DECRETO LEGISLATIVO 3 febbraio 2011, n. 71

Ordinamento e funzioni degli uffici consolari, ai sensi dell'articolo 14, comma 18, della legge 28 novembre 2005, n. 246. (11G0109)

note: Entrata in vigore del provvedimento: 28/05/2011 (Ultimo aggiornamento all'atto pubblicato il 15/02/2018)

(GU n.110 del 13-05-2011) visualizza atto intero

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Articoli
Titolo I

Disposizioni introduttive
1
2
3
4
5
Titolo II

Funzioni consolari

Capo I

Funzioni relative allo stato civile
6
7
8
9
10
11
12
12 bis
13
14
15
15 bis
16
17
orig.
18
orig.
19
20
Capo II

Funzioni relative ai passaporti e documenti di viaggio
21
orig.
22
23
orig.
Capo III

Funzioni di protezione ed assistenza, sussidi e rimpatri
24
orig.
25
26
27
Capo IV

Funzioni notarili e di volontaria giurisdizione
28
29
30
orig.
31
32
33
34
35
Capo V

Funzioni in materia di controversie, di polizia giudiziaria e di
assistenza giudiziaria
36
37
38
39
40
41
42
Capo VI

Funzioni relative all'amministrazione di interessi privati
43
44
45
46
47
Capo VII

Funzioni in materia di navigazione
48
49
50
51
Capo VIII

Funzioni in materia di documentazione amministrativa
52
53
54
Capo IX

Funzioni in materia elettorale, scolastica e di servizio militare
55
56
57
Capo X

Funzioni in materia di visti
58
Capo XI

Funzioni in favore dello sviluppo delle attività culturali e della
promozione economica
59
60
Titolo III

Albo e registri consolari
61
62
orig.
63
Titolo IV

Diritti consolari
64
orig.
65
66
orig.
67
68
69
70
Titolo V

Disposizioni generali e finali
71
71 bis
71 ter
72
73
74
74 bis
75
76
77
78
79
80

Allegati

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Testo in vigore dal: 28-5-2011

Art. 28

Funzioni notarili

1. Il capo dell'ufficio consolare esercita, secondo le modalità e con i limiti di seguito stabiliti, le funzioni di notaio nei confronti dei cittadini, attenendosi alla legislazione nazionale.

2. Con decreto del Ministro degli affari esteri possono essere specificati gli atti notarili che i capi degli uffici consolari sono chiamati a stipulare, tenendo conto della possibilità di accedere ad adeguati servizi notarili in loco.

3. Non è necessario il requisito della residenza in Italia, richiesto dalle vigenti disposizioni per i testimoni non cittadini.

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