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DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 28 ottobre 1983, n. 1249

Modificazioni allo statuto dell'Università degli studi "La Sapienza" di Roma.

(Ultimo aggiornamento all'atto pubblicato il 19/05/1989)
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vigente al 29/03/2024
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Testo in vigore dal:  3-6-1989
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IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Veduto lo statuto dell'Università "La Sapienza" di Roma, approvato con regio decreto 14 ottobre 1926, n. 2319, e successive modificazioni;
Veduto il testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592;
Veduto il regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652, e successive modificazioni;
Vedute le proposte di modifica dello statuto formulate dalle autorità accademiche dell'Università anzidetta;
Riconosciuta la particolare necessità di approvare le nuove modifiche proposte in deroga al termine di cui all'ultimo comma dell'art. 17 del testo unico 31 agosto 1933, n. 1592, per i motivi esposti nelle deliberazioni degli organi accademici dell'Università "La Sapienza" di Roma e convalidati dal Consiglio universitario nazionale nel suo parere;
Sentito il parere del Consiglio universitario nazionale;
Sulla proposta del Ministro della pubblica istruzione;
Decreta:
Lo statuto dell'Università "La Sapienza" di Roma, approvato e modificato con i decreti sopraindicati, è ulteriormente modificato come appresso:

Articolo

unico Gli articoli 155, 156, 157, 158, 159, 160, 161 e 162, relativi alla facoltà di architettura, sono soppressi e sostituiti come segue con il conseguente scorrimento della numerazione degli articoli successivi.

