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REGIO DECRETO 7 dicembre 1922, n. 1616

Che autorizza una 15a prelevazione dal fondo di riserva per le spese impreviste stanziato nel bilancio dei Ministero del tesoro per l'esercizio finanziario 1922-923. (022U1616)

note: Entrata in vigore del provvedimento: 31/12/1922 (Ultimo aggiornamento all'atto pubblicato il 15/12/2010)
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Testo in vigore dal: 31-12-1922
al: 15-12-2010
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                        VITTORIO EMANUELE III 
 
           per grazia di Dio e per volonta' della Nazione 
 
                             RE D'ITALIA 
 
  Visto l'art. 33 del testo unico della legge sull'Amministrazione  e
sulla contabilita' generale dello Stato, approvato con R. decreto  17
febbraio 1884, n. 2016; 
 
  Visto che sul fondo di riserva per le spese impreviste inscritto in
L. 20.000.000 nello Stato di previsione della spesa del Ministero del
tesoro per l'esercizio finanziario  1922-923,  in  conseguenza  delle
prelevazioni gia' autorizzate in L. 11.041.500, rimane disponibile la
somma di L. 8.958.500. 
 
  Sentito il Consiglio dei ministri; 
 
  Sulla proposta del Nostro ministro,  segretario  di  Stato  per  il
tesoro; 
 
  Abbiamo decretato e decretiamo: 
 
                           Articolo unico. 
 
  Dal fondo di riserva per le spese impreviste inscritta al  capitolo
n. 126 dello stato di previsione della spesa del Ministero del tesoro
per l'esercizio  finanziario  1922.  1923,  e'  autorizzata  una  15a
prelevazione nella somma di  lire  cinquecentomila  (L.  500.000)  da
assegnarsi al capitolo n. 118: «Paghe, mercedi, regalie e  indennita'
agli  operai  di  qualsiasi  specie  in  servizio  dei  musei,  delle
gallerie, degli scavi, ecc. dello stato di previsione della spesa del
Ministero  dell'istruzione  pubblica  per   l'esercizio   finanziario
medesimo». 
 
  Questo  decreto  sara'  presentato  al  Parlamento   per   la   sua
convalidazione. 
 
  Ordiniamo che il presente decreto, munito del sigillo dello  Stato,
sia inserto nella raccolta ufficiale delle leggi e  dei  decreti  del
Regno d'Italia, mandando a chiunque spetti di osservarlo e  di  farlo
osservare. 
 
    Dato a Roma, addi' 7 dicembre 1922. 
 
                         VITTORIO EMANUELE. 
 
    Per il presidente del Consiglio, il ministro delegate: TEOFILO - 
            ROSSI - TANGORRA. 
 
  Visto, il guardasigilli: OVIGLIO.