REGIO DECRETO 10 agosto 1886 , n. 4048

Col quale sono approvati il Regolamento ed i programmi di insegnamento della Scuola pratica di agricoltura di Cesena. (086U4048)

UMBERTO I

per grazia di Dio e per volontà della Nazione
RE D'ITALIA
Udito l'avviso del Comitato amministrativo della Scuola pratica di agricoltura di Cesena;

Sulla

proposta del Nostro Ministro di Agricoltura, Industria e Commercio, Abbiamo decretato e decretiamo:

Art. 1


Articolo unico. Sono approvati il regolamento ed i programmi di insegnamento della Scuola pratica di agricoltura di Cesena, visti d'ordine Nostro dal Ministro di Agricoltura, Industria e Commercio.

Ordiniamo che il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sia inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia, mandando a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.

Dato a Monza, addì 10 agosto 1886.

UMBERTO.

GRIMALDI.

Visto, Il Guardasigilli: TAJANI.

I.
ISTRUZIONE.


MINISTERO DI AGRICOLTURA, INDUSTRIA E COMMERCIO

DIREZIONE GENERALE DELL'AGRICOLTURA

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REGIA SCUOLA PRATICA DI AGRICOLTURA IN CESENA
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Regolamento organico e disciplinare

Articolo 1.

L'istruzione nelle Scuole pratiche di agricoltura ha per fondamento principale l'esercitazione continuata nei lavori del campo e delle industrie rurali, avvalorata convenientemente da lezioni teorico-pratiche.


Articolo 2.

L'istruzione è impartita in un corso di tre anni.

Potrà aggiungersi, quando particolari condizioni lo richieggano, un anno complementare al corso ordinario, in conformità di speciale regolamento.


Articolo 3.

Le lezioni versano sugli elementi:

a) della lingua italiana, della storia, della geografia, dell'aritmetica, della geometria, dell'agrimensura, del disegno e della computisteria;

b) delle scienze fisiche e naturali;

c) dell'agricoltura e delle industrie ad essa attenenti;

e debbono essere svolte in conformità degli uniti programmi.


Articolo 4.

Gli orari delle lezioni e dei lavori debbono corrispondere al regolare avviamento dell'istruzione e alle opportunità delle stagioni.

Le lezioni hanno principio col novembre e terminano col luglio. Il mese che precede gli esami è destinato ad esercitare gli allievi nelle ripetizioni.

Terminati gli esami, gl'insegnanti possono assentarsi per trenta giorni dalla Scuola, in modo però che il regolare andamento di essa non abbia a risentir danno in alcuna sua parte. A questo effetto il direttore farà in tempo opportuno al Ministero le convenienti proposte, dopo che sieno state discusse in adunanza speciale dal Consiglio didattico.

Nel periodo in cui cessano le lezioni gli alunni possono avere il permesso di recarsi in famiglia per quindici giorni, senza che ciò dia verun diritto a riduzione di retta o di tassa.

II.
AMMINISTRAZIONE DELLA SCUOLA.


Articolo 5.

All'amministrazione della Scuola sopraintende un Comitato composto di due delegati del Governo e di un delegato per ciascuno degli altri Corpi morali che concorrono alla fondazione ed al mantenimento di essa con una somma non inferiore di lire mille. Il direttore esercita le funzioni di segretario ed ha voto nel Comitato.

I consiglieri elettivi durano in carica 2 anni e sono rieleggibili.

Il Comitato elegge il suo presidente, che dura in ufficio 2 anni e può essere riconfermato.


Articolo 6.

Spetta al Comitato amministrativo, oltre le attribuzioni che sono date ad esso dall'articolo 7 della legge 6 giugno 1885 sulle Scuole pratiche e speciali di agricoltura:

a) rappresentare la Scuola nelle attinenze amministrative verso i Corpi morali contribuenti;

b) concedere agli allievi i premi, confermare le pene e sottoporre altresì all'approvazione del Ministero il conferimento dei posti semigratuiti, e delle ricompense a tenore dell'articolo 33;

c) far conoscere al Ministero le nomine eseguite del personale tecnico inferiore e di quello di servizio;

d) presentare al Ministero entro due mesi dalla chiusura dell'anno scolastico, una relazione sull'andamento amministrativo della Scuola;

e) provvedere al servizio sanitario e religioso.


Articolo 7.

Le deliberazioni del Comitato non sono valide se non interviene la maggioranza dei membri, e se non sono prese a maggioranza assoluta di voti.


Articolo 8.

Sono particolari attribuzioni del presidente del Comitato:

a) convocare e presiedere il Comitato amministrativo;

b) rappresentare il Comitato in tutti gli atti amministrativi e giudiziari;

c) sopra proposta del Direttore della Scuola provvedere alle supplenze temporanee, che non oltrepassino i 15 giorni, così degli insegnanti, come del personale tecnico e di vigilanza, dandone avviso al Ministero;

d) sospendere, in caso di bisogno, su proposta del direttore, il personale tecnico inferiore e quello di servizio, dandone avviso al Ministero;

e) concedere, sentito il direttore, permessi straordinari di assenza al personale, quando non eccedano i 10 giorni, dandone notizia al Ministero.


Articolo 9.

In caso di impedimento, il presidente è sostituito da un consigliere da lui designato.

Le adunanze del Comitato amministrativo si tengono ogniqualvolta il presidente lo creda necessario, o due consiglieri ne facciano domanda. Dei verbali deve essere inviata copia al Ministero.


Articolo 10.

Spetta al segretario tenere il carteggio d'ufficio, compilare i verbali delle adunanze e conservare il corrispondente registro.

III
PERSONALE DELLA SCUOLA.


Articolo 11.

Il personale superiore della scuola si compone:

a) di un professore che insegna gli elementi dell'agraria, della zootecnia, delle arti ad esse attinenti e della geometria pratica applicata alle misure ed alle livellazioni del terreno;

b) di un professore che insegna gli elementi delle scienze fisiche e naturali e del disegno;

c) di un maestro e censore di disciplina, che insegna gli elementi della lingua italiana, della storia, della geografia, dell'aritmetica e della computisteria generale.

Con particolare incarico sarà provveduto agli esercizi militari.

Ove occorra, potrà essere affidato ad altre persone l'incarico d'insegnar materie di speciale importanza, e principalmente la zootecnia.

Uno degli insegnanti è incaricato con decreto ministeriale della Direzione della scuola e riceve a tal uopo l'indennità da stabilirsi entro i limiti fissati dalla ricordata legge del 7 giugno 1883.


Articolo 12.

