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REGIO DECRETO 8 febbraio 1863, n. 1192

Che autorizza una nuova denominazione di vari Comuni delle Provincie di Ancona, Brescia, Macerata, Milano, Como ed Alessandria. (063U1192)

note: Entrata in vigore del provvedimento: 09/05/1863
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Testo in vigore dal:  9-5-1863

VITTORIO EMANUELE II

PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTÀ DELLA NAZIONE
RE D'ITALIA
Sulla proposizione del Nostro Ministro dell'Interno;

Viste

le deliberazioni degli infrascritti Comuni delle Provincie di Ancona, Brescia, Macerata, Milano, Como ed Alessandria; Abbiamo decretato e decretiamo:

Art. 1

Articolo unico.

Sono autorizzati:

1.° Il Comune di Cerreto (Ancona) ad assumere la denominazione di Cerreto d'Esi, giusta la deliberazione 30 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

2.° Il Comune di Falconara (Ancona) ad assumere la denominazione di Falconara Marittima, giusta, la deliberazione 24 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

3.° Il Comune di Belvedere (id.) ad assumere la denominazione di Belvedere Ostrense, giusta la deliberazione 20 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

4.° Il Comune di S. Paolo (id.) ad assumere la denominazione di S.
Paolo di Iesi, giusta la deliberazione 16 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

5.° Il Comune di Morro (id.) ad assumere la denominazione di Morro d'Alba, giusta la deliberazione 6 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

6.° Il Comune di Paterno (id.) ad assumere la denominazione di Paterno d'Ancona, giusta la deliberazione 24 agosto 1862 di quel Consiglio comunale.

7.° Il Comune di Camerata (id.) ad assumere la denominazione di Camerata Picena, giusta la deliberazione 15 agosto 1862 di quel Consiglio comunale.

8.° Il Comune di Loveno (Brescia) ad assumere la denominazione di Loveno Grumello, giusta la deliberazione 4 gennaio 1863 di quel Consiglio comunale.

9.° Il Comune di Cazzago (id.) ad assumere la denominazione di Cazzago S. Martino, giusta la deliberazione 11 agosto 1862 di quel Consiglio comunale.

10.° Il Comune di Gerola (Brescia) ad assumere la denominazione di Gerolanuova, giusta la deliberazione 14 dicembre 1862 di quel Consiglio comunale.

11.° Il Comune di Gabbiano (id.) ad assumere la denominazione di Borgo San Giacomo, giusta la deliberazione 12 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

12.° Il Comune di Camporotondo (Macerata) ad assumere la denominazione di Camporotondo di Fiastrone, giusta la deliberazione 27 dicembre 1862 di quel Consiglio comunale.

13.° Il Comune di Segnano (Milano) ad assumere la denominazione di Greco Milanese, giusta la deliberazione 5 gennaio 1863 di quel Consiglio comunale.

14.° Il Comune di Casasco (Como) ad assumere la denominazione di Casasco d'Intelvi, giusta la deliberazione 20 dicembre 1862 di quel Consiglio comunale.

15.° Il Comune di Caslino (id. Mandarnento d'Appiano) ad assumere la denominazione di Caslino al Piano, giusta la deliberazione 14 dicembre 1862 di quel Consiglio comunale.

16.° Il Comune di Castelnuovo (Como) ad assumere la denominazione di Castelnuovo Bazente, giusta la deliberazione 13 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

17.° Il Comune di Brenno (Mandamento d'Erba id.) ad assumere la denominazione di Brenno della Torre, giusta la deliberazione 17 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

18.° Il Comune di Fabbrica (Como) ad assumere la denominazione di Fabbrica Durini, giusta la deliberazione 11 dicembre 1862 di quel Consiglio comunale.

19.° Il Comune di Fino (id.) ad assumere la denominazione di Fino Mornasco, giusta la deliberazione 23 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

20.° Il Comune di Locate (id.) ad assumere la denominazione di Locate Varesino, giusta la deliberazione 28 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

21.° Il Comune di Lurago (Mandamento d'Erba id.) ad assumere la denominazione di Lurago d'Erba, giusta la deliberazione 22 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

22.° Il Comune di Oltrona (Mandamento d'Appiano id.) ad assumere la denominazione di Oltrona di S. Mamette, giusta la deliberazione 21 dicembre 1862 di quel Consiglio comunale.

