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LEGGE 15 febbraio 1963, n. 281

Disciplina della preparazione e del commercio dei mangimi.

(Ultimo aggiornamento all'atto pubblicato il 18/12/2023)
Testo in vigore dal:  3-11-1999
aggiornamenti all'articolo

Art. 5



Chiunque intende produrre a scopo di vendita o preparare per conto terzi o, comunque, per la distribuzione per il consumo, mangimi composti, completi o complementari, senza integratori o integratori medicati deve chiedere l'autorizzazione al prefetto della provincia che la concede a tempo indeterminato, previo accertamento da parte di una commissione provinciale, composta del veterinario provinciale, del capo dell'ispettorato provinciale dell'agricoltura e di un funzionario della camera di commercio, industria, agricoltura ed artigianato, che le attrezzature ed i requisiti igienico-sanitari dello stabilimento siano rispondenti alla produzione che si intende conseguire.
L'autorizzazione è soggetta al pagamento, per ogni anno solare o sua frazione, della tassa di concessione governativa nella misura di lire 10.000 da corrispondere in modo ordinario.
Il prefetto cura la trascrizione delle licenze su apposito registro ed entro dieci giorni dalla data del rilascio trasmette copia delle stesse ai Ministeri della industria e commercio, dell'agricoltura e delle foreste, e della sanità.
Ove nella produzione dei mangimi composti e dei mangimi composti concentrati siano impiegati
((materie prime per mangimi))
di origine animale di produzione nazionale, questi devono essere forniti da ditte debitamente autorizzate ai sensi del precedente articolo 4, o, qualora siano importati, devono risultare privi di agenti patogeni. (2)
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AGGIORNAMENTO (2)

Il D.P.R. 31 marzo 1988, n. 152 ha disposto (con l'art. 2) che all'art. 5, comma quarto, della presente legge le parole: "mangimi composti o mangimi composti concentrati" sono sostituite dalle seguenti: "mangimi composti, completi o complementari, senza integratori o integratori medicati".