anna Pellegrini, vedova Carmignani, ottenne la facoltà di poter disporre d'un capitale di scudi quattromila per instituire nella terra di Montecarlo (Lucca) delle semplici scuole, allora dette normali, a benefizio dell'istruzione delle giovani del luogo;

Veduto l'altro rescritto, pure granducale, dell'8 agosto del detto anno, che approvava di fatto in massima la istituzione di una scuola normale di femmine in Montecarlo;

Veduto l'istrumento del 19 aprile 1852, onde la Pellegrini-Carmignani espressamente dichiarò «di fondare una scuola normale per servire all'istruzione ed educazione morale, civile e religiosa delle fanciulle abitanti nella terra di Montecarlo;»

Considerando come allo stato presente degli atti la fondazione suddetta non possa per alcun verso tenersi né come opera pia, né come istituzione privata;

Riconosciuto in fatto che la odierna deputazione amministrativa di quella scuola si è dichiarata deliberatamente avversa a qualsiasi riforma da essere introdotta nella istituzione a seconda delle leggi scolastiche vigenti;

Sentito il parere del consiglio di Stato;