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REGIO DECRETO 27 aprile 1942, n. 470

Modificazioni allo statuto della libera università di Ferrara. (042U0470)

note: Entrata in vigore del provvedimento: 04/06/1942 (Ultimo aggiornamento all'atto pubblicato il 26/01/2011)
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Testo in vigore dal:  4-6-1942 al: 9-2-2011
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VITTORIO EMANUELE III

PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTÀ DELLA NAZIONE
RE D'ITALIA E DI ALBANIA
IMPERATORE D'ETIOPIA
Veduto lo statuto della libera università di Ferrara, approvato con il R. decreto 13 ottobre 1927-V, n. 2255 e modificato con i Regi decreti 15 novembre 1928-VII, n. 2606, 31 ottobre 1929-VIII, n. 2400, 1° ottobre 1931-IX, n. 1372, 27 ottobre 1932-X, n. 2062, 27 dicembre 1934-XIII, n. 2448, 27 ottobre 1936-XIV, n. 2457, 27 marzo 1939-XVII, n. 1296, 9 maggio 1939-XVII, n. 1469, 26 ottobre 1940-XVIII, n. 2065;
Veduto il Testo unico delle leggi sull'istruzione universitaria, approvato con il R. decreto 31 agosto 1933-XI, n. 1592;
Veduto il R. decreto-legge 20 giugno 1935-XIII, n. 1071;
Veduti i Regi decreti 28 novembre 1935-XIV, n. 2044, 7 maggio 1936-XIV, n. 882, 30 settembre 1938-XVI, n. 1652, 5 ottobre 1939-XVII, n. 1745, 1° luglio 1940-XVIII, n. 992, 2 ottobre 1940-XVIII, n. 1526, 10 ottobre 1941-XIX, n. 1173 e 24 ottobre 1941-XIX, numero 1375;
Veduto l'art. 2 della legge 12 novembre 1941-XX, n. 1247;
Vedute le proposte relative allo statuto dell'Università anzidetta;
Riconosciuta la particolare necessità di approvare le nuove modifiche proposte;
Sulla proposta del Nostro Ministro Segretario di Stato per l'educazione nazionale;

Abbiamo

decretato e decretiamo: Lo statuto della libera università di Ferrara, approvato e modificato con i Regi decreti sopraindicati, è così ulteriormente modificato:

Art. 1

Art. 16. - È sostituito dal seguente:

«La durata degli studi per i corsi di laurea in giurisprudenza, in scienze matematiche, in scienze naturali ed in farmacia, è di quattro anni.

La durata degli studi per il corso di laurea in chimica è di cinque anni, divisi in un biennio di studi propedeutici e in un triennio di studi di applicazione».

Art. 26. - È sostituito dal seguente:

«Corso per la laurea in chimica. Biennio di studi propedeutici.

Insegnamenti fondamentali:

1. Istituzioni di matematiche (biennale).

2. Chimica generale ed inorganica (biennale).

3. Chimica organica (biennale).

4. Chimica analitica.

5. Fisica sperimentale (biennale).

6. Mineralogia con esercitazioni pratiche (corso speciale per chimici).

7. Esercitazioni di matematiche (biennale).

8. Esercitazioni di preparazioni chimiche.

9. Esercitazioni di disegno di elementi di macchine.

10. Esercitazioni di analisi chimica qualitativa.

11. Esercitazioni di fisica sperimentale.

Triennio di studi di applicazione:

Il triennio ha due diversi indirizzi: organico-biologico, inorganico-chimico-fisico.

Insegnamenti fondamentali comuni ai due indirizzi:

1. Chimica fisica (biennale).

2. Esercitazioni di analisi chimica quantitativa.

3. Esercitazioni di chimica fisica (biennale).

4. Esercitazioni di chimica organica e di analisi organica.

5. Esercitazioni di preparazioni chimiche ovvero di analisi chimica applicata (a scelta dello studente).

Insegnamenti complementari per l'indirizzo organico-biologico:

1. Analisi matematica (algebrica ed infinitesimale) (biennale).

2. Geometria analitica con elementi di proiettiva.

3. Meccanica razionale con elementi di statica grafica.

(*) 4. Chimica organica industriale.

(*) 5. Chimica biologica.

(*)6. Chimica farmaceutica.

7. Chimica bromatologica.

(*) 8. Farmacologia.

(*) 9. Chimica delle fermentazioni e batteriologia industriale.

10. Chimica applicata (ai materiali da costruzione).

(*) 11. Chimica agraria.