Il professore d'agricoltura prepara il bilancio preventivo dell'azienda, cura l'esecuzione dei lavori campestri e industriali e degli esperimenti e fa registrare di giorno in giorno tutte le particolarità tecniche dell'azienda.

Direttore.


Articolo 13.

Il direttore ha il governo didattico, tecnico, disciplinare della Scuola, e deve informarlo a tutte le buone pratiche e regole che valgano a renderne efficace l'opera istruttiva ed educativa, e ad assuefare i giovani a vivere parco ed ordinato, conforme in tutto alla loro condizione e alla qualità delle occupazioni, cui sono destinati.

Presiede al Consiglio didattico, in conformità dell'art. 16.

Cura che la disciplina sia rigorosamente mantenuta, distribuendo in modo preciso i varii uffizi che ad essa si attengono.

Cura che sieno tenuti esattamente gl'inventari d'ogni sorta, i libri computistici, i registri d'iscrizione e i registri scolastici degli alunni.

Pubblica, di mese in mese, nell'albo della Scuola i voti che ciascun alunno riporta nella condotta, nello studio e nel profitto; e dà pure questi ragguagli, di mese in mese, alle famiglie degli alunni o a chi per qualche titolo tenga luogo di esse.

Entro due mesi dalla chiusura dell'anno scolastico manda al Ministero una particolareggiata relazione sull'andamento della Scuola.

Aiuto-direttore.


Articolo 14.

L'aiuto-direttore coopera col direttore nell'amministrazione dell'azienda, gli presta mano nella computisteria, nel carteggio, ed in caso di assenza ne fa le veci, salvo che il Ministero non disponga altrimenti.

Censore maestro.


Articolo 15.

Ha l'obbligo di curare in particolare modo la disciplina e l'educazione morale e civile degli alunni, di vigilarli costantemente, tranne quando essi sieno determinatamente soggetti alla particolare dipendenza di altre persone.

Tiene i conti del convitto, i registri scolastici e il registro particolare delle spese degli alunni, compilandone ogni tre mesi un estratto da mandarsi alle famiglie o a chi ne tiene luogo.

Consiglio didattico.


Articolo 16.

Il direttore, l'aiuto-direttore, il censore-maestro e gl'incaricati d'insegnamenti tecnici speciali compongono il Consiglio didattico, del quale è presidente il direttore, e segretario il censore-maestro.

Le adunanze ordinarie si tengono mensilmente e le straordinarie tutte le volte che ne sorga il bisogno; e dei verbali è inviata copia al Ministero.


Articolo 17.

Spetta al Consiglio di preparare gli orari, rivedere i programmi che ciascun insegnante compila in applicazione dei programmi ministeriali; e applicare o proporre i premi e le punizioni in conformità dell'art. 32.

Capo-coltivatore.


Articolo 18.

Fa parte del personale inferiore il capo-coltivatore, le cui attribuzioni sono:

a) attendere alla esecuzione di tutti i lavori, secondo gli ordini del direttore, e prendere parte a quelli che gli sono commessi;

b) ammaestrare gli allievi nei lavori stessi, e vigilarli con ogni diligenza;

c) sopraintendere a tutti gli operai ed ai coloni;

d) registrare tutte le opere prestate dagli alunni e dagli operai, e tenere anche nota accurata dell'esito di tutti i lavori;

e) curare la conservazione del materiale e dei capitali, che gli si affidano con atto di regolare consegna.

Sotto-capo coltivatore.


Articolo 19.

Potrà anche esservi un sotto-capo coltivatore, specialmente incaricato di attendere all'allevamento degli animali ed all'esercizio di qualche industria agraria.

IV.
ALUNNI.


Articolo 20.

Gli alunni sono interni ed esterni.

Il numero dei primi è limitato così dalla capacità del casamento, come dalle esigenze dell'istruzione pratica; però, salvo casi eccezionali, non può eccedere quello di quarantacinque. Il numero degli alunni esterni non può eccedere quello di sei.


Articolo 21.

Per l'ammissione dei convittori occorre che essi:

a) provengano di preferenza da famiglia campagnola;

b) abbiano età non inferiore a 14 anni, né superiore a 17;

c) presentino certificati di buona condotta, di sana costituzione fisica, di vaccinazione o sofferto vaiolo;

d) posseggano almeno l'istruzione che s'impartisce nelle prime due classi elementari;

e) siano forniti di quel corredo che è determinato nella tabella approvata dal Comitato amministrativo.


Articolo 22.

La famiglia dell'alunno, o chiunque assuma l'impegno dell'istruzione del medesimo, deve obbligarsi validamente a pagare a bimestri anticipati la retta che verrà determinata annualmente a norma dell'articolo 7 della legge 6 giugno 1885, n. 3141, e che sarà portata a conoscenza del pubblico mediante avviso del Comitato amministrativo; sarà del pari stabilita la somma da depositarsi per le spese minute.


Articolo 23.

All'ammissione degli alunni esterni sono applicate le norme stabilite nell'articolo precedente ai capoversi a, b, c, d. Essi debbono pagare eziandio un'annua tassa che sarà fatta conoscere nel modo di cui sopra, sieno o no della provincia in cui risiede la scuola.


Articolo 24.

Gli alunni ammalati sono visitati dal medico della scuola.

Solo in caso di malattia grave le famiglie possono chiamare altro medico, sostenendo però le spese di cura, vigilanza, ecc.

Disciplina degli alunni.


Articolo 25.

Gli alunni sono divisi in squadre guidate da un capo e sotto-capo, scelti fra i più capaci e diligenti.


Articolo 26.

Oltre il permesso, considerato nell'ultimo capoverso dell'articolo 4, non si concedono vacanze né ai convittori, né agli esterni. Si può solo consentire agli uni e agli altri una breve assensa, quando essa sia necessaria per gravi e urgenti ragioni di famiglia, debitamente comprovate.


Articolo 27.

Tutti gli alunni convittori indossano un abito uniforme, approvato dal Ministero.

Tutti gli esterni vestono nella scuola un camiciotto da fatica con berretto parimenti uniforme.


Articolo 28.

Sono vietate le manifestazioni collettive degli alunni di qualsiasi natura esse siano.

È pur vietato ad essi d'aver seco denari, armi, libri estranei alla propria istruzione, e di fare atti o dir parole che disconvengano in qualsiasi modo alla retta educazione e alla buona creanza.


Articolo 29.

Tutti gli alunni indistintamente sono obbligati alla esatta osservanza, non solo delle norme contenute nel presente regolamento, ma eziandio di tutte quelle altre che saranno prescritte dal direttore per la disciplina nella scuola e nel convitto.

Premi e castighi.


Articolo 30.