Art. 1

Art. 155. - La facoltà di architettura promuove e sviluppa gli studi e le ricerche sull'architettura con riferimento alla conoscenza, alla progettazione, alla costruzione e alla gestione dell'ambiente, e conferisce la laurea in architettura.
Art. 156. - Il corso di laurea in architettura si articola nei seguenti indirizzi:
a) di progettazione architettonica;
b) tutela e recupero del patrimonio storico-architettonico;
c) tecnologico;
d) urbanistico.
Gli indirizzi suindicati, hanno tutti carattere progettuale, e quindi applicativo, oltre che teorico.
La durata del corso di laurea in architettura è di cinque anni.
Il titolo di ammissione è quello stabilito dalle vigenti disposizioni di legge.
Art. 157. - Gli insegnamenti del corso di laurea in architettura sono raccolti, agli esclusivi fini della organizzazione didattica, in aree disciplinari omogenee:
1) progettuale architettonica;
2) della progettazione territoriale e urbanistica;
3) storico critica e del restauro;
4) tecnologica;
5) impiantistica;
6) fisico matematica;
7) della scienza e tecnica delle costruzioni;
8) socio-economica;
9) della rappresentazione.
Per il corso di laurea in architettura possono essere attivati i seguenti insegnamenti, che sono tutti annuali:
1) "Area progettuale architettonica":
composizione architettonica (1ª annualità);
composizione architettonica (2ª annualità);
allestimento e museografia;
arredamento ed architettura degli interni;
arte dei giardini;
caratteri tipologici dell'architettura;
normative e legislazione per l'edilizia;
progettazione architettonica (1ª annualità);
progettazione architettonica (2ª annualità);
scenografia;
teoria dei modelli per la progettazione;
architettura sociale;
progettazione urbana;
caratteri distributivi e costruttivi degli edifici.
2) "Area della progettazione territoriale e urbanistica":
urbanistica (1ª annualità);
urbanistica (2ª annualità);
analisi dei sistemi urbani;
analisi delle strutture urbanistiche e territoriali (1ª annualità);
analisi delle strutture urbanistiche e territoriali (2ª annualità);
diritto e legislazione urbanistica;
ecologia applicata;
geologia applicata e idrogeologia;
gestione urbanistica del territorio;
organizzazione del territorio;
pianificazione del territorio;
progettazione urbanistica (1ª annualità);
progettazione urbanistica (2ª annualità);
teoria dell'urbanistica (2ª annualità);
assetto del paesaggio;
teoria dell'urbanistica (1ª annualità).
3) "Area storico critica e del restauro":
storia dell'architettura (1ª annualità);
storia dell'architettura (2ª annualità);
storia della città e del territorio;
storia della critica e della letteratura architettonica;
storia della scienza;
storia della tecnologia;
storia dell'urbanistica (1ª annualità);
storia dell'urbanistica (2ª annualità);
teoria del restauro;
restauro architettonico;
storia dell'architettura (3ª annualità);
storia dell'architettura contemporanea;
storia dell'arte;
restauro architettonico (2ª annualità).
4) "Area tecnologica":
tecnologia dell'architettura (1ª annualità);
tecnologia dell'architettura (2ª annualità);
cultura tecnologica della progettazione;
disegno industriale;
ergonomia;
igiene ambientale;
morfologia dei componenti;
progettazione ambientale;
sperimentazione di sistemi e componenti;
tecnica ed economia della produzione edilizia;
tecnologie dei materiali da costruzione;
tipologia strutturale;
unificazione edilizia e prefabbricazione;
metodi e tecniche della normazione edilizia;
organizzazione della produzione;
tecnologia del recupero edilizio.
5) "Area impiantistica":
fisica tecnica e impianti;
illuminotecnica, acustica e climatizzazione nell'edilizia;
infrastrutture di viabilità e trasporto;
impianti speciali di sicurezza;
impianti tecnici urbani;
ubicazione e distribuzione della produzione di energia;
impianti sanitari.
6) "Area fisico matematica":
istituzioni di matematica;
calcolo numerico e programmazione;
elaborazione elettronica della progettazione;
fisica;
geometria descrittiva;
istituzioni di statistica;
linguaggio per l'uso dei calcolatori;
matematica applicata;
modelli matematici per la programmazione territoriale;
istituzioni di matematica (2ª annualità).
7) "Area della scienza e tecnica delle costruzioni":
statica;
consolidamento e adattamento degli edifici;
costruzioni in zone sismiche;
dinamica delle costruzioni;
geotecnica e tecnica delle fondazioni;
progettazione di grandi strutture;
scienza delle costruzioni;
tecnica delle costruzioni (1ª annualità);
tecnica delle costruzioni (2ª annualità);
strutture prefabbricate;
principi di progettazione strutturale;
problemi statici del restauro.
8) "Area socio economica":
estimo ed esercizio professionale;
antropologia culturale;
demografia;
economia dei trasporti;
economia urbana e regionale;
sociologia urbana e rurale;
geografia urbana e regionale;
geografia economica.
9) "Area della rappresentazione":
disegno e rilievo;
applicazioni di geometria descrittiva;
cartografia tematica;
interpretazioni di immagini e telerilevamenti;
strumenti e metodi per il rilievo architettonico;
strumenti e tecniche di comunicazione visiva;
tecniche della cartografia automatica;
tecniche di rappresentazione dell'architettura;
topografia;
elementi di fotogrammetria;
rappresentazione dei fenomeni territoriali;
disegno automatico.
Art. 158. - Per poter accedere all'esame di laurea in architettura lo studente deve aver superato almeno 30 esami di profitto, relativi a discipline attivate nella facoltà di architettura o in altre facoltà dell'Ateneo romano, secondo le indicazioni precisate nel seguito.
Entro il termine precisato nel manifesto annuale degli studi lo studente deve dichiarare l'indirizzo prescelto.
A) Le seguenti discipline fondamentali comuni a tutti gli indirizzi del corso di laurea in architettura sono:
nove discipline, la prima per ciascuna area, comuni in tutte le facoltà:
1) composizione architettonica (1ª annualità);
2) disegno e rilievo;
3) estimo ed esercizio professionale;
4) fisica tecnica e impianti;
5) istituzioni di matematica;
6) statica;
7) storia dell'architettura (1ª annualità);
8) tecnologia dell'architettura (1ª annualità);
9) urbanistica (1ª annualità).
sette discipline caratterizzanti il corso di laurea in architettura e comuni a tutti gli indirizzi:
1) composizione architettonica (2ª annualità);
2) progettazione architettonica (1ª annualità);
3) restauro architettonico;
4) scienza delle costruzioni;
5) storia dell'architettura (2ª annualità);
6) tecnologie dei materiali da costruzione;
7) urbanistica (2ª annualità).
due discipline, integrative comuni a tutti gli indirizzi:
1) applicazioni di geometria descrittiva;
2) istituzioni di matematica (2ª annualità).
B) Le discipline specifiche di ogni indirizzo:
tre discipline, precisate, indirizzo per indirizzo, nel manifesto annuale degli studi e attinte dalle singole aree come appresso specificato:
una disciplina dell'area progettuale architettonica;
una disciplina dell'area socio-economica;
una disciplina scelta tra le nove aree.
nove discipline, caratterizzanti ciascun indirizzo attinte nelle singole aree come appresso specificato:
a) per l'indirizzo di "progettazione architettonica":
tre discipline dell'area progettuale architettonica;
due discipline dell'area della scienza e della tecnica delle costruzioni;
una disciplina dell'area della progettazione territoriale e urbanistica;
una disciplina dell'area della rappresentazione;
una disciplina dell'area storico critica e del restauro;
una disciplina dell'area tecnologica;
b) per l'indirizzo di "tutela e recupero del patrimonio storico architettonico":
tre discipline dell'area storico critica e del restauro;
due discipline dell'area progettuale architettonica;
una disciplina dell'area della progettazione territoriale e urbanistica;
una disciplina dell'area della rappresentazione;
una disciplina dell'area della scienza e tecnica delle costruzioni;
una disciplina dell'area tecnologica.
c) per l'indirizzo "tecnologico":
tre discipline dell'area tecnologica;
una disciplina dell'area fisico matematica;
una disciplina dell'area impiantistica;
una disciplina dell'area progettuale architettonica;
una disciplina dell'area della rappresentazione;
una disciplina dell'area della scienza e tecnica delle costruzioni;
una disciplina dell'area storico critica e del restauro.
d) per l'indirizzo "urbanistico":
tre discipline dell'area della progettazione territoriale e urbanistica;
due discipline dell'area socio economica;
una disciplina dell'area fisico matematica;
una disciplina dell'area della rappresentazione;
una disciplina dell'area storico critica e del restauro;
una disciplina dell'area tecnologica.
Sono obbligatori, per il corso di laurea in architettura, gli esami relativi alle discipline fondamentali comuni a tutti gli indirizzi, indicati al precedente punto A), nonché tutti quelli che verranno indicati nel manifesto annuale degli studi (ordine degli studi) relativi ai vari indirizzi.
Nel manifesto annuale degli studi la facoltà specifica tra l'altro le modalità che lo studente deve seguire qualora intenda:
sostituire, nel piano di studi, discipline attivate nella facoltà di architettura con altre attivate in facoltà diverse dell'Ateneo romano;
modificare, all'inizio di ogni anno accademico, la scelta dell'indirizzo e il piano di studi presentato.
Art. 159. - Per gli insegnamenti articolati su due annualità, non si può sostenere l'esame relativo alla seconda di esse se non si è superato l'esame relativo alla prima.
Inoltre, per il corso di laurea in architettura, devono essere osservate le seguenti altre propedeuticità:


