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REGIO DECRETO 22 dicembre 1892, n. DCCCCLVIII (958)

Regio Decreto che concentra nella congregazione di carità di Ronciglione (Roma) le opere pie Ricciotti, Sorci, Sala, Brusi e Fiata. (9200958R)

note: Entrata in vigore del provvedimento: 28/01/1893
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vigente al 01/05/2024
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Testo in vigore dal: 28-1-1893
 
                              UMBERTO I 
 
           PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTA' DELLA NAZIONE 
 
                             RE D'ITALIA 
 
  Viste le deliberazioni colle quali la congregazione di  carita'  ed
il  consiglio  comunale  di  Ronciglione  (Roma)  hanno  proposto  il
concentramento nella prima: 
 
    1° dell'opera pia Gaetano Ricciotti, avente  scopo  elemosiniero,
dotale e di culto, amministrata da una commissione speciale; 
 
    2° delle opere  pie  dotali  Sorci  e  Sala,  amministrate  dalla
confraternita della SS. Annunziata; 
 
    3° delle opere pie  dotali  Brusi  e  Fiata,  amministrate  dalla
confraternita del SS. Rosario; 
 
  Vista   l'analoga   deliberazione    della    giunta    provinciale
amministrativa di Roma; 
 
  Vista la legge 17 luglio 1890, n. 6972; 
 
  Sentito il parere del consiglio di Stato; 
 
  Sulla proposta del Nostro ministro  segretario  di  Stato  per  gli
affari dell'interno, presidente del consiglio dei ministri; 
 
  Abbiamo decretato e decretiamo: 
 
                           Articolo unico. 
 
  Le opere pie Ricciotti, Sorci, Sala, Brusi e Fiata  del  comune  di
Ronciglione, sono concentrate nella locale congregazione di carita'. 
 
  Ordiniamo che il presente decreto, munito del sigillo dello  Stato,
sia inserto nella raccolta ufficiale delle leggi e  dei  decreti  del
Regno d'Italia, mandando a chiunque spetti di osservarlo e  di  farlo
osservare. 
 
    Dato a Roma, addi' 22 dicembre 1892. 
 
                               UMBERTO 
 
  Registrato alla Corte dei conti addi' 5 gennaio 1893. 
 
    Reg. 189. Atti del Governo a f. 226. Gaffino. 
 
  Luogo del Sigillo. V. Il Guardasigilli Bonacci. 
 
                                                         G. Giolitti.