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REGIO DECRETO 15 marzo 1863, n. 1211

Che autorizza alcuni Comuni delle Provincie di Pavia, Cremona, Cuneo, Brescia, Macerata, Torino, e Massa e Carrara ad assumere una nuova denominazione. (063U1211)

note: Entrata in vigore del provvedimento: 12/05/1863
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Testo in vigore dal:  12-5-1863

VITTORIO EMANUELE II

PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTÀ DELLA NAZIONE
RE D'ITALIA
Sulla proposta del Nostro Ministro dell'Interno;

Viste

le deliberazioni degli infrascritti Comuni delle Provincie di Pavia, Cremona, Cuneo, Brescia, Macerata, Torino, e Massa e Carrara; Abbiamo decretato e decretiamo quanto segue:

Art. 1

Articolo unico.

Sono autorizzati:

1.° Il Comune di Borgofranco (Pavia) ad assumere la denominazione di Suardi, giusta la deliberazione 15 agosto 1862 di quel Consiglio comunale.

2.° Il Comune di Cairo (id.) ad assumere la denominazione di Cairo Lomellina, giusta la deliberazione 17 agosto 1862 di quel Consiglio comunale.

3.° Il Comune di Candia (id.) ad assumere la denominazione di Candia Lomellina, giusta la deliberazione 8 ottobre 1862 di quel Consiglio comunale.

4.° Il Comune di Cerretto (Pavia) ad assumere la denominazione di Cerretto Lomellino, giusta la deliberazione 20 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

5.° Il Comune di Gropello (id.) ad assumere la denominazione di Gropello Lomellino, giusta la deliberazione 14 settembre 1862 di quel Consiglio comunale.

6.° Il Comune di Olevano (id.) ad assumere la denominazione di Olevano di Lomellina, giusta la deliberazione 15 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

7.° Il Comune di S. Giorgio (id.) ad assumere la denominazione di S. Giorgio di Lomellina, giusta la deliberazione 4 settembre 1862 di quel Consiglio comunale.

8.° Il Comune di Sartirana (id.) ad assumere la denominazione di Sartirana Lomellina, giusta la deliberazione 15 ottobre 1862 di quel Consiglio comunale.

9.° Il Comune di Valle (id. Mandamento di Sartirana) ad assumere la denominazione di Valle Lomellina, giusta la deliberazione 15 ottobre 1862 di quel Consiglio comunale.

10.° Il Comune di Albaredo (id.) ad assumere la denominazione di Albaredo Arnaboldi, giusta la deliberazione 27 ottobre 1862 di quel Consiglio comunale.

11.° Il Comune di Borgoratto (id.) ad assumere la denominazione di Borgoratto Mormorolo, giusta la deliberazione 20 ottobre 1862 di quel Consiglio comunale.

12.° Il Comune di Montalto (Pavia) ad assumere la denominazione di Montalto Pavese, giusta la deliberazione di quel Consiglio comunale in data delli 8 novembre 1862.

13.° Il Comune di Montecalvo (id.) ad assumere la denominazione di Montecalvo Versiggia, giusta la deliberazione 24 dicembre 1862 di quel Consiglio comunale.

14.° Il Comune di Mornico (id.) ad assumere la denominazione di Mornico-Losana, giusta la deliberazione 16 ottobre 1862 di quel Consiglio comunale.

15.° Il Comune di Oliva (id.) ad assumere la denominazione di Oliva Gessi, giusta la deliberazione 28 ottobre 1862 di quel Consiglio comunale.

16.° Il Comune di Robecco (id.) ad. assumere la denominazione di Robecco Pavese, giusta la deliberazione 22 dicembre 1862 di quel Consiglio comunale.

17.° Il Comune di S. Cipriano (id.) ad assumere la denominazione di S. Cipriano Po, giusta la deliberazione 15 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

18.° Il Comune di S. Damiano (id.) ad assumere la denominazione di S. Damiano al Colle, giusta la deliberazione 31 ottobre 1862 di quel Consiglio comunale.

19.° Il Comune di S. Ponzo (id.) ad assumere la denominazione di S.
Ponzo Semola, giusta la deliberazione 22 dicembre 1862 di quel Consiglio comunale.

20.° Il Comune di Torricella (Pavia) ad assumere la denominazione di Torricella Verzate, giusta la deliberazione 7 ottobre 1862 di quel Consiglio comunale.

21.° Il Comune di Trebbiano (id.) ad assumere la denominazione di Trebbiano Nizza, giusta la deliberazione 14 dicembre 1862 di quel Consiglio comunale.

22.° Il Comune di Belvedere (id.) ad assumere la denominazione di Belvedere al Po, giusta la deliberazione 27 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

23.° Il Comune di Carbonara (id.) ad assumere la denominazione di Carbonara al Ticino, giusta la deliberazione 20 luglio 1862 di quel Consiglio comunale.

24.° Il Comune di Carpignano (id.) ad assumere la denominazione di Cava Carpignano, giusta la deliberazione 12 settembre 1862 di quel Consiglio comunale.

25.° Il Comune di Casorate (id.) ad assumere la denominazione di Casorate Primo, giusta la deliberazione 18 settembre 1862 di quel Consiglio comunale.

26.° Il Comune di Cava (id.) ad assumere la denominazione di Cava Manara, giusta la deliberazione 18 settembre 1862 di quel Consiglio comunale.