23.° Il Comune di Pianello (Como) ad assumere la denominazione di Pianello del Lario, giusta la deliberazione 10 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

24.° Il Comune di Piazza (id.) ad assumere la denominazione di Piazza S. Stefano, giusta la deliberazione 21 dicembre 1862 di quel Consiglio comunale.

25.° Il Comune di Sala (Como Mandamento di Menaggio) ad assumere la denominazione di Sala Comacina, giusta la deliberazione 27 dicembre 1862 di quel Consiglio comunale.

26.° Il Comune di S. Bartolomeo (id. Mandamento d'Appiano) ad assumere la denominazione di San Bartolomeo al Bosco, giusta la deliberazione 30 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

27.° Il Comune di S. Bartolomeo (id. Mandamento Porlezza) ad assumere la denominazione di S. Bartolomeo Val Cavargna, giusta la deliberazione 27 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

28.° Il Comune di Senna (Como) ad assumere la denominazione di Senna Comasco, giusta la deliberazione 31 dicembre 1862 di quel Consiglio comunale.

29.° Il Comune di Bosco (id. Mandamento Gavirate) ad assumere la denominazione di Bosco di Gavirate, giusta la deliberazione 29 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

30.° Il Comune di Bosco (id. Mandamento di Luvino) ad assumere la denominazione di Bosco-Valtravaglia giusta la deliberazione 9 ottobre 1862 di quel Consiglio comunale.

31.° Il Comune di Brenno (id. Mandamento Arcisate) ad assumere la denominazione di Brenno-Useria, giusta la deliberazione 13 dicembre 1862 di quel Consiglio comunale.

32.° Il Comune di Campagnano (Como) ad assumere la denominazione di Campagnano Vedasca, giusta la deliberazione 30 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

33.° Il Comune di Cassano (id. Mandamento Cuvio) ad assumere la denominazione di Gassano Valcuvia, giusta la deliberazione 20 ottobre 1862 di quel Consiglio comunale.

34.° Il Comune di Castiglione (id. Mandamento di Tradate) ad assumere la denominazione di Castiglione-Olona giusta la deliberazione 5 settembre 1862 di quel Consiglio comunale.

35.° Il Comune di Cazzago (Como) ad assumere la denominazione di Cazzago-Brebbia, giusta la deliberazione 18 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

36.° Il Comune di Cossano (id.) ad assumere la denominazione di Due-Cossani, giusta la deliberazione 21 ottobre 1862 di quel Consiglio comunale.

37.° Il Comune di Ferrera (id.) ad assumere la denominazione di Ferrera di Varese giusta la deliberazione 28 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

38.° Il Comune di Galliate (id.) ad assumere la denominazione di Galliate Lombardo, giusta la deliberazione 14 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

39.° Il Comune di Induno (id.) ad assumere la denominazione d'Induno Olona, giusta la deliberazione 29 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

40.° Il Comune di Lentate (id.) ad assumere la denominazione di Lentate Verbano, giusta la deliberazione 12 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

41.° Il Comune di Masciago (id.) ad assumere la denominazione di Masciago Primo, giusta la deliberazione 8 dicembre 1862 di quel Consiglio comunale.

42.° Il Comune di Pino (id.) ad assumere la denominazione di Pino sulla sponda del Lago Maggiore, giusta la deliberazione 7 dicembre 1862 di quel Consiglio comunale.

43.° Il Comune di Porto (id. Mandamento di Arcisate) ad assumere la denominazione di Porto Ceresio giusta la deliberazione 23 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

44.° Il Comune di Rancio (id. Mandamento Cuvio) ad assumere la denominazione di Rancio-Valcuvia, giusta la deliberazione 8 settembre 1862 di quel Consiglio comunale.

45.° Il Comune di S. Ambrogio (Como) ad assumere la denominazione di S. Ambrogio-Olona, giusta la deliberazione 10 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

46.° Il Comune di Tronzano (id.) ad assumere la denominazione di Bassano di Tronzano, giusta la deliberazione 7 dicembre 1862 di quel Consiglio comunale.

47.° Il Comune di Vedano (id.) ad assumere la denominazione di Vedano Olona, giusta la deliberazione 3 agosto 1862 di quel Consiglio comunale.

