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DECRETO LEGISLATIVO 27 ottobre 2009, n. 150

Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni. (09G0164)

note: Entrata in vigore del provvedimento: 15/11/2009 (Ultimo aggiornamento all'atto pubblicato il 12/01/2024)
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vigente al 11/04/2017
  • Articoli
  • TITOLO I

    PRINCIPI GENERALI
  • 1
  • TITOLO II

    MISURAZIONE, VALUTAZIONE
    E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE


    CAPO I

    Disposizioni generali
  • 2
  • 3
  • CAPO II

    Il ciclo di gestione della performance
  • 4
  • 5
  • 6
  • 7
  • 8
  • 9
  • 10
  • CAPO III

    Trasparenza e rendicontazione della performance
  • 11
  • CAPO IV

    Soggetti del processo di misurazione e valutazione
    della
    performance
  • 12
  • 13
  • 14
  • 14 bis
  • 15
  • 16
  • TITOLO III

    MERITO E PREMI


    CAPO I

    Disposizioni generali
  • 17
  • 18
  • 19
  • 19 bis
  • CAPO II

    Premi
  • 20
  • 21
  • 22
  • 23
  • 24
  • 25
  • 26
  • 27
  • 28
  • CAPO III

    Norme finali, transitorie e abrogazioni
  • 29
  • 30
  • 31
  • TITOLO IV

    NUOVE NORME GENERALI SULL'ORDINAMENTO DEL LAVORO ALLE DIPENDENZE
    DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE


    CAPO I

    Principi generali
  • 32
  • 33
  • 34
  • 35
  • 36
  • CAPO II

    Dirigenza pubblica
  • 37
  • 38
  • 39
  • 40
  • 41
  • 42
  • 43
  • 44
  • 45
  • 46
  • 47
  • CAPO III

    Uffici, piante organiche, mobilità e accessi
  • 48
  • 49
  • 50
  • 51
  • 52
  • CAPO IV

    Contrattazione collettiva nazionale e integrativa
  • 53
  • 54
  • 55
  • 56
  • 57
  • 58
  • 59
  • 60
  • 61
  • 62
  • 63
  • 64
  • 65
  • 66
  • CAPO V

    Sanzioni disciplinari e responsabilità
    dei dipendenti pubblici
  • 67
  • 68
  • 69
  • 70
  • 71
  • 72
  • 73
  • TITOLO V

    NORME FINALI E TRANSITORIE
  • 74
Testo in vigore dal: 15-11-2009
                   IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

