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DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 8 ottobre 1955, n. 1515

Varianti al piano regolatore edilizio di ampliamento della parte piana ed al piano della zona collinare della città di Torino.

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vigente al 16/04/2024
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Testo in vigore dal:  15-3-1956

Art. 1

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Vista la legge 5 aprile 1908, n. 141, con la quale fu approvato il piano regolatore edilizio e di ampliamento della parte piana della città di Torino e furono assegnati, per le tre zone in cui il piano era diviso, tre distinti termini, rispettivamente di 20, 30 e 35 anni, prorogati tutti al 30 aprile 1958, con la legge 29 marzo 1928, n. 779;
Visto il decreto-legge luogotenenziale 10 marzo 1918, n. 385, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 13 aprile 1918, n. 88, con il quale fu approvato il piano regolatore edilizio di ampliamento della zona collinare della città di Torino, assegnandosi per la sua attuazione il termine di anni quaranta, a decorrere dalla data di pubblicazione del decreto stesso;
Vista la domanda in data 12 marzo 1948, del comune di Torino intesa ad ottenere l'approvazione delle seguenti varianti:
1) inclusione nel piano del passaggio privato a fondo cieco in prosecuzione della via Rivarossa e del suo protendimento sino ad incontrare il protendimento di via Leini (deliberazione 7 settembre 1942);
2) riduzione del vincolo a parco pubblico nella zona collinare compresa, tra corso Moncalieri e la strada di Revigliasco (Poggio Torre di Bert) (deliberazione 7 settembre 1942);
3) allargamento della via Tirreno tra il largo Tirreno e la linea di cintura; protendimento della via stessa e del corso Tirana fino al confine del territorio ed inclusione nel piano di protendimento della via Osoppo (deliberazione 7 settembre 1942);
4) inclusione, con larghezza di m. 15, della strada consortile della Pronda; destinazione ad aiuole di due terreni (deliberazione 7 settembre 1942);
5) nuovi allineamenti di piazza Derna e nuove norme di costruzione (deliberazione 7 settembre 1942);
6) inclusione di un tratto di via privata, largo m. 15 in allineamento della via privata Magnano (deliberazione 27 marzo 1943);
7) inclusione del protendimento di via Fratelli Lajiolo, con larghezza di m. 15, fino alla via Chiesa della Salute (deliberazione 27 marzo 1943);
8) modifica della larghezza di via Villarfocchiardo nel tratto compreso tra il corso Emanuele e la via Bardonecchia (deliberazione 27 dicembre 1944);
9) inclusione nel piano di via Lampore (deliberazione 4 luglio 1945);
10) soppressione strade interne di circonvallazione tra la via Sabaudia ed il piazzale fronteggiante il ponte Isabella; modifica alla configurazione del piazzale stesso (deliberazione 29 agosto 1945);
11) formazione di piazzale in corrispondenza della via Bellezia; allargamento della via Corte d'Appello (deliberazione 21 maggio 1946);
12) inclusione di nuove vie nell'isolato delimitato dalle vie Cruto e Bologna dai corsi Taranto e Sempione (deliberazione 23 agosto 1946);
13) inclusione di nuove vie nell'isolato compreso tra i corsi Bramante e Unione Sovietica e fra le vie Giordano Bruno, De Cristoforis e Tunisi (deliberazione 23 agosto 1946);
14) nuove norme di fabbricazione per terreni compresi tra i corsi Duca degli Abruzzi e Stati Uniti (già Duca di Genova), Re Umberto e corso Montevecchio (deliberazione 23 agosto 1946);
15) vincolo di fabbricazione a portici nel tratto della via Santa Teresa, compreso tra le vie XX Settembre e Arsenale (deliberazione 13 settembre 1946);
16) modifica dell'allineamento delle vie Fratelli Calandra, delle Rosine e S. Ottavio (deliberazione 8 novembre 1946);
17) modifica dell'allineamento del corso Sicilia a sud di piazza Merano (deliberazione 8 novembre 1946);
18) inclusione nel piano, con la larghezza di m. 15 del tratto della, via Caramagna tra le vie Nizza e Ventimiglia (deliberazione 2 aprile 1947);
19) inclusione di nuove vie, larghe m. 15 fra il corso Bramante, la via Chisola e la piazza Carducci; allargamento di un tratto della via Chisola a m. 15 (deliberazione 23 aprile 1947);
20) allargamento del protendimento del corso Regina Margherita, nel tratto compreso tra il piazzale di corso Lecce e la ex cinta daziaria (deliberazione 23 aprile 1947);
21) ripristino del tratto della via Carlo Del Prete, compreso tra la via Paolo Sarti ed il corso Unione Sovietica (deliberazione 15 luglio 1947)
22) creazione di vincoli ad aiuole pubbliche nella zona collinare fra il Poggio Torre di Bert ed il confine del territorio in prossimità del Colle della Maddalena (deliberazione 9 luglio 1947);
23) allargamento di via Fratelli Calandra e delle Rosine; conferma di precedente deliberazione e rigetto del ricorso dell'istituto delle Rosine (deliberazione 10 luglio 1947);
24) allargamento via Rosine, Calandra e S. Ottavio (deliberazione 16 luglio 1947);
25) revisione delle clausole costruttive stabilite dal piano di ingrandimento verso la cittadella (deliberazione 10 luglio 1947);
26) allargamento di un tratto di via Palazzo di Città sul lato a giorno e formazione di portici (deliberazione 9 luglio 1947);
27) ricostruzione di area all'angolo di corso Matteotti con via XX Settembre: variante al piano di sistemazione di via Roma e deroghe al regolamento edilizio di igiene (deliberazione 29 maggio 1947);
28) protendimento delle vie D. Cerutti e Forlì al corso Potenza (deliberazione 18 settembre 1947);
29) destinazione a parco pubblico di un'area al Colle della Maddalena (deliberazione 18 settembre 1947);
30) varianti relative all'allargamento di un tratto del corso Orbassano da m. 15 a m. 24 ed ampliamento del largo Gian Domenico Cassini (deliberazione 18 settembre 1947);
31) allargamento da m. 30 a m. 50 di un tratto del corso Orbassano (deliberazione 26 novembre 1947);
Ritenuto che la Prefettura di Torino, sentita la Giunta provinciale amministrativa, ha trasmesso al Ministero dei lavori pubblici soltanto le varianti indicate con i numeri 2, 3, 5, 8, 10, 11, 13, 14, 16, 17, 19, 20, 22, 23, 24, 25, 26, 28, 30 e 31, rinviando le altre al Comune per un riesame;
Visti gli atti relativi alle venti varianti suindicate;
Ritenuto che il procedimento seguito è regolare e che, durante la pubblicazione degli atti relativi alle varianti suddette, sono state presentate due opposizioni a firma Damonte Carlo e Finzi Aroldo; rispettivamente avverso le varianti n. 30 e n. 23;
Considerato che, per i motivi esposti nel voto, appresso indicato, dal Consiglio superiore dei lavori pubblici e che qui si intendono integralmente trascritti si ritengono meritevoli di approvazione le varianti distinte con i numeri 8, 10, 13, 14, 17, 20, 22 e 30; possono pure approvarsi, ma con le modifiche indicate nel voto su accennato, le varianti distinte con i numeri 3, 19 e 25; sono invece da respingere tutte le altre varianti è da respingere l'opposizione Carlo Damonte, mentre non dà luogo a provvedere l'opposizione Aroldo Finzi;
Ritenuto che, per effetto dell'art. 4 della legge 20 aprile 1952, n. 524, il termine assegnato per l'attuazione dei piani regolatori edilizi e di ampliamento di Torino, relativi alla parte piana e alla zona collinare della città deve essere limitato al 31 dicembre 1955;
Visto il voto del Consiglio superiore dei lavori pubblici in data 7 maggio 1951, n. 2054;
Udito il Consiglio di Stato;
Sentito il Consiglio dei Ministri Sulla proposta del Ministro per i lavori pubblici;

