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REGIO DECRETO 14 novembre 1888, n. MMMCLXXIV (3174)

Che erige in corpo morale la pia fondazione intitolata «Alunnato Paffi» in Montalcino (Siena), autorizza il municipio ad accettare l'eredità disposta dal testatore e ne approva lo statuto. (8803174R)

note: Entrata in vigore del provvedimento: 15/01/1889
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vigente al 28/03/2024
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Testo in vigore dal:  15-1-1889

UMBERTO I

PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTÀ DELLA NAZIONE
RE D'ITALIA
Sulla proposta del Nostro ministro segretario di Stato per gli affari dell'interno, presidente del consiglio dei ministri;
Veduto il testamento 20 marzo 1886, con cui l'ora defunto canonico Crescenzio Paffi, istituì crede della sua sostanza il comune di Montalcino disponendo che, dopo la estinzione dell'usufrutto stabilito a favore di due sorelle di esso testatore, siano i beni stabili costituenti il patrimonio alienati e convertiti, unitamente con gli altri capitali disponibili in rendita pubblica, ed applicato l'annuo reddito al mantenimento di un posto di studio a favore di giovani montalcinesi;
Veduti gli atti, dai quali consta che la complessiva eredità, fra beni stabili e mobili, è del valore di circa lire 16,000;
Veduta la domanda del municipio di Montalcino per essere autorizzato ad accettare la eredità stessa e perché sia eretta in corpo morale l'opera pia istituita col suddetto testamento, col titolo di Alunnato Paffi;
Veduto il corrispondente statuto organico dallo stesso municipio presentato per la Nostra approvazione;
Vedute le dichiarazioni fatte dalle usufruttuarie sorelle del pio testatore;
Vedute le rispettive deliberazioni 23 agosto 1887 e 6 agosto 1888 della deputazione provinciale di Siena;
Vedute le leggi 3 agosto 1862 sulle opere pie e 5 giugno 1850, sulla capacità di acquistare dei corpi morali;

Sentito

il consiglio di Stato; Abbiamo decretato e decretiamo:

Art. 1



La pia fondazione intitolata Alunnato Paffi in Montalcino è eretta in corpo morale, e il municipio che l'amministra è autorizzato ad accettare la rispettiva eredità lasciata all'uopo dal fu canonico Crescenzio Paffi col succitato testamento 20 marzo 1886.