Agli allievi che, oltre ad adempiere i propri doveri, sono segnalati per esemplare condotta e profitto, si danno premi di vario grado, cioè:

a) lode in presenza della classe;

b) note di merito nei registri mensili e sulle carte di ammissione;

c) posto di onore in classe;

d) grado di capo e sotto-capo squadra;

e) libri di studio, strumenti rurali, e libretti della cassa di risparmio a fine d'anno scolastico.

Quando il bilancio della scuola lo consenta, potrà essere conceduto un posto semigratuito, per l'anno scolastico successivo, a quello fra gli alunni che maggiormente si sarà segnalato negli esami alla fine del 1° o del 2° anno di corso. Tale concessione è revocata qualora l'alunno non prosegua a dar buona prova di sé nell'adempimento di tutti i suoi doveri.

A queste medesime condizioni, o come ricompensa particolare del lavoro, potrà essere conceduta altresì una somma di danaro in libretti della Cassa di risparmio. Questi libretti, come pure gli altri indicati alla lettera e, saranno consegnati agli alunni dopo che avranno conseguita la licenza, salvo che non debbano abbandonar prima la scuola per cagioni indipendenti dalla loro condotta.

La premiazione a fine d'anno sarà fatta pubblicamente alla presenza del Comitato amministrativo e delle Autorità del luogo.


Articolo 31.

Gli allievi che mancano ai propri doveri sono soggetti a questi castighi:

a) rimprovero dell'insegnante o del censore, in privato, o in pubblica classe, privazione della ricreazione, allontanamento temporaneo dai compagni;

b) note di demerito sui registri e sulla carta di ammissione;

c) rimprovero del direttore prima in privato e poi in classe;

d) rimozione dai gradi;

e) avviso particolare ai parenti o a chi ne fa le veci;

f) ammonizione innanzi alla scolaresca fatta dal presidente del Comitato d'amministrazione;

g) espulsione.


Articolo 32.

È attribuita al Consiglio didattico la facoltà di applicare i premi segnati alle lettere b, c, d, e le pene alle lettere b, c, d, e.

La premiazione segnata alla lettera e, come pure le pene prescritte alle lettere f, g, sono proposte dal Consiglio didattico e confermate dal Comitato amministrativo.

Il conferimento del posto semigratuito o della ricompensa, di che al 2° e 3° capoverso dell'articolo 30, è sottoposto dal Comitato amministrativo all'approvazione del Ministero.

V.
ESAMI.


Articolo 33.

Gli esami sono di ammissione, di promozione e di licenza.


Articolo 34.

Gli esami di ammissione hanno luogo nel mese di ottobre, e comprendono le prove sull'istruzione elementare indicata alla lettera d dell'articolo 21, da sostenersi in conformità delle disposizioni, che regolano l'Istruzione stessa nella provincia ove ha sede la scuola.


Articolo 35.

Gli esami di promozione hanno due sessioni: l'una ordinaria, dal 1° al 20 agosto; l'altra di riparazione, in ottobre. Chi però nella sessione ordinaria fallisce in più di tre materie, deve ripetere l'anno.


Articolo 36.

Chi, dopo aver ripetuto l'anno, non ottiene l'idoneità in tutte le prove alla prima sessione ordinaria, deve abbandonare la scuola.


Articolo 37.

Gli esami di licenza si tengono nella prima quindicina di ottobre.


Articolo 38.

Negli esami di promozione le prove sono scritte, orali e pratiche.

Le prove scritte si fanno per la lingua italiana, l'aritmetica, la computisteria e l'agraria.

Le prove orali versano su tutte le materie insegnate in ciascun anno del corso.

Le prove pratiche consistono in esercitazioni di agraria, di scienze fisiche e naturali, di agrimensura.

Per la classificazione, che riguarda gli esercizi militari, il lavoro ed il disegno, si prende la media annuale.


Articolo 39.

L'esame di licenza costituisce una prova separata, alla quale sono, ammessi gli allievi che hanno superato l'esame finale del 3° corso, e consiste:

nella prova scritta sugli elementi:

di agraria (specialmente economia rurale e allevamento del be-
stiame);

di computisteria:

nella prova orale sugli elementi:

di agraria (intero programma);

di computisteria e agrimensura;

di chimica agraria:

nella prova pratica (esercitazioni sopraccennate).

Il voto per l'attitudine al lavoro è desunto dalla media triennale.

Agli allievi che hanno superato tutte le prove di esame si rilascia un attestato di licenza, con lo specchio delle classificazioni, secondo l'unito modello.


Articolo 40.

La Commissione esaminatrice per tutti gli esami è costituita dall'intero Consiglio didattico.

Il Ministero e il Comitato d'amministrazione possono mandare un proprio delegato ad assistere agli esami, con diritto di voto.

La votazione si fa distintamente per ogni prova d'esame; e l'insegnante della materia propone il voto in decimi, da discutersi e approvarsi dalla Commissione.


Articolo 41.

Per l'idoneità occorrono sei decimi in ogni prova d'esame.

Visto d'ordine di S. M.

Il Ministro d'Agricoltura, Industria e Commercio
B. GRIMALDI.


PROGRAMMI D'INSEGNAMENTO

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AGRARIA *.

I.

AGRONOMIA.

Climatologia agraria.

Clima; influenza di esso sulle piante dimostrata con esempi - Vicende delle stagioni, conseguenze per l'agricoltura.

Climi caldi e climi freddi; climi secchi e umidi; vantaggi ed inconvenienti che presentano per l'esercizio dell'agricoltura - Come si possono difendere le piante dai danni del gelo.

Diverse meteore acquee; loro influenze sulle piante.

Del vento: azioni del medesimo sulle piante; ripari contro il vento.

Azione della luce sulle piante - Modificazioni cui soggiacciono i vegetabili sottratti all'azione della luce, dimostrate con esempi tratti dalle foreste, dalle colture ortensi, ecc.

Caratteri principali del clima della regione - Coltivazioni più adatte - Infortuni meteorici più comuni e mezzi di rimediarvi.

Terreno agrario.

Uffici del terreno rispetto alle piante - Suolo e sottosuolo, loro importanza relativa - Da che dipenda la fertilità delle terre.

Qualità fisiche di un buon terreno. Esami di queste proprietà nei terreni argillosi, sabbiosi, calcari e umosi.

Altre condizioni da esaminarsi nello studio dei terreni: esposizione, inclinazione, configurazione, ecc.

Miglioramenti del terreno.

Correttivi dei terreni troppo tenaci e dei troppo sciolti.

Spianamenti: utilità e modo di effettuarli.

Colmate di pianura e di monte: scopo e modo di praticarle.