Decreta:

Respinta l'opposizione Damonte Carlo, e con non luogo a provvedere per l'opposizione Finzi Aroldo; sono approvate le seguenti varianti al piano regolatore edilizio di ampliamento della parte piana ed al piano della zona collinare della città di Torino: (8) modifica della larghezza di via Villarfocchiardo nel tratto compreso tra il corso Emanuele e la via Bardonecchia; (10) soppressione strade interne di circonvallazione tra la via Sabaudia ed il piazzale fronteggiante il ponte Isabella; modifica alla configurazione del piazzale stesso; (13) inclusione di nuove vie nell'isolato compreso tra i corsi Bramante ed Unione Sovietica e fra le vie Giordano Bruno, De Cristoforis e Tunisi; (14) nuove norme di fabbricazione per i terreni compresi tra i corsi Duca degli Abruzzi e Stati Uniti (già Duca di Genova), Re Umberto e corso Montevecchio; (17) modifica dell'allineamento del corso Sicilia a sud di piazza Merano; (20) allargamento del protendimento del corso Regina Margherita nel tratto compreso tra il piazzale di corso Lecce e la ex cinta daziaria; (22) creazione di vincoli ad aiuole pubbliche nella zona collinare fra il Poggio Torre di Bert ed il confine del territorio in prossimità del Colle della Maddalena; (30) varianti relative all'allargamento di un tratto del corso Orbassano da m. 15 a m. 24 ed ampliamento del largo Gian Domenico Cassini. Sono approvate con le modifiche indicate nel voto del Consiglio superiore dei lavori pubblici le seguenti varianti: (3) allargamento della via Tirreno tra il largo Tirreno e la linea di cintura; protendimento della via stessa e del corso Tirana fino al confine del territorio ed inclusione nel piano del protendimento della via Osoppo; (19) inclusione di nuove vie, larghe m. 15, fra il corso Bramante, la via Chisola e la piazza Carducci, allargamento di un tratto della via Chisola a m. 15; (25) revisione delle clausole costruttive stabilite dal piano di ingrandimento verso la cittadella. Sono respinte le seguenti: (2) riduzione del vincolo a parco pubblico della zona collinare compresa tra corso Moncalieri e la strada di Revigliasco (Poggio Torre Bert); (5) nuovi allineamenti di piazza Derna e nuove norme di costruzione; (11) formazione di un piazzale in corrispondenza della via Bellezza; allargamento della via Corte d'Appello; (16) modifica dell'allineamento delle vie Fratelli Calandra delle Rosine e S. Ottavio; (23) allargamento di via Fratelli Calandra e delle Rosine; conferma di precedente deliberazione e rigetto del ricorso dell'Istituto delle Rosine; (24) allargamento di via delle Rosine, Calandra e S. Ottavio; (26) allargamento di un tratto di via Palazzo di Città sul lato a giorno a formazione di portici; (28) protendimento delle vie D. Cerutti e Forli al corso Potenza; (31) allargamento da m. 30 a m. 50 di un tratto del corso Orbassano.
Dette varianti risultano da n. 11 planimetrie particolareggiate, vistate dal Ministro proponente.

Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserto nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.

Dato a Roma, addì 8 ottobre 1955

GRONCHI SEGNI - ROMITA

Visto, il Guardasigilli: MORO

Registrato alla Corte dei conti, addì 22 febbraio 1956

Atti del Governo, registro n. 96, foglio n. 55. - CARLOMAGNO