27.° Il Comune di Chignolo (id.) ad assumere la denominazione di Chignolo Po, giusta la deliberazione 5 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

28.° Il Comune di Ferrera (Pavia) ad assumere la denominazione di Ferrera Erbognone, giusta la deliberazione 21 luglio 1862 di quel Consiglio comunale.

29.° Il Comune di Monteleone (id.) ad assumere la denominazione di Monteleone Sui Colli Pavesi, giusta la deliberazione 7 settembre 1862 di quel Consiglio comunale.

30.° Il Comune di Montesano (id.) ad assumere la denominazione di Montesano Alpiano, giusta la deliberazione 11 dicembre 1862 di quel Consiglio comunale.

31.° Il Comune di Monticelli (id.) ad assumere la denominazione di Monticelli Pavese, giusta la deliberazione 20 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

32.° Il Comune di Misano (id.) ad assumere la denominazione di Misano Olona, giusta la deliberazione 23 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

33.° Il Comune di Mirabello (id.) ad assumere la denominazione di Mirabello ed Uniti di Pavia, giusta la deliberazione 16 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

34.° Il Comune di S. Alessio (id.) ad assumere la denominazione di S. Alessio con Vialone, giusta la deliberazione 27 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

35.° Il Comune di S. Cristina (id.) ad assumere la denominazione di S. Cristina e Bissone, giusta la deliberazione 28 luglio 1862 di quel Consiglio comunale.

36.° Il Comune di S. Margherita (Pavia) ad assumere la denominazione di S. Margherita Po, giusta la deliberazione 2 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

37.° Il Comune di S. Zeno (id.) ad assumere la denominazione di San Zeno e Foppa, giusta la deliberazione 23 luglio 1862 di quel Consiglio comunale.

38.° Il Comune di S. Zenone (id.) ad assumere la denominazione di San Zenone al Po, giusta la deliberazione 31 agosto 1862 di quel Consiglio comunale.

39.° Il Comune di Torrevecchia (id.) ad assumere la denominazione di Torrevecchia Pia, giusta la deliberazione 27 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

40.° Il Comune di Sagliano (id.) ad assumere la denominazione di Sagliano di Crenna, giusta la deliberazione 8 ottobre 1862 di quel Consiglio comunale.

41.° Il Comune di Bagnara (id.) ad assumere la denominazione di Bagnaria, giusta la deliberazione 14 dicembre 1862 di quel Consiglio comunale.

42.° Il Comune di S. Albano (id.) ad assumere la denominazione di S. Albano di Bobbio, giusta la deliberazione 23 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

43.° Il Comune di Albera (Cremona) ad assumere la denominazione di Triburgo, giusta la deliberazione 27 dicembre 1862 di quel Consiglio comunale.

44.° Il Comune di Albaretto (Cuneo) ad assumere la denominazione di Albaretto Valle di Macra, giusta la deliberazione 26 dicembre 1862 di quel Consiglio comunale.

45.° Il Comune di Montaldo (Torino Mand.° Sciolze) ad assumere la denominazione di Montaldo Torinese, giusta la deliberazione 17 dicembre 1862 di quel Consiglio comunale.

46.° Il Comune di S. Giusto (Macerata) ad assumere la denominazione di Monte San Giusto, giusta la deliberazione 23 dicembre 1862 di quel Consiglio comunale.

47.° Il Comune di Vezza (Brescia) ad assumere la denominazione di Vezza d'Oglio, giusta la deliberazione 24 dicembre 1862 di quel Consiglio comunale.

48.° Il Comune di Carate (Milano) ad assumere la denominazione di Cavate Brianza, giusta la deliberazione 27 dicembre 1862 di quel Consiglio comunale.

49.° Il Comune di Albiano (Massa e Carrara) ad assumere la denominazione di Albiano di Magra, giusta la deliberazione del 10 novembre 1862 di quel Consiglio comunale.

50.° Il Comune di Calice (id.) ad assumere la denominazione di Calice al Cornoviglio, giusta la deliberazione 18 agosto 1862 di quel Consiglio comunale.

51.° Il Comune di Castiglione (id.) ad assumere la denominazione di Castiglione di Garfagnana, giusta la deliberazione 9 agosto 1862 di quel Consiglio comunale.

52.° Il Comune di Massa (id.) ad assumere la denominazione di Massa-Carrara, giusta la deliberazione 25 luglio 1862 di quel Consiglio comunale.

53.° Il Comune di Piazza (Massa e Carrara) ad assumere la denominazione di Piazza al Serchio, giusta la deliberazione 21 luglio 1862 di quel Consiglio comunale.

54.° Il Comune di Rocchetta (id.) ad assumere la denominazione di Rocchetta di Vara, giusta la deliberazione 17 luglio 1862 di quel Consiglio comunale.

55.° Il Comune di Villafranca (id.) ad assumere la denominazione di Villafranca in Lunigiana, giusta la deliberazione 17 dicembre 1862 di quel Consiglio comunale.

56.° Il Comune di Casola (id.) ad assumere la denominazione di Casola in Lunigiana, giusta la deliberazione 10 ottobre 1862 di quel Consiglio comunale.

Ordiniamo che il presente Decreto, munito del Sigillo dello Stato, sia inserto nella raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia, mandando a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.

Dato in Torino addì 15 marzo 1863.

VITTORIO EMANUELE

Registrato alla Corte dei conti addì 10 aprile 1863

Reg.° 23 Atti del Governo a c. 31. Salvaja.

Luogo del Sigillo. V. Il Guardasigilli G. Pisanelli.

U. Peruzzi