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DECRETO LEGISLATIVO 6 maggio 1948, n. 1314

Trasformazione dell'Ente autonomo "Mostra triennale delle terre italiane d'oltremare" in Ente autonomo "Mostra d'oltremare e del lavoro italiano nel mondo".

(Ultimo aggiornamento all'atto pubblicato il 30/11/1999)
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Testo in vigore dal: 30-11-1948
                   IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

  Visto l'art. 4 del decreto-legge luogotenenziale 25 giugno 1944, n.
151,  con  le  modificazioni apportate dall'art. 3, comma, primo, del
decreto legislativo luogotenenziale 16 marzo 1946, n. 98;
  Viste le disposizioni transitorie I e XV della Costituzione;
  Visto l'art. 87, comma quinto, della Costituzione;
  Sulla  proposta  del  Presidente  del Consiglio dei Ministri, Primo
Ministro  Segretario  di  Stato,  Ministro  ad  interim  per l'Africa
italiana,  di  concerto  con  i  Ministri  Segretari di Stato per gli
affari  esteri,  per  l'interno,  per  il  tesoro,  per l'industria e
commercio, per la difesa, per la pubblica istruzione, per i trasporti
e per il lavoro e la previdenza sociale;

                              PROMULGA

il seguente decreto legislativo, approvato dal Consiglio dei Ministri
con deliberazione del 7 aprile 1948:
                               Art. 1.

  L'Ente    autonomo   "Mostra   triennale   delle   terre   italiane
d'oltremare",  istituito con il regio decreto-legge 6 maggio 1937, n.
1756, convertito, con modificazioni, nella legge 30 dicembre 1937, n.
2677,  assume  la  denominazione  di "Mostra d'oltremare e del lavoro
italiano nel mondo".
  Esso  ha  lo  scopo di attuare in Napoli mostre documentative delle
attivita'  e del lavoro italiano nel mondo e dei prodotti d'oltremare
e  potra',  anche, perseguire finalita' attinenti alla valorizzazione
economica  e  turistica della citta' di Napoli. A questi scopi l'Ente
potra'   dare   in  concessione  tutto  o  parte  del  suo  complesso
patrimoniale  a  persone  fisiche o giuridiche private - osservate le
disposizioni  vigenti  in materia, di fiere ed esposizioni - con atti
approvati  con decreti che, sentito il parere del Consiglio di Stato,
verranno  emanati dal Ministro per l'Africa italiana, di concerto con
i Ministri per l'industria e commercio e per il tesoro.
  L'Ente  e'  sottoposto  alla  vigilanza  del  Ministero dell'Africa
italiana del Ministero degli affari esteri e di quello dell'industria
e   commercio.  E'  amministrato  da  un  presidente  che  ne  ha  la
rappresentanza  legale  e  da  un  Consiglio d'amministrazione di cui
fanno  parte:  il presidente dell'Ente, presidente; un consigliere di
Stato; un rappresentante della Presidenza del Consiglio dei Ministri,
designato  dal  Commissariato per il turismo; uno del Ministero degli
affari  esteri;  due  del  Ministero  dell'Africa  italiana;  uno del
Ministero   del  tesoro;  due  del  Ministero  dell'industria  e  del
commercio;  uno  del Ministero del lavoro e della previdenza sociale;
uno  del  Ministero  della  pubblica  istruzione;  uno  del comune di
Napoli; uno della Provincia; uno della Camera di commercio, industria
e agricoltura di Napoli; uno del Banco di Napoli ed un rappresentante
degli   industriali,   dei   commercianti,   degli  artigiani  e  dei
lavoratori, membri.
  Il  presidente  dell'Ente  e' nominato con decreto del Ministro per
l'Africa  italiana di concerto con quelli per gli affari esteri e per
l'industria  e  commercio. I membri ed il segretario del Consiglio di
amministrazione  sono  nominati con decreto del Ministro per l'Africa
italiana  su  designazione  delle  singole  amministrazioni,  enti ed
associazioni interessate.
  Il controllo sulla gestione amministrativa dell'Ente e' deferito ad
un  Collegio  di  revisori  di  cui  tre  effettivi  e tre supplenti,
nominati  con  decreto del Ministro per l'Africa italiana di concerto
con i Ministri per l'industria e commercio e per il tesoro.
  Il  Collegio  dei  revisori  e'  presieduto  dal  membro  effettivo
rappresentante del Ministero del tesoro.
  Un  delegato  della  Corte dei conti, nominato dal Presidente della
medesima,  partecipa  ai  lavori del Collegio dei revisori a norma di
legge.