12. Chimica di guerra.

(*) 13. Elettrochimica.

14. Fisiologia generale (corso speciale per chimici).
Insegnamenti complementari per l'indirizzo inorganico-chimico-fisico:

1. Analisi matematica (algebrica ed infinitesimale) (biennale).

2. Geometria analitica con elementi di proiettiva.

3. Meccanica razionale con elementi di statica grafica.

(*) 4. Fisica superiore.

(*) 5. Fisica tecnica (corso speciale per chimici e chimici industriali).

(*) 6. Elettrochimica.

(*) 7. Chimica applicata (ai materiali da costruzione).

8. Chimica di guerra.

(*) 9. Spettroscopia.

(*) 10. Misure elettriche (corso speciale per chimici o chimici industriali).

(*) 11. Chimica industriale.

I tre insegnamenti complementari di «analisi matematica», di «geometria analitica con elementi di protettiva» e di «meccanica razionale con elementi di statica, grafica» possono sostituire l'unico insegnamento fondamentale di «istituzioni di matematiche» (biennale).

Per l'insegnamento di «analisi matematica» vale la norma stabilita per la laurea in scienze matematiche. Gli insegnamenti biennali importano un esame alla fine di ogni anno.

Gli insegnanti possono assicurarsi per mezzo di colloquio o di prove pratiche del profitto conseguito dagli studenti.

Per ottenere l'iscrizione al triennio di applicazione lo studente deve aver seguito i corsi e superato gli esami in tutti gli insegnamenti fissati per il biennio di studi, propedeutici.

Per essere ammesso all'esame di laurea lo studente deve aver seguito i corsi e superato gli esami in tutti gli insegnamenti fondamentali prescritti per il triennio di applicazione e almeno in sette da lui scelti tra i complementari del gruppo seguito.

I sette insegnamenti complementari, che per ciascuno dei due indirizzi del triennio di applicazione sono segnati con asterisco, s'intendono consigliati in via preferenziale. Tuttavia, ove lo studente intenda scegliere per l'indirizzo prescelto uno o più insegnamenti complementari diversi dai predetti, deve, all'atto dell'iscrizione al primo anno degli studi di applicazione, chiederne convalida alla Facoltà.

La scelta fatta in tal modo è impegnativa e non può subire comunque variazioni durante il corso degli studi». Gli articoli 53 e 54 sono sostituiti rispettivamente dai seguenti:

«Art. 53. - La dissertazione di laurea deve essere depositata in due esemplari in segreteria almeno venti giorni prima di quello prefisso per l'esame insieme con le indicazioni di tre tesi orali per la laurea in matematica e in scienze naturali e di due per la laurea in chimica che lo studente si offre di svolgere davanti alla Commissione esaminatrice scelte fra materie diverse fra loro e diverse da quella che forma oggetto della dissertazione.

Art. 54. - L'esame di laurea comprende le seguenti prove:

Per la laurea in scienze matematiche:

1. Discussione della dissertazione scritta.

2. Esposizione orale e discussione di almeno due fra i tre argomenti scelti dal candidato e approvati dalla Commissione.

Per la laurea in chimica:

1. Prova pratica di analisi chimica qualitativa (almeno 5 cationi e 5 anioni).

2. Prova pratica di analisi chimica quantitativa (separazione di due ioni).

3. Saggio di analisi organica qualitativa.

4. Prova pratica di chimica fisica.

5. Discussione dei risultati delle prove pratiche.

6. Discussione della dissertazione scritta.

7. Esposizione e discussione orale sopra due argomenti scelti dal candidato e approvati dalla Commissione.

Queste due ultime prove vengono sostenute davanti alla Commissione di laurea al completo.

Durante l'ultimo anno di corso, preferibilmente prima di iniziare il lavoro di tesi, il candidato dovrà sostenere un colloquio di cultura generale chimica.

Per la laurea in scienze naturali:

1. Prova pratica.

2. Discussione della dissertazione scritta.

3. Esposizione orale e discussione di almeno due fra i tre argomenti scelti dal candidato ed approvati dalla Commissione».

Ordiniamo che il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sia inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia, mandando a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.

Dato a Roma, addì 27 aprile 1942-XX

VITTORIO EMANUELE

BOTTAI

Visto, il Guardasigilli: GRANDI

Registrato alla Corte dei conti, addì 16 maggio 1942-XX

Atti del Governo, registro 445, foglio 50. - MANCINI