Riduzione a scaglioni dei terreni molto inclinati e sistemazione degli scoli.

Terreni umidi: difetti che presentano e mezzi diversi per risanarli. Risanamento dei terreni mediante un generale sistema di fossi o di fogne: disposizioni loro, distanze, profondità, pendenza - Esecuzione dei lavori.

Terreni aridi: difetti dei medesimi, mezzi diversi per diminuire i danni delle siccità.

Irrigazioni: loro importanza per la regione; caratteri delle buone acque. - Ricerca delle acque sotterranee; serbatoi per utilizzare le piccole dispense; prese d'acqua dai canali e dai piccoli corsi naturali - Forme e pendenze dei canali - Ore più opportune per irrigare. - Torni ed orarii - Irrigazione più adatta alle condizioni della regione.

Dissodamenti: operazioni preliminari secondo lo stato del terreno - Dissodamento coll'aratro; scasso a braccia; scasso completo, a fosse, a buche.

Preparazione chimica del terreno.

Sostanze più importanti che le piante prendono dal terreno e condizioni per il loro assorbimento.

Dello stallatico - Sostanze che si adoperano per lettiera - Disposizione speciale delle stalle quando vi si lasciano accumulare le lettiere - Concimate più semplici ed economiche - Cure ai letamai - Trasporto, spandimento e sotterramento del letame - Qualità diverse del letame secondo la provenienza ed il grado di decomposizione; importanza di questo concime, mezzi per aumentarne la ricchezza.

Concimazione del terreno facendovi stabbiare gli animali.

Concime umano: sua efficacia e diversi modi di usarlo.

Terricciati: preparazione ed uso.

Modo di utilizzare gli animali morti ed i loro residui, come ossa, unghie, corna, peli, piume, ecc.

Pollina, colombina, guano.

Concimi chimici più comuni: importanza ed avvertenze circa il loro uso.

Calco, gesso, ceneri, fuliggine.

Residui vegetali diversi e specialmente panelli dei semi oleosi.

Del sovescio: piante che nella regione meglio convengono per quest'uso; come si procede nell'operazione - Valore del sovescio.

Concimi liquidi: coltivazioni a cui meglio convengono, diversi modi di spanderli.

Del maggese: sua distinzione; suoi effetti.

Preparazione fisica delle terre.

Scopi da raggiungersi - Preparazione a braccia: arnesi che si usano, qualità buone o cattive di quelli adoperati nella regione.

Uso degli animali domestici nei lavori agrari - Bardature, gioghi e diversi modi d'attacco degli animali agli strumenti.

Aratro - Lavoro che deve compiere un aratro ordinario razionale - Ufficio, forma e disposizione delle sue varie parti - Aratri a bure lunga e a bure corta - Aratri con e senza carretto - Aratri della regione: pregi, difetti e modificazioni utili.

Aratri speciali: volta-orecchio, polivomeri, ravagliatori, ripuntatori, ecc.

Modo di condurre l'aratro e di regolarne il lavoro.

Arature: tempo opportuno per eseguirle; profondità delle medesime; arature in colle ed in pianura.

Coltivatore, erpico, rullo; tipi principali di questi strumenti e modo di servirsene.

Uso successivo di tutti questi arnesi nella preparazione annuale delle terre e specialmente nei lavori di rinnovo e di maggese.

Arnesi da trasporto e specialmente dei veicoli a 2 e a 4 ruote.

Seminagione e governo delle piante erbacee

Quanto importi di aver buon seme - Preparazione del seme - Seminagione a spaglio, a righe, a buchetto - Seminagione a mano - Seminatrici più comuni - Copertura del seme.

Governo delle piante: zappature, scerbature, rincalzature, ecc.
Strumenti e macchine per queste diverse operazioni.

Preparazione e governo delle piante legnose.

Propagazione per seme: semenzai, vivai, nestaiuole.

Moltiplicazione per talea, margotta e propaggine - Innesti - Trapiantamenti a dimora - Principii generali della potatura delle piante legnose.

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(*) Circa il modo da tenere nello svolgimento di questo programma, si veggano le istruzioni della circolare del 24 marzo 1886, n. 650.

II.

COLTIVAZIONI SPECIALI (1).

Piante erbacee.

Cereali: frumento, segala, orzo, avena, mais, sorgo, riso.

Leguminose da seme: fava, fagiuolo, lupino, lenticchia, cece.

Piante tuberose: patata, topinambour.

Piante a radice carnosa: rapa, barbabietola, carota.

Piante da filo ed oleifere: canapa, lino, colza, ecc.

Piante industriali diverse: tabacco, zafferano, ecc.

Piante da erbai: veccia, fieno greco, trifoglio incarnato, mais, segala, orzo, avena, ecc. - Conservazione dei foraggi freschi in fosse.

Piante da prati da vicenda: trifoglio pratense, trifoglio bianco, erba medica, lupinella, sulla.

Prati permanenti: importanza loro per la regione - Creazione di un prato permanente e cure speciali del 1° anno. Governo di questi prati, distruzione delle cattive erbe, concimazione, irrigazione, ecc.

Falciatura: tempo opportuno, strumenti e macchine - Essiccamento dell'erba; raccolta e conservazione del fieno.

Delle marcite.

Pascoli permanenti: terreni da tenersi a pascolo, cure ai medesimi.

Consociazione di parecchie piante sullo stesso terreno - Vantaggi che se ne possono ottenere - Abusi.

Avvicendamento delle piante sul medesimo terreno - Utilità - Regole da seguirsi - Esame degli avvicendamenti locali più comuni e modificazioni utili.

Piante legnose.

Coltivazione della vite - Scelta del terreno e sua preparazione; impianto della vigna, cure del 1° e 2° anno - Potatura delle viti secondo il sistema di viticoltura che si vuol seguire - Potatura sul verde - Lavori di terra - Concimazione.

Nemici ed avversità, modo di combatterli.

Coltivazione del melo, pero, mandorlo, pesco, fico, noce, castagno, ecc. - Coltivazione dell'ulivo - Coltivazione degli agrumi - Coltivazione del gelso e di altre piante legnose utili per la foglia - Piante legnose industriali diverse.

Terreni in cui prosperano queste varie piante e fino a che altitudine ne è possibile la coltivazione - Varietà migliori, soggetti per l'innesto e modo di praticarlo; allevamento del vivaio, trapiantamento a dimora e governo delle piante adulte - Raccolta dei frutti, conservazione e preparazione pel mercato - Nemici delle suddette piante, modo di combatterli.

