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DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 11 maggio 1976, n. 269

Disposizioni sul trattamento economico del personale delle aziende dipendenti dal Ministero delle poste e delle telecomunicazioni.

(Ultimo aggiornamento all'atto pubblicato il 07/11/1989)
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Testo in vigore dal: 3-6-1976
                   IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

  Visto l'art. 87, comma quinto, della Costituzione;
  Visto l'art. 9 della legge 22 luglio 1975, n. 382;
  Visti gli articoli 1 e 6 della legge 28 aprile 1976, n. 155;
  Visto  l'accordo intervenuto il 7 novembre 1975 tra il Governo ed i
rappresentanti  della  Federazione  unitaria  CGIL-CISL-UIL  e  delle
organizzazioni sindacali postelegrafoniche;
  Vista la legge 11 febbraio 1970, n. 29;
  Vista la legge 16 novembre 1973, n. 728;
  Vista la legge 12 agosto 1974, n. 370;
  Sentito il Consiglio dei Ministri;
  Sulla proposta del Ministro per le poste e le telecomunicazioni, di
concerto  con  i  Ministri  per  il  tesoro  e  per  il bilancio e la
programmazione economica;

                              Decreta:
                               Art. 1.
                            Anticipazione

  A  tutto  il  personale  non dirigente delle aziende dipendenti dal
Ministero  delle  poste  e  delle  telecomunicazioni  e'  corrisposta
un'anticipazione   sul   contenuto   economico  che  sara'  definito,
nell'ambito  del  nuovo  contratto  triennale,  sia in relazione alle
specificita'  proprie  della retribuzione del personale medesimo, sia
in relazione alla specialita' delle mansioni svolte.
  L'anticipazione  di cui al comma precedente e' fissata nella misura
unica  di  L.  20.000  mensili  da  assoggettare  alle  sole ritenute
erariali.  L'anticipazione stessa si corrisponde in quanto competa lo
stipendio  ed  e' ridotta nella stessa proporzione dello stipendio in
ogni posizione di stato che comporti la riduzione del medesimo.