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REGIO DECRETO 29 aprile 1923, n. 1119

Che approva alcune varianti in altre località della seconda e terza zona del piano regolatore di Milano ed estende alle varianti stesse le disposizioni della legge 12 luglio 1912, n. 866. (023U1119)

note: Entrata in vigore del provvedimento: 15/06/1923 (Ultimo aggiornamento all'atto pubblicato il 15/12/2010)
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Testo in vigore dal: 15-6-1923
al: 15-12-2010
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                        VITTORIO EMANUELE III 
 
           per grazia di Dio e per volonta' della Nazione 
 
                             RE D'ITALIA 
 
  Vista la legge 12 luglio  1912,  n.  866,  che  approvo'  il  piano
generale edilizio e d'ampliamento della citta' di  Milano  stabilendo
termini diversi per le tre zone in cui era diviso e dando facolta' al
Governo di approvare, previa la procedura  prescritta  dalle  vigenti
norme organiche,  le  varianti  che  il  Comune  avesse  riconosciute
opportune e di estendere alle medesime le  disposizioni  della  legge
stessa; 
 
  Vista la legge 25 giugno 1865,  n.  2359,  sulle  espropriazioni  a
causa di pubblica utilita'; 
 
  Visto il decreto Luog. 17 novembre 1918, n. 1837, col quale  furono
apportate alcune  varianti  al  piano  suddetto  in  localita'  della
seconda e terza zona; 
 
  Ritenuto  che  in  seguito  si  e'  verificata  la  necessita'   di
introdurre e al piano stesso in altre localita' delle  medesime  zone
alcune modificazioni in aggiunta a quelle  introdotte  col  succitato
decreto Luogotenenziale; 
 
  Vista la domanda  presentata  dal  sindaco  di  Milano  in  base  a
deliberazioni 15 luglio, 16 settembre 1921 di quel Consiglio comunale
allo scopo di ottenere l'approvazione delle predette modificazioni in
localita' delle zone sopra indicate e l'estensione alle modificazioni
stesse delle disposizioni della legge 12 luglio 1912; 
 
  Visto il progetto delle varianti costituito da sette planimetrie; 
 
  Ritenuto  che  fattosi  luogo  alle  prescritte  pubblicazioni  non
sorsero reclami; 
 
  Considerato che le progettate modificazioni non apportano  maggiore
onere  finanziario  di  fronte  alla  spesa  prevista  per  il  piano
originario e che esse  risultano  commendevoli  dal  punto  di  vista
tecnico ed economico; 
 
  Visto il voto 3 marzo 1922 del Consiglio provinciale sanitario; 
 
  Visti i voti 15 maggio e 15 novembre 1922 dal  Consiglio  superiore
dei lavori pubblici; 
 
  Udito il Consiglio di Stato; 
 
  Sulla proposta del Nostro Ministro Segretario di Stato per i lavori
pubblici; 
 
  Abbiamo decretato e decretiamo: 
 
                               Art. 1. 
 
 
  Sono approvate le varianti che il comune di Milano ha apportato  al
piano generale edilizio e d'ampliamento della citta', quali risultano
dalle sette planimetrie in data 26  maggio  1921  a  firma  dell'ing.
Giovanni  Masera  e  vistato  d'ordine  Nostro  dal  Nostro  Ministro
proponente.