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(1) Nel trattare delle principali coltivazioni si può tenere il seguente ordine generale: Caratteri principali della pianta - Varietà più utili - Clima e terreno - Preparazione del terreno - Seminagione e quantità di seme - Cure durante la vegetazione - Nemici o avversità - Raccolta - Prodotto ottenibile, sua preparazione e conservazione - Prodotti secondarii - Modificazioni utili da introdursi nella coltivazione locale.

III.

SILVICOLTURA.

Importanza della silvicoltura per la regione - Terreni da tenersi a bosco - Essenze più importanti che prosperano nella regione;
Prodotti principali e accessori che forniscono - Carbonizzazione del legno - Rimboschimenti.

IV.

ORTICOLTURA.

Importanza dell'orticoltura per la regione.

Terreni più adatti per posizione e qualità, disposizione da darsi ai medesimi. Concimi.

Letti caldi, semenzai, vivai.

Piante ortensi più utili da coltivarsi nella regione.

Conservazione dei prodotti dell'orto, preparazione pel mercato, trasporto.

V.

ZOOTECNIA.

Generalità.

Animali domestici - Gruppi del regno animale ai quali appartengono - Aggruppamento degli animali in classi, ordini, famiglie, generi, specie, razze, varietà - Bestiame rurale: cavallo, asino, mulo e bardotto, bestie vaccine, pecore, porci - Animali da cortile e da colombaia: polli, colombi, tacchini, oche, anitre, conigli - Che cosa s'intende per zootecnia - sue divisioni.

Delle speciali conformazioni industriali degli animali.

Nomenclatura delle parti esterne del corpo - determinazione dell'età del cavallo, del bue, della pecora e del porco, coll'esame dei segni forniti dai denti - Mantelli - Indizi di attitudine nelle bestie cavalline alla soma, alla sella ed al tiro; indizi di attitudine nelle bestie vaccine al lavoro, alla carne grassa ed al latte; indizi di attitudine nelle pecore alla lana ed alla carne grassa; indizi di attitudine alla prole.

Igiene zootecnica.

1. Agenti esteriori che concorrono a modificare le funzioni animali - Aria, luce, elettricità, ecc.; influenza dei detti agenti sull'organismo degli animali; emanazioni deleterie, miasmi, ecc. - salubrità delle abitazioni degli animali, ecc. - ventilazione, disinfezione - scuderie, bovili, ovili, porcili; condizioni cui debbono soddisfare - pulizia del corpo degli animali: governo della mano, bagni, tosatura.

2. Degli alimenti e delle bevande - offici nutritivi degli uni e delle altre - gli alimenti degli animali sono detti foraggi - principali e più importanti foraggi che si adoperano nell'alimentazione del bestiame: fieni, diverse specie di fieni, paglie, semi, panelli di semi oleosi, farine, frutti, radici, tuberi, erbe diverse, residui alimentari - dei diversi modi di modificare i foraggi: sminuzzamento, rammollimento, cottura, fermentazione, silaggio, ecc. - Principali condimenti: sale pastorizio, solfo, arsenico, corteccia di quercia, di salice, ecc. - della quantità dei cibi e delle bevande: razione; quantità della razione in volume; quantità della razione in peso; razione di mantenimento; razione di produzione; rapporto tra la razione ed i prodotti; quantità di bevanda - amministrazione degli alimenti e delle bevande - avvertenze sul pascolo esclusivo; stabulazione esclusiva; avvertenze speciali nell'amministrare la razione secondo il prodotto che si desidera - amministrazione delle bevande - pascolo e stabulazione mescolatamente usati - convenienza di procurare con una alimentazione sempre ricca e ben composta lo sviluppo precoce degli animali - necessità di proporzionare il numero degli animali alle risorse foraggiere di cui si dispone.

3. Esercizio e lavoro; ginnastica, esercizio esagerato, fatica, riposo, sonno - cure da darsi agli animali da lavoro; lavoro proporzionato alle forze; ore di lavoro - finimenti di cui si munisce l'animale per le varie manifestazioni della forza muscolare.

4. Generazione - cenni sull'ereditarietà e sull'atavismo - convenienza degli accoppiamenti precoci, in particolar modo per le specie commestibili - monta libera e monta a mano - sistemi di produzione: selezione, incrociamento, meticciamento - casi in cui conviene dare la preferenza a ciascuno di essi - meticci - ibridi - cure da darsi alle femmine gestanti durante la gestazione - cure da usarsi nel tempo del parto - cure ai neonati.

Allevamento della specie cavallina.

Particolarità riguardanti i principali apparecchi - modo di crescere della specie cavallina - usi cui può destinarsi; conformazioni appropriate pei diversi usi - cure da aversi nella scelta dei procreatori - stagione propizia per la monta; numero dei salti che può dare uno stallone - segni che manifesta la cavalla quando è in amore - durata della gestazione; parto; allattamento; slattamento; ferratura - cure da usarsi ai cavalli che si tengono alla pastura - alimenti più appropriati al cavallo; quantità della razione; numero dei pasti - prodotti del cavallo: forza muscolare, redami, concime - caratteri dell'asino, del mulo e del bardotto - vantaggi dell'uso della carne di cavallo, asino e mulo nell'alimentazione dell'uomo.

Allevamento della specie bovina.

Particolarità riguardanti i principali apparecchi - forme peculiari alla specie bovina - disposizioni organiche che annunziano le attitudini dei bovini alle varie produzioni: forza muscolare, carne, latte, redi - scelta dei riproduttori; monta; gestazione e sua durata; parto; allattamento - alimenti appropriati alla specie bovina; alimentazione al pascolo ed alla stalla; come si forma la razione; numero dei pasti - utilizzazione della forza muscolare - ingrassamento artificiale dei bovini; in che modo si può conseguire con più prontezza e profitto - scelta degli animali da ingrassare; cure da aversi nel regolare il mantenimento degli animali che si vogliono ingrassare - la carne considerata come prodotto; che cosa s'intende per peso vivo e peso netto dell'animale da carne - produzione del latte; segnali che disvelano il grado di attitudine alla produzione del latte; scudo di Guenon - alimentazione appropriata alle vacche da latte - ingredienti del latte; estrazione e conservazione del burro; estrazione e conservazione del formaggio - del vitellame; cure che richiede e sua diversa destinazione - concime fornito dai bovini - titoli di entrata e di spesa - perfezione raggiunta da alcune razze bovine nella produzione della carne e del latte.

Allevamento della specie ovina.