  Visti gli articoli 76, 87, 92, 95 e 117 della Costituzione;
  Vista  la  legge  4  marzo  2009,  n. 15, recante delega al Governo
finalizzata   all'ottimizzazione   della   produttivita'  del  lavoro
pubblico   e   alla   efficienza   e   trasparenza   delle  pubbliche
amministrazioni,  nonche'  disposizioni  integrative  delle  funzioni
attribuite  al  Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro e alla
Corte dei conti;
  Visto  il  decreto  legislativo  30  luglio  1999,  n. 286, recante
riordino e potenziamento dei meccanismi e strumenti di monitoraggio e
valutazione  dei costi, dei rendimenti e dei risultati dell'attivita'
svolta  dalle  amministrazioni  pubbliche,  a  norma dell'articolo 11
della legge 15 marzo 1997, n. 59, e successive modificazioni;
  Visto  il  decreto  legislativo  30  luglio  1999,  n. 300, recante
riforma  dell'organizzazione  del  Governo,  a norma dell'articolo 11
della legge 15 marzo 1997, n. 59, e successive modificazioni;
  Visto  il  decreto  legislativo  30  luglio  1999,  n. 303, recante
ordinamento  della  Presidenza  del  Consiglio  dei Ministri, a norma
dell'articolo  11  della  legge  15  marzo  1997, n. 59, e successive
modificazioni;
  Visto  il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante: norme
generali   sull'ordinamento   del   lavoro   alle   dipendenze  delle
amministrazioni pubbliche, e successive modificazioni;
  Visto  il decreto legislativo 30 giugno 2003, n.196, recante codice
in   materia   di   protezione   dei  dati  personali,  e  successive
modificazioni;
  Visto  il  decreto  legislativo 7 marzo 2005, n. 82, recante codice
dell'amministrazione digitale, e successive modificazioni;
  Visto il decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, recante codice
delle  pari  opportunita'  tra  uomo e donna, a norma dell'articolo 6
della legge 28 novembre 2005, n. 246;
  Vista  la  direttiva  dei  Ministri per le riforme e le innovazioni
nella  pubblica  amministrazione  e  per  le pari opportunita' del 23
maggio  2007, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.173 del 27 luglio
2007,  recante  misure  per attuare la parita' e le pari opportunita'
tra uomini e donne nelle amministrazioni pubbliche;
  Visto  il  decreto-legge  25  giugno  2008, n. 112, convertito, con
modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n.133;
  Vista  la  preliminare  deliberazione  del  Consiglio dei Ministri,
adottata nella riunione dell'8 maggio 2009;
  Acquisita l'intesa della Conferenza unificata di cui all'articolo 8
del  decreto  legislativo  28  agosto  1997,  n.  281,  relativamente
all'attuazione  delle  disposizioni  di cui agli articoli 3, comma 2,
lettera  a),  4,  5 e 6, della citata legge n. 15 del 2009, salvo che
sull'articolo  60,  comma  1,  lettera  b),  nonche'  il parere della
medesima   Conferenza  relativamente  all'attuazione  delle  restanti
disposizioni  della medesima legge n. 15 del 2009 nella seduta del 29
luglio 2009;
  Rilevato,  in  ordine al predetto articolo 60, comma 1, lettera b),
del decreto, che gli enti territoriali chiedevano di prevedere che la
determinazione delle risorse per gli incrementi retributivi destinati
al  rinnovo  dei contratti collettivi nazionali delle amministrazioni
regionali,  locali  e  degli  enti  del  Servizio sanitario nazionale
avvenga previa concertazione con le proprie rappresentanze;
  Considerato  che  il  Governo  ritiene di non poter accogliere tale
richiesta,  vertendosi  in  tema  di  misure  di  coordinamento della
finanza  pubblica  tipicamente  riconducibili  alle  competenze dello
Stato,  e  che  la  previsione  della  previa  consultazione  con  le
rappresentanze  istituzionali del sistema delle autonomie garantisce,
comunque,  il rispetto del principio della leale collaborazione ed il
coinvolgimento  degli enti territoriali nella concreta determinazione
delle risorse da impegnare per il rinnovo dei contratti;
  Acquisiti  i pareri delle competenti Commissioni parlamentari della
Camera dei deputati e del Senato della Repubblica;
  Vista  la  deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella
riunione del 9 ottobre 2009;
  Sulla  proposta  del  Ministro  per  la  pubblica amministrazione e
l'innovazione,  di  concerto  con  il  Ministro dell'economia e delle
finanze;
                              E m a n a
                  il seguente decreto legislativo:

                               Art. 1.

                         Oggetto e finalita'


