DECRETO LEGISLATIVO 6 settembre 2011, n. 159

Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonchè nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 13 agosto 2010, n. 136. (11G0201)

note: Entrata in vigore del provvedimento: 13/10/2011.
Le disposizioni del libro II, capi I, II, III e IV entrano in vigore secondo quanto disposto dall'art. 119. (Ultimo aggiornamento all'atto pubblicato il 06/04/2024)

(GU n.226 del 28-09-2011 - Suppl. Ordinario n. 214) visualizza atto intero

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Articoli
LIBRO I
Le misure di prevenzione
Titolo I
LE MISURE DI PREVENZIONE PERSONALI
Capo I
Le misure di prevenzione personali applicate dal questore
1
orig.
2
orig.
3
agg.2
agg.1
orig.
Capo II
Le misure di prevenzione personali applicate dall'autorità giudiziaria
Sezione I
Il procedimento applicativo
4
agg.8
agg.7
agg.6
agg.5
agg.4
agg.3
agg.2
agg.1
orig.
5
agg.1
orig.
6
agg.2
agg.1
orig.
7
agg.2
agg.1
orig.
8
agg.4
agg.3
agg.2
agg.1
orig.
9
agg.1
orig.
Sezione II
Le impugnazioni
10
agg.1
orig.
Sezione III
L'esecuzione
11
12
13
14
orig.
15
orig.
Titolo II
LE MISURE DI PREVENZIONE PATRIMONIALI
Capo I
Il procedimento applicativo
16
orig.
17
agg.2
agg.1
orig.
18
19
agg.1
orig.
20
orig.
21
orig.
22
orig.
23
orig.
24
agg.2
agg.1
orig.
25
orig.
26
Capo II
Le impugnazioni
27
agg.1
orig.
Capo III
La revocazione della confisca
28
orig.
Capo IV
Rapporti con i procedimenti penali
29
30
orig.
Capo V
Le misure di prevenzione patrimoniali diverse dalla confisca
31
orig.
32
33
34
agg.1
orig.
34 bis
agg.1
orig.
((Capo V-bis
Trattazione prioritaria del procedimento))
34 ter
Titolo III
L'AMMINISTRAZIONE, LA GESTIONE E LA DESTINAZIONE DEI BENI SEQUESTRATI E CONFISCATI
Capo I
L'amministrazione dei beni sequestrati e confiscati
35
agg.2
agg.1
orig.
35.1
35.2
35 bis
orig.
36
orig.
37
orig.
38
agg.1
orig.
39
agg.1
orig.
Capo II
La gestione dei beni sequestrati e confiscati
40
agg.2
agg.1
orig.
41
orig.
41 bis
41 ter
orig.
41 quater
42
43
agg.1
orig.
44
agg.1
orig.
Capo III
La destinazione dei beni confiscati
45
45 bis
46
orig.
47
orig.
48
agg.7
agg.6
agg.5
agg.4
agg.3
agg.2
agg.1
orig.
49
Capo IV
Regime fiscale dei beni sequestrati o confiscati
50
51
agg.3
agg.2
agg.1
orig.
51 bis
Titolo IV
LA TUTELA DEI TERZI E I RAPPORTI CON LE PROCEDURE CONCORSUALI
Capo I
Disposizioni generali
52
agg.2
agg.1
orig.
53
agg.1
orig.
54
54 bis
55
orig.
56
orig.
Capo II
Accertamento dei diritti dei terzi
57
orig.
58
orig.
59
orig.
60
orig.
61
orig.
62
Capo III
Rapporti con le procedure concorsuali
63
orig.
64
orig.
65
Titolo V
EFFETTI, SANZIONI E DISPOSIZIONI FINALI
Capo I
Effetti delle misure di prevenzione
66
67
orig.
68
69
Capo II
La riabilitazione
70
Capo III
Le sanzioni
71
agg.3
agg.2
agg.1
orig.
72
73
74
75
orig.
75 bis
orig.
76
agg.1
orig.
Capo IV
Disposizioni finali
77
orig.
78
79
80
81
LIBRO II
Nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia
Capo I
Disposizioni di carattere generale
82
orig.
83
agg.7
agg.6
agg.5
agg.4
agg.3
agg.2
agg.1
orig.
83 bis
orig.
Capo II
Documentazione antimafia
84
agg.2
agg.1
orig.
85
agg.4
agg.3
agg.2
agg.1
orig.
86
agg.2
agg.1
orig.
Capo III
Comunicazioni antimafia
87
agg.2
agg.1
orig.
88
agg.1
orig.
89
orig.
89 bis
Capo IV
Informazioni antimafia
90
orig.
91
agg.8
agg.7
agg.6
agg.5
agg.4
agg.3
agg.2
agg.1
orig.
92
agg.3
agg.2
agg.1
orig.
93
agg.2
agg.1
orig.
94
orig.
94 bis
orig.
95
orig.
Capo V
Banca dati nazionale unica della documentazione antimafia
96
orig.
97
agg.2
agg.1
orig.
98
orig.
99
agg.4
agg.3
agg.2
agg.1
orig.
99 bis
Capo VI
Disposizioni concernenti gli enti locali sciolti ai sensi dell'articolo 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267
100
101
orig.
LIBRO III
Attività informative ed investigative nella lotta contro la criminalità organizzata. Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalitàorganizzata.
Titolo I
ATTIVITÀ INFORMATIVE ED INVESTIGATIVE NELLA LOTTA CONTRO LA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA
Capo I
Direzione distrettuale antimafia e Direzione nazionale antimafia
102
103
agg.1
orig.
104
orig.
105
orig.
106
orig.
Capo II
Consiglio generale per la lotta alla criminalità organizzata e Direzione investigativa antimafia
107
108
agg.1
orig.
109
Titolo II
L'AGENZIA NAZIONALE PER L'AMMINISTRAZIONE E LA DESTINAZIONE DEI BENI SEQUESTRATI E CONFISCATI ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA
110
agg.2
agg.1
orig.
111
agg.1
orig.
112
agg.1
orig.
113
agg.2
agg.1
orig.
113 bis
agg.3
agg.2
agg.1
orig.
113 ter
orig.
114
agg.1
orig.
LIBRO IV
Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e alla legislazione penale complementare. Abrogazioni. Disposizioni transitorie e di coordinamento
115
116
orig.
117
agg.1
orig.
118
agg.1
orig.
119
orig.
120
orig.