Disposizioni organiche e modo di crescere; vello, bioccoli, filo di lana; lana da pettine e da cardo; come si giudica il grado di finezza della lana - scelta dei riproduttori; monta; gestazione e sua durata; parto; allattamento; slattamento; amputazione della coda; castrazione - amministrazione del gregge: pastore; cane; registri; ricoveri di un gregge - alimentazione: pascolo; transumanza; tosatura; conservazione dei velli - latte di pecora, sua utilizzazione - carne degli ovini; ingrassamento - perfezionamento raggiunto da alcune razze di pecore nella produzione della lana e della carne.

Allevamento della specie suina.

Disposizioni organiche e modo di crescere della specie suina - scelta dei riproduttori; monta; gestazione; parto; allattamento; slattamento; castrazione - alimenti più appropriati - prodotti.

Confronto fra le diverse specie che formano il bestiame rurale considerate come macchine produttrici - confronto rispetto alla forza, alla carne, al latte, alla lana, ai redami, ai concimi - specializzazione degli animali pei diversi prodotti; quando conviene aspirare ad essa.

Appendice: Allevamento dei bachi da seta.

Vita del baco; condizioni della bigattiera; incubatrice; trinciafoglia; castelli; carta; reti, e bosco - cova del seme; prima età dei bachi; seconda età; terza età; quarta età; quinta età - fattura del seme e sua conservazione; cagioni nemiche.

Nozioni elementari di apicoltura,

VI.

INDUSTRIE RURALI.

Macerazione del lino e della canapa.

Prime preparazioni del tiglio.

Lavorazione del latte.

La cascina, condizioni a cui deve soddisfare - Conservazione del latte.

Estrazione del burro; sistema comune e moderni perfezionamenti - Arnesi relativi a questa industria.

Caseificio: formaggi grassi e magri; formaggi di vacca e di pecora - Modo di fare il cacio e sua conservazione.

Enotecnia.

Tinaia, cantina, vasi vinari.

Vendemmia, trasporto dell'uva, pigiatura, fermentazione e svinatura.

Strumenti e macchine relative a queste diverse operazioni.

Cure del vino; attrezzi di cantina.

Utilizzazione delle vinacce.

Oleificio.

VII.

COMPUTISTERIA RURALE.

Norme per l'inventario generale.

Conti in partita semplice.

Conti in partita doppia.

Libri principali ed ausiliarii - Conti del libro mastro: come si aprono; operazioni del dare e dall'avere, come si chiudono.

Operazioni di apertura e di chiusura della contabilità di un esercizio.

Cenni sulla contabilità analitica.

Contabilità per qualche caso speciale.

VIII.

ECONOMIA RURALE.

Nozioni preliminari - Capitali impiegati nell'industria agraria.

Il capitale fisso ed il capitale circolante.

Fondo agrario.

Del terreno considerato nella sua fertilità, nelle proprietà fisiche nella giacitura, nella forma degli appezzamenti - Terre riunite in un sol corpo e terre sparse - Grandi e piccoli poderi.

Dei fabbricati: situazione, esposizione, disposizione delle varie parti - Abitazioni per gli operai: ampiezza e condizioni igieniche - Abitazioni per gli animali domestici; fienili e magazzini diversi.

Bestiame.

Animali da lavoro: specie da preferirsi nella regione - Valutazione in superficie dei vari lavori campestri che può compiere un animale in una giornata media - Calcolo del numero degli animali necessari ad una data azienda.

Animali da rendita: equini, bovini, ovini, suini - Diverse specie di prodotti che possono fornire questi animali - Speculazioni più indicate per le diverse parti della regione - Quantità di prodotto ottenibile.

Macchine, attrezzi.

Importanza di questo capitale nelle varie aziende della regione - Quantità, prezzo e durata.

Capitale circolante.

Spese di riparazione ai più comuni manufatti ed agli attrezzi - Quantità di lettiera e di foraggio che consumano gli animali - Spesa di mano d'opera - Spese di assicurazione - Spese per tasse e amministrazione.

Amministrazione e direzione dell'azienda.

Breve cenno dei vari sistemi di amministrazione rurale - Esame dei sistemi dominanti nella regione: condizioni perché diano buoni effetti.

Direttori di piccole aziende, capi-servizio, fattori rurali: attitudini, attribuzioni e doveri.

Sistemi di coltura.

Coltivazione intensiva ed estensiva: in che consistono; esempi - Circostanze favorevoli all'una ed all'altra.

Come si può passare dalla coltura estensiva alla intensiva.

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ELEMENTI DI SCIENZE FISICHE E NATURALI.

Avvertenza.

Per ripartire il meglio possibile questo insegnamento nei tre anni del corso sembra opportuno mettere gli elementi della fisica e della botanica nel 1°; della chimica e della zoologia nel 2°; della chimica agraria e della mineralogia e geologia nel 3°.

L'insegnante curerà che gli alunni facciano proporzionate collezioni di piante e d'insetti, aiutandoli opportunamente nella loro determinazione e conservazione.

Fisica.

Generalità - Corpi e loro principali proprietà - Attrazione; gravità; peso - Centro di gravità - Forze; potenza e resistenza - Leve - Bilance - Equilibrio dei liquidi - Principio d'Archimede, sue applicazioni.

Dei gaz - Aria atmosferica - Composizione - Altezza - Pressione - Barometri - Legge di Mariotte - Macchina pneumatica - Trombe idrauliche - Sifoni.

Calorico -Sorgenti del calorico - Influenza sulla vita organica - Modi di propagazione - Temperatura dei corpi - Termometri - Calorico specifico - Irradiamento del calorico - Dilatazione dei corpi - Fusione - Solidificazione - Ebollizione - Vaporizzazione - Manometri.

Luce - Sue sorgenti - Fosforescenza - Importanza della luce sulla vegetazione.

Elettricità - Come si manifesti - Effetti sui vari corpi o sulle piante in specie - Macchine elettriche - Pile - Fulmine.

Vapore acqueo atmosferico - Igrometri - Pluviometri - Meteore - Nebbie e nubi - Pioggia - Rugiada - Brina - Neve - Grandine - Venti.

Dei climi - Definizione - Determinazione delle medie.

Chimica.

Oggetto della chimica - Corpi semplici e composti - Metalli e metalloidi - Combinazione chimica e miscuglio.

Ossigeno - Idrogeno - Acqua - Azoto e aria atmosferica - Carbonio - Idrocarburi - Acido carbonico ed ossido di carbonio - Cloro - Zolfo - Fosforo - Silicio.

Metalli - Considerazioni generali sulle loro proprietà e sulla loro classificazione - Potassio - Sodio - Calcio - Magnesio - Ferro - Alluminio e manganese.

Cenni intorno alle proprietà di alcuni fra gli acidi, ossidi e sali più importanti.

Chimica agraria.

Terreno e sua proprietà: saggi analitici.