  1.  In attuazione degli articoli da 2 a 7 della legge 4 marzo 2009,
n.  15,  le  disposizioni  del  presente  decreto  recano una riforma
organica della disciplina del rapporto di lavoro dei dipendenti delle
amministrazioni  pubbliche,  di  cui  all'articolo  2,  comma  2, del
decreto   legislativo   30   marzo  2001,  n.  165,  intervenendo  in
particolare  in  materia di contrattazione collettiva, di valutazione
delle  strutture  e del personale delle amministrazioni pubbliche, di
valorizzazione  del merito, di promozione delle pari opportunita', di
dirigenza  pubblica  e  di responsabilita' disciplinare. Fermo quanto
previsto  dall'articolo  3  del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.
165,  recano  altresi' norme di raccordo per armonizzare con la nuova
disciplina   i   procedimenti   negoziali,  di  contrattazione  e  di
concertazione  di  cui  all'articolo  112  del decreto del Presidente
della  Repubblica  5 gennaio 1967, n. 18, e ai decreti legislativi 12
maggio 1995, n. 195, 19 maggio 2000, n. 139, 13 ottobre 2005, n. 217,
e 15 febbraio 2006, n. 63.
  2.  Le  disposizioni  del  presente decreto assicurano una migliore
organizzazione   del  lavoro,  il  rispetto  degli  ambiti  riservati
rispettivamente  alla legge e alla contrattazione collettiva, elevati
standard  qualitativi  ed  economici  delle  funzioni  e dei servizi,
l'incentivazione  della  qualita'  della  prestazione  lavorativa, la
selettivita'  e  la concorsualita' nelle progressioni di carriera, il
riconoscimento   di   meriti   e   demeriti,  la  selettivita'  e  la
valorizzazione   delle  capacita'  e  dei  risultati  ai  fini  degli
incarichi dirigenziali, il rafforzamento dell'autonomia, dei poteri e
della  responsabilita'  della dirigenza, l'incremento dell'efficienza
del  lavoro  pubblico  ed  il  contrasto  alla scarsa produttivita' e
all'assenteismo,    nonche'   la   trasparenza   dell'operato   delle
amministrazioni pubbliche anche a garanzia della legalita'.
                   IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

  Visti gli articoli 76, 87, 92, 95 e 117 della Costituzione;
  Vista  la  legge  4  marzo  2009,  n. 15, recante delega al Governo
finalizzata   all'ottimizzazione   della   produttivita'  del  lavoro
pubblico   e   alla   efficienza   e   trasparenza   delle  pubbliche
amministrazioni,  nonche'  disposizioni  integrative  delle  funzioni
attribuite  al  Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro e alla
Corte dei conti;
  Visto  il  decreto  legislativo  30  luglio  1999,  n. 286, recante
riordino e potenziamento dei meccanismi e strumenti di monitoraggio e
valutazione  dei costi, dei rendimenti e dei risultati dell'attivita'
svolta  dalle  amministrazioni  pubbliche,  a  norma dell'articolo 11
della legge 15 marzo 1997, n. 59, e successive modificazioni;
  Visto  il  decreto  legislativo  30  luglio  1999,  n. 300, recante
riforma  dell'organizzazione  del  Governo,  a norma dell'articolo 11
della legge 15 marzo 1997, n. 59, e successive modificazioni;
  Visto  il  decreto  legislativo  30  luglio  1999,  n. 303, recante
ordinamento  della  Presidenza  del  Consiglio  dei Ministri, a norma
dell'articolo  11  della  legge  15  marzo  1997, n. 59, e successive
modificazioni;
  Visto  il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante: norme
generali   sull'ordinamento   del   lavoro   alle   dipendenze  delle
amministrazioni pubbliche, e successive modificazioni;
  Visto  il decreto legislativo 30 giugno 2003, n.196, recante codice
in   materia   di   protezione   dei  dati  personali,  e  successive
modificazioni;
  Visto  il  decreto  legislativo 7 marzo 2005, n. 82, recante codice
dell'amministrazione digitale, e successive modificazioni;
  Visto il decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, recante codice
delle  pari  opportunita'  tra  uomo e donna, a norma dell'articolo 6
della legge 28 novembre 2005, n. 246;
  Vista  la  direttiva  dei  Ministri per le riforme e le innovazioni
nella  pubblica  amministrazione  e  per  le pari opportunita' del 23
maggio  2007, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.173 del 27 luglio
2007,  recante  misure  per attuare la parita' e le pari opportunita'
tra uomini e donne nelle amministrazioni pubbliche;
  Visto  il  decreto-legge  25  giugno  2008, n. 112, convertito, con
modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n.133;
  Vista  la  preliminare  deliberazione  del  Consiglio dei Ministri,
adottata nella riunione dell'8 maggio 2009;
  Acquisita l'intesa della Conferenza unificata di cui all'articolo 8
del  decreto  legislativo  28  agosto  1997,  n.  281,  relativamente
all'attuazione  delle  disposizioni  di cui agli articoli 3, comma 2,
lettera  a),  4,  5 e 6, della citata legge n. 15 del 2009, salvo che
sull'articolo  60,  comma  1,  lettera  b),  nonche'  il parere della
medesima   Conferenza  relativamente  all'attuazione  delle  restanti
disposizioni  della medesima legge n. 15 del 2009 nella seduta del 29
luglio 2009;
  Rilevato,  in  ordine al predetto articolo 60, comma 1, lettera b),
del decreto, che gli enti territoriali chiedevano di prevedere che la
determinazione delle risorse per gli incrementi retributivi destinati
al  rinnovo  dei contratti collettivi nazionali delle amministrazioni
regionali,  locali  e  degli  enti  del  Servizio sanitario nazionale
avvenga previa concertazione con le proprie rappresentanze;
  Considerato  che  il  Governo  ritiene di non poter accogliere tale
richiesta,  vertendosi  in  tema  di  misure  di  coordinamento della
finanza  pubblica  tipicamente  riconducibili  alle  competenze dello
Stato,  e  che  la  previsione  della  previa  consultazione  con  le
rappresentanze  istituzionali del sistema delle autonomie garantisce,
comunque,  il rispetto del principio della leale collaborazione ed il
coinvolgimento  degli enti territoriali nella concreta determinazione
delle risorse da impegnare per il rinnovo dei contratti;
  Acquisiti  i pareri delle competenti Commissioni parlamentari della
Camera dei deputati e del Senato della Repubblica;
  Vista  la  deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella
riunione del 9 ottobre 2009;
  Sulla  proposta  del  Ministro  per  la  pubblica amministrazione e
l'innovazione,  di  concerto  con  il  Ministro dell'economia e delle
finanze;
                              E m a n a
                  il seguente decreto legislativo:

