stai visualizzando l'atto

REGIO DECRETO-LEGGE 5 settembre 1938, n. 1469

Autorizzazione alla traduzione in atto formale degli accordi concernenti la permuta del Palazzo di Giustizia costruito in Milano da quel Comune con altri beni. (038U1469)

note: Entrata in vigore del provvedimento: 11/10/1938.
Regio Decreto-Legge convertito dalla L. 9 gennaio 1939, n. 197 (in G.U. 18/02/1939, n.41).
(Ultimo aggiornamento all'atto pubblicato il 22/12/2008)
nascondi
Testo in vigore dal:  11-10-1938 al: 15-12-2009
aggiornamenti all'articolo

VITTORIO EMANUELE III

PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTÀ DELLA NAZIONE
RE D'ITALIA
IMPERATORE D'ETIOPIA
Ritenuta la necessità assoluta ed urgente di acquisire al patrimonio dello Stato mediante apposita convenzione, da stipulare in esenzione di spese e di gravami fiscali, il nuovo Palazzo di Giustizia costruito a Milano a cura di quel Comune, mediante permuta di taluni immobili di pertinenza delle Ferrovie dello Stato, del Patrimonio dello Stato e dell'Amministrazione autonoma degli archivi notarili;
Ritenuta altresì la necessità, assoluta ed urgente di stabilire fin d'ora in qual modo saranno definiti i rapporti tra l'Amministrazione finanziaria e l'Azienda autonoma delle FF. SS. in dipendenza della cennata convenzione;
Sentito il Consiglio dei Ministri;

Sulla

proposta del Nostro Ministro Segretario di Stato per le finanze, di concerto con i Nostri Ministri Segretari di Stato per la grazia e giustizia e per le comunicazioni; Abbiamo decretato e decretiamo:

Art. 1



I Nostri Ministri Segretari di Stato per le finanze, per le comunicazioni e per la grazia e giustizia sono autorizzati a tradurre in regolare atto formale la sistemazione dei rapporti tra il comune di Milano, il Patrimonio dello Stato, l'Amministrazione delle FF.SS. e l'Amministrazione autonoma per gli archivi notarili relativamente alla permuta del nuovo Palazzo di Giustizia; costruito in quella città e completamente arredato a cura del Comune medesimo, con gli immobili ex sedi ferroviarie di compendio dello scalo Sempione, di parte dello scalo Garibaldi e di parte delle stazione di Porta Nuova, nonché con gli immobili siti in Milano e denominati «Palazzo della Ragione» e «Palazzetto Panigarola», di proprietà il primo del Patrimonio dello Stato e dell'Amministrazione autonoma degli archivi notarili e esclusiva proprietà di quest'ultima il secondo.