Cenni sui principali composti organici; vegetali e animali.

Composizione delle piante, e sue più importanti variazioni.

Concimi e ammendamenti; loro composizione e trasformazioni.

Acque potabili e d'irrigazione: loro proprietà.

Industrie rurali. - Composizione e saggio del mosto - Fermentazione alcoolica - Saggio dei vini - Latte; sue proprietà e sue trasformazioni - Saggio del latte - Olio: sue varie qualità; sua formazione ed estrazione - Composizione degli alimenti pel bestiame; loro preparazione e trasformazioni chimiche.

Mineralogia e geologia.

Oggetto della mineralogia - Rocce o minerali - Cenni sulle proprietà fisiche e chimiche dei più importanti minerali- Breve descrizione dei minerali più interessanti ad essere conosciuti dall'agronomo - Caratteri fisici e chimici delle principali roccie plutoniche, sedimentarie, metamorfiche.

Cause fisiche, chimiche e meccaniche della disgregazione delle rocce.

Cenni dei principali fenomeni geologici - Sorgenti termali, emanazioni gassose, terremoti, vulcani - Cenni sulla formazione delle montagne.

Botanica.

Definizione della botanica - Principali differenze fra i vegetali e gli animali.

Cellule - Fibre - Vasi - Tessuti diversi - Legno - Formazione degli strati legnosi - Corteccia.

Definizione delle piante di cotiledoni, monocotiledoni, acotiledoni - Radici semplici, composte, avventizie - Rizoma - Tuberi.

Tronco e sua struttura - Rami - Gomme - Foglie - Fiore - Principali infiorescenze - Frutto - Organi accessori delle piante - Funzioni di nutrizione - Assorbimento dei principi nutritivi per mezzo delle radici e delle foglie - Respirazione - Elementi nutritivi assorbiti dal terreno, elementi assorbiti dall'aria - Assimilazione.

Riproduzione per semi - Germinazione - Condizioni perché possa avvenire normalmente.

Principii di tassonomia - Classificazione delle principali piante coltivate.

Zoologia.

Generalità - Principali tessuti organici elementari - Organi, sistemi, apparecchi - Funzioni in generale; funzioni animali propriamente dette, e funzioni vegetative - «Apparecchio locomotore» ossa, articolazioni, muscoli - diverse specie di andature - Cenni sullo «apparecchio nervoso» e sugli «organi dei sensi» - «Apparecchio nutritivo»; sistema digerente, digestione - sistema circolatorio, circolazione - sistema respiratorio, respirazione - sistema orinario, secrezione dell'urina - «Apparecchio riproduttivo»; sistema genitale maschile e femminile - copula, fecondazione, gestazione, parto - mammelle, secrezione del latte.

Cenni sul sistema nervoso e sul sistema osseo.

Classificazione degli animali in genere - Brevi notizie sui principali tipi di animali mammiferi più utili ed interessanti in agricoltura - Uccelli, rettili, pesci e batraci - Degli insetti, generalità, parti del loro corpo, metamorfosi, classificazione - Cenno sui principali insetti utili e nocivi in agricoltura.


LINGUA ITALIANA.

L'insegnamento della lingua italiana deve essere ordinato e condotto in guisa che gli alunni riescano a periodare correttamente, e a correttamente esprimere ciò che loro più importa nelle quotidiane occupazioni della vita campestre. A tale effetto, pochi, brevi e semplici saranno i precetti: frequenti, al contrario, e svariati gli esercizi del leggere, del mandare a memoria e dello scrivere.

Pongano i maestri la massima cura nella scelta di tali esercizi, attenendosi a descrizioni di cose naturali, di strumenti, di macchine, di lavori; a racconti storici e morali; a biografie, a lettere e simili; e adattando il tutto esattamente all'istruzione che posseggono gli alunni all'entrare nella scuola, e a quello che di mano in mano vi vanno acquistando. Nè dimentichino eziandio i maestri che l'insegnamento della lingua italiana, come pure l'altro della storia, dove essere, quale è in realtà, uno dei mezzi più idonei ed efficaci a imprimere nelle menti e nei cuori giovanili i principii e i sentimenti di una buona educazione.

Per quanto s'attiene a precetti, basterà il primo anno spiegare le parti del discorso: il secondo anno si tratterà della sintassi, dell'ortoepia e dell'ortografia.

Il terzo anno, giovandosi particolarmente degli esercizi già fatti e da farsi, il maestro, dato qualche cenno dei principali componimenti in prosa, ammaestrerà opportunamente gli alunni nelle lettere e nella relazioni, toccherà della vita e delle opere dei più grandi nostri scrittori; e venendo ai georgici, procurerà che gli alunni stessi abbiano bastevole notizia di quelli, antichi e moderni, che possono offrir loro buona e acconcia materia di continuata lettura, tanto per giustezza di precetti, quanto per accurata e facile esposizione.


STORIA PATRIA.

Quest'insegnamento deve collegarsi in buona parte con l'insegnamento della lingua italiana, e contribuire eziandio, insieme con esso, a rendere adeguatamente proficua l'opera educativa della scuola.

Il maestro avrà cura a tal uopo di narrare i più importanti fatti della nostra storia dalle origini di Roma sino alla presente costituzione del Regno d'Italia.

L'insegnamento dura due anni, nel primo dei quali si potrà giungere sino al secolo XVI.


GEOGRAFIA.

Nell'impartire questo insegnamento avvertano i maestri essere fine precipuo di esso che gli alunni, dopo apprese alcune fondamentali nozioni di geografia, imparino a conoscere particolarmente l'Italia, e più particolarmente ancora la regione e la provincia cui appartiene la scuola.

La prima parte dell'insegnamento comprende queste nozioni:

Cenni sul nostro sistema planetario - Terra; sue forme; suoi movimenti - Punti cardinali - Latitudine, longitudine; paralleli e meridiani - Eclittica, tropici, zone - Cenni sui globi e sulle carte geografiche.

Nomenclatura delle acque - Nomenclatura delle terre.

Clima; sue principali distinzioni. Cause di variazioni della temperatura. Cause di variazioni delle pioggie e delle altre meteore acquee. Venti.

Cenni sulla distribuzione delle piante e degli animali utili all'agricoltura.

La seconda parte comprende: Cenni sull'Europa, Asia, Africa, America e Oceania.

Italia: sua posizione, suoi confini e sua estensione, sistema orografico e idrografico - Popolazione - Agricoltura - Industria - Commercio - Governo; sua forma - Dinastia regnante - Divisione amministrativa - Notizie sulle principali città.

Descrizione particolare della provincia ove ha sede la scuola.