                               Art. 1.

                         Oggetto e finalita'


  1.  In attuazione degli articoli da 2 a 7 della legge 4 marzo 2009,
n.  15,  le  disposizioni  del  presente  decreto  recano una riforma
organica della disciplina del rapporto di lavoro dei dipendenti delle
amministrazioni  pubbliche,  di  cui  all'articolo  2,  comma  2, del
decreto   legislativo   30   marzo  2001,  n.  165,  intervenendo  in
particolare  in  materia di contrattazione collettiva, di valutazione
delle  strutture  e del personale delle amministrazioni pubbliche, di
valorizzazione  del merito, di promozione delle pari opportunita', di
dirigenza  pubblica  e  di responsabilita' disciplinare. Fermo quanto
previsto  dall'articolo  3  del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.
165,  recano  altresi' norme di raccordo per armonizzare con la nuova
disciplina   i   procedimenti   negoziali,  di  contrattazione  e  di
concertazione  di  cui  all'articolo  112  del decreto del Presidente
della  Repubblica  5 gennaio 1967, n. 18, e ai decreti legislativi 12
maggio 1995, n. 195, 19 maggio 2000, n. 139, 13 ottobre 2005, n. 217,
e 15 febbraio 2006, n. 63.
  2.  Le  disposizioni  del  presente decreto assicurano una migliore
organizzazione   del  lavoro,  il  rispetto  degli  ambiti  riservati
rispettivamente  alla legge e alla contrattazione collettiva, elevati
standard  qualitativi  ed  economici  delle  funzioni  e dei servizi,
l'incentivazione  della  qualita'  della  prestazione  lavorativa, la
selettivita'  e  la concorsualita' nelle progressioni di carriera, il
riconoscimento   di   meriti   e   demeriti,  la  selettivita'  e  la
valorizzazione   delle  capacita'  e  dei  risultati  ai  fini  degli
incarichi dirigenziali, il rafforzamento dell'autonomia, dei poteri e
della  responsabilita'  della dirigenza, l'incremento dell'efficienza
del  lavoro  pubblico  ed  il  contrasto  alla scarsa produttivita' e
all'assenteismo,    nonche'   la   trasparenza   dell'operato   delle
amministrazioni pubbliche anche a garanzia della legalita'.