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Non si può sostenere l'esame di: Se non si è superato l'esame di:
Statica Istituzioni di matematica
Scienza delle costruzioni Statica
Fisica tecnica e impianti Istituzioni di matematica
Tecnologia dei materiali da costruzione
Composizione architettonica (2ª annualità) Applicazioni di geometria descrittiva
Progettazione architettonica (1ª annualità) Composizione architettonica (2ª annualità)
Statica
Restauro dei monumenti Storia dell'architettura (2ª annualità)
Scienza delle costruzioni
Disegno e rilievo




Lo studente, inoltre, dovrà essere sottoposto all'accertamento della conoscenza di almeno una lingua straniera fra quelle indicate dalla facoltà nel manifesto annuale degli studi, mediante colloquio e traduzione di testi scientifici, da effettuarsi prima dell'assegnazione della tesi di laurea con docenti di discipline attinenti alla tesi stessa.
Art. 160. - Per poter sostenere l'esame di laurea il candidato deve svolgere individualmente una tesi sotto la guida di un docente ufficiale dell'indirizzo seguito, che funge da relatore.
La tesi di laurea in architettura di norma implica una elaborazione progettuale, ma può anche avere carattere monografico teorico o di ricerca; in ogni caso l'argomento della tesi di laurea deve essere coerente con gli studi seguiti dal candidato.
L'esame di laurea consiste nella valutazione del curriculum del candidato relativo al corso di studi compiuto e nella discussione della tesi presentata.
((1))

Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.

Dato a Roma, addì 28 ottobre 1983

PERTINI FALCUCCI

Visto, il Guardasigilli: MARTINAZZOLI

Registrato alla Corte dei conti, addì 11 giugno 1984

Registro n. 34 istruzione, foglio n. 306

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AGGIORNAMENTO (1)

Il D.P.R. 21 dicembre 1988 (in G.U. 19/05/1989, n. 115) che "Il decreto del Presidente della Repubblica 28 ottobre 1983, n. 1249, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 173 del 25 giugno 1984, è così rettificato:
dopo l'art. 155 è reinserito il testo dell'articolo che si riporta e che prende il n. 156. Conseguentemente la numerazione degli articoli 156, 157, 158, 159 e 160 di cui al medesimo decreto del Presidente della Repubblica n. 1249/1983 è rettificata in articoli 157, 158, 159, 160 e 161.
Art. 156. - La facoltà di architettura comprende i seguenti istituti:
1) istituto di pianificazione territoriale;
2) istituto di edilizia.
La facoltà di architettura comprende altresì:
a) un laboratorio per le applicazioni del calcolo;
b) un laboratorio per la produzione e l'applicazione di sistemi audiovisivi ai processi di formazione dell'architetto".