ELEMENTI DI ARITMETICA.

Nomenclatura decimale - operazioni sui numeri interi.

Divisibilità dei numeri - numeri primi - massimo comun divisore di due o più numeri - minimo comun multiplo di due o più numeri.

Frazioni ordinarie - frazioni decimali - varie operazioni sulle une e sulle altre.

Sistema metrico decimale - misure lineari - misure superficiali - misure di solidità - misure di capacità - pesi - monete - ragguaglio delle antiche misure (principalmente di quelle in uso nel luogo) con le nuove.

Numeri complessi e operazioni corrispondenti.

Potenze e radici dei numeri - estrazione della radice quadrata.

Rapporti - proporzioni - media aritmetica - media proporzionale - regola del tre, semplice e composta.

Interesse semplice - interesse composto (pei casi più comuni nei conteggi agrari) - sconto e suoi diversi modi.

Regole di miscuglio - regole di società.


ELEMENTI DI DISEGNO.

Anno 1° - Primo semestre.

Disegno a mano libera, che si limiterà a quanto occorra per addestrare la mano e l'occhio dell'alunno ad una certa simmetria nel tracciare linee curve, nel copiare solidi geometrici, e nel rilevare a semplici contorni qualche parte di vegetale o qualche animale o qualche strumento, tenendosi entro quei giusti limiti di correttezza che bastino al fine di particolare utilità, cui è diretto questo disegno.

Secondo semestre.

Disegno geometrico - definizioni - risoluzione grafica dei problemi più importanti relativi alle rette, agli angoli, ai triangoli, ai quadrilateri, ai poligoni regolari, ai circoli ed alle ellissi.

Disegno dei solidi geometrici.

Anno 2°.

Disegno topografico - scale di proporzione - applicazioni - copia e riduzioni dei disegni - segni convenzionali usati nel disegno topografico.

Disegni a penna ed a colori delle coltivazioni diverse, delle strade, delle acque, ecc.

Anno 3°.

Disegno dei poderi, di macchine agrarie e di piccole costruzioni rurali, specialmente di case coloniche, di stalle, concimaie, granai e cantine, ecc.


ELEMENTI DI COMPUTISTERIA GENERALE.

Nozioni preliminari. - Richiamo delle regole aritmetiche concernenti le operazioni di computisteria; applicazione delle regole stesse.

Partite e conti; norme per la loro registrazione - Debito e credito; dare e avere, e termini equivalenti.

Connessione delle partite e dei conti - Sistemi di registrazione - Registrazioni cronologiche e sistematiche - Scrittura semplice - Scrittura doppia.

Libri computistici - Prima nota, giornale, libro mastro - Libro di cassa e libri sussidiarii diversi.

Inventario - Cautele nella sua compilazione - Classificazione di un patrimonio.

Conti che derivano dall'inventario - Conti che derivano dall'esercizio dell'azienda - Stato generale attivo e passivo in principio d'anno - Conti delle spese e delle rendite - Sopravvenienze attive e passive - Utili e scapiti - Conto delle rimanenze in fine d'anno.

Bilancio.

Preventivi - Consuntivi - Relazione.


ELEMENTI DI AGRIMENSURA.

L'insegnante deve premettere le proposizioni e i teoremi di geometria piana (particolarmente sulle aree), che valgano a porre in condizione gli alunni di apprendere i principii e le operazioni di agrimensura qui appresso indicati:

Rette e piani orizzontali e verticali: mezzi di determinarli.

Allineamenti; come si traccino, come se ne trovi l'intersezione. - Allineamenti paralleli e allineamenti perpendicolari tra di loro.

Misura delle distanze, accessibili e inacessibili.

Squadro agrimensorio; sua descrizione; condizioni della sua esattezza; suo uso.

Rilevamenti; disposizioni preliminari, secondo i casi più comuni - Rilevamento di un terreno col mezzo di paline o di canne.

Rilevamento di un terreno col mezzo dello squadro agrimensorio.

Mappa del terreno - Scale.

Livellazione - Differenza di livello - Livello vero e apparente - Strumenti per la livellazione (a bolla d'aria, ad acqua).

Livellazione semplice e composta - Profilo di livello - Curve orizzontali.

Pendenza delle linee e dei piani; modi di determinarla.

Misura del volume dei solidi geometrici più importanti - Volume delle biche di fieno, dei mucchi di ghiaia, ecc. - Volume dei tini e delle botti.


Ripartizione e orario degli insegnamenti.

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¦ ANNI DI CORSO ¦----+----+---- MATERIE D'INSEGNAMENTO ¦ I ¦ II ¦ III ¦----+----+---- ¦ Ore per ¦ settimana
---------------------------------------------------+----+----+----
[ Lingua italiana . . . . . . . . ¦ 4 ¦ 3 ¦ 2 ¦ Storia e geografia . . . . . . . ¦ 2 ¦ 2 ¦ » ¦ Aritmetica . . . . . . . . . . . ¦ 2 ¦ » ¦ » ¦ Computisteria generale . . . . . ¦ » ¦ 3 ¦ » Elementi di . . < Disegno . . . . . . . . . . . . ¦ 3 ¦ 2 ¦ 2
¦ Scienze fisiche e naturali ¦ 4 ¦ 2 ¦ 3 ¦ Agraria (compresa la zootecnia, ¦ ¦ ¦ ¦ l'economia, le industrie e ¦ ¦ ¦ ¦ la computisteria rurale) . . ¦ » ¦ 4 ¦ 6 [ Agrimensura . . . . . . . . . . ¦ » ¦ 2 ¦ 2 ¦----+----+---- ¦ 15 ¦ 18 ¦ 15

Avvertenze.

Nelle ore date all'insegnamento è compreso il tempo per gli esercizi didattici e dimostrativi.

Allo studio si possono assegnare dalle due alle tre ore il giorno.

Il lavoro nell'azienda è obbligatorio tutti i giorni, salvo le interruzioni per feste o per intemperie, oedura dalle 5 alle 8 ore il giorno.

Nei giorni di festa si facciano gite istruttive, secondo l'opportunità.

Quando i lavori dell'azienda sono sospesi per intemperie, la maggior parte del tempo deve essere destinato a esercitarli nelle piccole industrie campagnuole, più confacenti ai bisogni del luogo; e il resto deve essere dedicato allo studio, alle ripetizioni scolastiche o a quant'altro può spettare all'insegnamento.

Ove l'urgenza dei lavori lo richiegga, può il direttore sospendere, in parte o in tutto, le lezioni per qualche giorno.

Visto d'ordine di S. M.

Il Ministro d'Agricoltura, Industria e Commercio
B. GRIMALDI.