48.° Il Comune di Abbadia (id.) ad assumere la denominazione di Abbadia sopra Adda, giusta la deliberazione 30 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

49.° Il Comune di Annone (id.) ad assumere la denominazione di Annone di Brianza, giusta la deliberazione 12 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

50.° Il Comune di Cesana (id.) ad assumere la denominazione di Cesana di Brianza, giusta la deliberazione 2 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

51.° Il Comune di Longone (id.) ad assumere la denominazione di Longone al Segrino, giusta la deliberazione 9 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

52.° Il Comune di Mandello (id.) ad assumere la denominazione di Mandello del Lario, giusta la deliberazione 24 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

53.° Il Comune di Novate (id.) ad assumere la denominazione di Novate Brianza, giusta la deliberazione 30 ottobre 1862 di quel Consiglio comunale.

54.° Il Comune di Oriano (id.) ad. assumere la denominazione di Orlano di Brianza, giusta la deliberazione 4 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

55.° Il Comune di Caslino (id. Mandamento di Canzo) ad assumere la denominazione di Caslino Piano d'Erba, giusta la deliberazione 18 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

56.° Il Comune di Castello (Como Mandamento di Lecco) ad assumere la denominazione di Castello sopra Lecco, giusta la deliberazione 2 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

57.° Il Comune di Olgiate (id. Mandamento di Brivio) ad assumere la denominazione di Olgiate-Molgora, giusta la deliberazione 30 ottobre 1862 di quel Consiglio comunale.

58.° Il Comune di Rancio (id. Mandamento di Lecco) ad assumere la denominazione di Rancio di Lecco, giusta la deliberazione di quel Consiglio comunale 25 agosto 1862.

59.° Il Comune di Sala (id. Mandamento di Oggionno) ad assumere la denominazione di Sala al Barro, giusta la deliberazione 19 agosto 1862 di quel Consiglio comunale.

60.° Il Comune di Paderno (Como) ad assumere la denominazione di Paderno d'Adda, giusta la deliberazione 14 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

61.° Il Comune di Pessina (id.) ad assumere la denominazione di Pessina Valsassina, giusta la deliberazione 16 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

62.° Il Comune di Sartirana (id.) ad assumere la denominazione di Sartirana Briantea, giusta la deliberazione 28 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

63.° Il Comune di Vergano (id.) ad assumere la denominazione di Villa Vergano, giusta la deliberazione 29 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

64.° Il Comune di Berzano (Alessandria Mandamento di Viguzzolo) ad assumere la denominazione di Berzano di Tortona, giusta la deliberazione 3 agosto 1862 di quel Consiglio comunale.

65.° Il Comune di Brignano (Alessandria) ad assumere la denominazione di Brignano del Curone, giusta la deliberazione 16 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

66.° Il Comune di Carbonara (id.) ad assumere la denominazione di Carbonara Scrivia, giusta la deliberazione 10 agosto 1862 di quel Consiglio comunale.

67.° Il Comune di Costa (id.) ad assumere la denominazione di Costa Vescovato, giusta la deliberazione di quel Consiglio comunale in data delli 3 agosto 1862.

68.° Il Comune di Fabbrica (id.) ad assumere la denominazione di Fabbrica Curone, giusta la deliberazione 8 settembre 1862 di quel Consiglio comunale.

69.° Il Comune di S. Agata (id.) ad assumere la denominazione di S.
Agata Fossili, giusta la deliberazione 7 settembre 1862 di quel Consiglio comunale.

70.° Il Comune di San Sebastiano (Alessandria) ad assumere la denominazione di San Sebastiano Curone, giusta la deliberazione 7 settembre 1862 di quel Consiglio comunale.

71.° Il Comune di Ceretto (id.) ad assumere la denominazione di Ceretto Grue, giusta la deliberazione di quel Consiglio comunale delli 30 luglio 1862.

Ordiniamo che il presente Decreto, munito del Sigillo dello Stato, sia inserto nella raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia, mandando, a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.

Dato in Torino addì 8 febbraio 1863.

VITTORIO EMANUELE

Registrato alla Corte dei conti addì 6 aprile 1863

Reg.° 23. Atti del Governo a c. 11. Salvaja.

Luogo del Sigillo. V. Il Guardasigilli G. Pisanelli.

U. Peruzzi.