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Testo in vigore dal: 12-12-2013

aggiornamenti all'articolo

Art. 15

Rapporti dell'obbligo di soggiorno con la detenzione, le misure di sicurezza e la libertà vigilata

1. Il tempo trascorso in custodia cautelare seguita da condanna o in espiazione di pena detentiva, anche se per effetto di conversione di pena pecuniaria, non è computato nella durata dell'obbligo del soggiorno.

2. L'obbligo del soggiorno cessa di diritto se la persona obbligata è sottoposta a misura di sicurezza detentiva. Se alla persona obbligata a soggiornare è applicata la libertà vigilata, la persona stessa vi è sottoposta dopo la cessazione dell'obbligo del soggiorno.

((9))

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AGGIORNAMENTO (9)

La Corte Costituzionale, con sentenza 2 - 6 dicembre 2013, n. 291 (in G.U. 1a s.s. 11/12/2013, n. 50), ha dichiarato "in applicazione dell'art. 27 della legge 11 marzo 1953, n. 87, l'illegittimità costituzionale dell'art. 15 del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159 (Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 13 agosto 2010, n. 136), nella parte in cui non prevede che, nel caso in cui l'esecuzione di una misura di prevenzione personale resti sospesa a causa dello stato di detenzione per espiazione di pena della persona ad essa sottoposta, l'organo che ha adottato il provvedimento di applicazione debba valutare, anche d'ufficio, la persistenza della pericolosità sociale dell'interessato nel momento dell'esecuzione della misura".

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